9) Storia

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Pov Artemisia

Uscii dalla stanza intenzionata a far fare un giro veloce ai miei ospiti e poi raggiungere il mio ufficio, situato all'ultimo piano della casa, dove c'erano la stanza dei miei figli e quella che condivido con mio marito, oltre ai nostri studi e a una scala che conduceva sul tetto per seguire le lezioni di astronomia. Alle mie spalle sentivo tutti gli ospiti seguirmi in silenzio, ammirati dalla casa e dal suo contenuto, specialmente la biblioteca.
Li condussi su per le scale di marmo bianco poste al centro della casa, adornate con piante rampicanti intrecciate lungo il corrimano. Ogni insegnante aveva il proprio alloggio comunicante alla propria aula e al proprio studio.

Al piano terra c'erano la sala da pranzo, la cucina, il salotto, la palestra e la biblioteca che si estendeva per tutti e sette i piani.
Al piano inferiore c'erano le aule di pozioni e divinazione, la cantina, il garage, la zona svago e due piani di celle per i licantropi non ancora capaci di controllare la propria mutazione.
Al primo piano si trovavano le aule di magia, comunicazione, fisica, informatica, storia, letteratura, matematica, psicologia e le camere dei ragazzi più giovani, cioè fino a 12 anni.
Al secondo piani erano situati la camere di maghi e streghe, l'armeria, l'aula di musica e l'infermeria, al terzo i vampiri e le aule di scienze, chimica e alcune stanze occupate da Sili, al quarto i licantropi e il resto dei Sili, le aule di disegno, biologia e lingue.
Al quinto una palestra per il combattimento e una per la danza e le stanze per gli ospiti le quali erano presenti anche al sesto.
All'esterno vi erano due serre, due aule dove studiare erbologia e botanica, una per studiare zoologia e le stalle adibite ad alloggio per cavalli, pegasi, unicorni, caprette, pecore e mucche.

Arrivati nel mio studio, anch'esso pieno di scaffali ricolmi di libri, foto, armi, quadri e pergamene e disegni, evocai tutte le sedute necessarie per svolgere il nostro colloquio. Poi feci comparire una gran quantità di te, latte e biscotti. Infine mi sedetti sulla scrivania a scrutare i miei ospiti che prendevano posto e mi fissavano a loro volta.

- Prima di tutto, penso sia meglio se vi presentate prima voi e descrivete il mondo da cui provenite. Non credete? - chiesi per smorzare il silenzio che era caduto nella stanza.

- Si, concordo con te che sia meglio, Artemisia. - concesse l'Albus resuscitato. - Ebbene... Io sono... -

Ma non terminò la frase che la porta si spalancò facendo entrare tre pesti e una furia mora: la mia famiglia.
La prima ad entrare fu Harley che si sedette con la schiena appoggiata al ventre della mia Maya, la quale mi era rimasta accanto tutto il tempo della visita alla casa e che ora era sdraiata davanti al camino.
Il secondo era mio figlio Tyler di 16 anni e subito dietro di lui la gemella Ashley. Erano entrambi molto belli con le orecchie leggermente a punta come le mie, la corporatura di entrambi magra e slanciata e i capelli e gli occhi diversi tra loro. Tyler era biondo con gli occhi verde mare, Ashley capelli verdi con gli occhi viola ametista. Appena mi videro vennero subito ad abbracciarmi, scoccandomi un bacio ciascuno su una guancia.
Alle loro spalle il mio bellissimo marito molto arrabbiato.
Alto 15 centimetri più di me e con un fisico scolpito, occhi color oceano, di quella sfumatura indistinta che non è né verde né blu, labbra carnose ma assottigliate nel tentativo di mostrarsi arrabbiato con me, la pelle ambrata tipica delle sue origini native americane e i capelli sbarazzini e castani tenuti corti. Quando mi vide tenne la sua stoicità per circa 10 secondi, il tempo di raggiungermi e guardarmi fisso negli occhi per intimidirmi, ma quando gli donai il mio più bel sorriso malandrino, si sciolse all'istante e mi abbracciò stretta mormorandomi parole dolci e preoccupate in gaelico antico e dandomi un leggero bacio a fior di labbra.

- Dove sei stata fino adesso? Per un minuto non ti ho più sentita. - chiese preoccupato tenendomi ancora tra le braccia.

- Ero sulle rive del lago con Maya a rilassarmi, poi mi sono addormentata e quando mi sono svegliata ero a Hogwarts. Se rimani qui sentirai la storia. E successo un gran casino - sussurrai.

HP ~ Nuovo nemico: Tutti allerta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora