-Don't worry, he won't come-

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Dominique decise che era meglio non presentarsi a scuola per un pò, giusto per non rischiare di incontrare Billy , così , si giustificò con i suoi amici dicendo di aver preso l'influenza.

Arrivò anche Dicembre e ad Hawkings si respirava l'aria natalizia , gli abitanti consumavano benzina tra il centro commerciale e i vari negozietti locali, per comprare i regali di Natale ai propri cari.

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Steve , durante il weekend della prima settimana del mese , si presentò a casa Baker da solo, cosa che risultò molto strana alla padrona di casa.

<<Ciao>> salutò la riccia, aprendo la porta di casa al moro , che si stava pulendo le scarpe , intrise di neve sul tappettino sulla soglia della villetta.
<<Nancy? Non è venuta?>>chiese poi ,richiudendo la porta mentre il ragazzo più alto entrava in casa, togliendosi la giacca per metterla nell'appendi abiti , per poi dirigersi verso la cucina.

<<No.. ci siamo lasciati.>>commentò Steve ,amareggiato.

<<Perché?>>chiese la ragazza , mettendo sul fuoco il pentolino per il thè , mentre il suo amico si sedeva su uno sgabello alto e appoggiava le braccia , ricoperte da un maglione blu scuro sul piano bar in vetro azzurro.

<<Non lo so di preciso , le cose tra di noi non andavano da un po'. Quella sera..alla festa di Tina, mi ha detto che secondo lei era tutta una cazzata.>>rispose Steve.
<<Però non sono qui per parlare di me.>>continuò.
<<Stavo..pensando di dare una festa a casa mia, domani sera. Ci vieni?>>concluse.

<<Cosa? No Steve , non ne ho voglia.>>rispose la corvina.

<<Dai ti prego , sarebbe un pretesto per distrarci un po'.>>disse il migliore amico di suo fratello. <<Non mi lasceresti da solo ,vero?>>continuò , facendo l'espressione di un bambino che voleva ottenere qualcosa.

<<Va bene , ma nulla di esagerato e Billy non deve esserci.>>disse lei, proponendo un compromesso.

<<D'accordo , niente Hargrove, promesso.>>disse il moro.

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La sera dopo , Dominique, arrivò a casa del suo amico - a qualche quartiere di distanza - con la sua Cadillac, che posteggiò nei parcheggi ad S di fronte alla grande e lussuosa villa , dalla quale proveniva - già a tutto volume- la musica dei Clash.

Scese dalla macchina , per chiuderla e muoversi verso il vialetto , fermandosi poi di fronte alla porta in legno , per suonare il campanello.
Steve si precipitò ad aprirle la porta e a trascinarla all'interno , dove una settantina di persone occupavano già il salotto e la cucina.

<<Si era detto nulla di esagerato.>>disse la riccia , alzando gli occhi al cielo, mentre il suo amico le teneva la mano , dirigendola verso la cucina per bere qualcosa insieme.

<<Ho invitato solo..tutti i miei amici.>>rispose lui con un alzata di spalle , per poi sorriderle divertito.

<<Almeno.. Billy non è qui , vero?>>chiese la corvina.

<<Ti pare che io e Hargrove siamo amici?Puoi stare tranquilla, lui non verrà.>>disse il bruno , rassicurandola, per poi passarle un bicchiere pieno di birra.

Lei sorrise in maniera tirata, cercando di scacciare l'ansia, per poi afferare il contenitore tra le dita , bevendo un sorso abbondante della bevanda alcolica.
Presto i due amici si lanciarono in pista, con la testa leggera e la voglia di evadere per quella sera, cercando un attimo di spensieratezza e di distacco dai problemi tipici della loro età.

Più i minuti passavano, più bicchieri di alcool venivano bevuti, mentre la musica annebbiava le teste dei due giovani, spegnendo l'interruttore dei freni inibitori.
Verso le una del mattino, Billy, - avendo ricevuto una soffiata da Tommy H. riguardo la festa - mise piede in casa Harrington , innervosito per il mancato invito, percorse l'ingresso fino a finire nel salotto , occupato da molte persone.
La sua furia passò in secondo piano, quando girandosi verso la cucina , vide Dominique , ubriaca ballare sul tavolo e farfugliare tra sé e sé, per poi levarsi il vestito nero rimanendo in lingerie , acclamata dall'approvazione dei ragazzi presenti.

Il californiano , senza sapere la precisa motivazione, ignorò il suo nervosismo e in fretta, si fece strada tra la folla e arrivò accanto a tavolo , afferrò la riccia per le gambe , se la caricò in spalla e camminò verso l'ingresso , sotto lo sguardo confuso e sconcertato degli invitati.
Uscì in fretta dalla casa, aprendo la portiera della  Camaro, per poi caricare l'anglo-francese  -con i sensi indeboliti dall'alcool nelle vene- , sul sedile accanto a quello di guida.

To be continued...

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