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-I won't leave you alone -

Dominique ,era infuriata a tal punto che per i successivi sette giorni, non rivolse  parola a David, nemmeno per salutarlo ,-quando la sera- rientrava dal lavoro.
Non era più uscita da camera sua ,- nemmeno per andare a scuola- fatta eccezione per andare in bagno o mangiare qualcosa , quando suo fratello aveva già lasciato la cucina.

Era spaventata a morte.
Chi diavolo rimane incinta alla prima volta che fa sesso? Probabilmente nessuno.
Nessuno, tranne lei.
A peggiorare quella situazione, c'erano il fatto che Billy ne era all'oscuro e che lei da sola e così giovane, non sapeva quale decisione sarebbe stata la più giusta da prendere.

In quei giorni si torturava la mente, chiedendosi che tipo di madre sarebbe stata , se sarebbe  mai stata in grado di garantire ad un bambino tutto ciò che gli serviva e di soddisfare le sue esigenze.
Se sarebbe stata in grado di amarlo almeno un po'. Si chiedeva cosa pensava suo fratello di quella assurda circostanza , se Steve e Nancy  l'avrebbero giudicata per quello che stava facendo, se sua madre sarebbe stata orgogliosa di lei.

Non sapeva nemmeno quali sentimenti provasse per il californiano. Certo si erano baciati un paio di volte e poi avevano fatto sesso, ma dire "Ti amo" per lei era un passo forse troppo precoce e grosso da fare.
Cosa che lui disse senza pensarci un attimo.

Era stata solo una scommessa con qualche idiota dei suoi amici?Poteva darsi.
Si chiedeva che cosa avrebbe pensato lui , se avesse saputo che lei aspettava un bambino, loro figlio.
Come avrebbe reagito?
Probabilmente si sarebbe spaventato e non si sarebbe preso le proprie responsabilità, insomma si disse che non poteva avere chissà quale pretesa ,  non stavano nemmeno insieme.

I suoi pensieri vennero interrotti da un bussare insistente alla porta della sua camera.

<<Dominique?>>disse David, oltre il legno in noce.

<<Va via!>>esclamò lei , osservando il soffitto bianco.

<<Ti prego..voglio..solo parlare, okay?>>disse il più grande , non ricevendo una risposta per una manciata di secondi. Decise così di entrare, trovando la sorella in pigiama, a pancia in su sul letto matrimoniale.
Senza dir nulla, si levò le scarpe che usava per andare in ufficio e si sdraiò accanto a lei.
<<Mi dispiace, lo sai?>>iniziò.
<<Sono stato un coglione, ero così arrabbiato e..preoccupato>>continuò.

<<Preoccupato?>>chiese ingenuamente la riccia, passandosi una mano tra i capelli neri.

<<Che domande..sei mia sorella Dominique, è normale e ho fatto una promessa a nostra madre.>>rispose lui con tono ovvio.
<<Riguardo a quello che è successo..ti chiedo scusa. Hai ragione, non sono io a dover decidere, non sono nessuno per dirti quello che devi fare e..mi dispiace averti ricordato papà, è l'ultima cosa che voglio..assomigliare a lui. Prenditi tutto il tempo che vuoi e pensaci d'accordo? Sarò qui quando sarai pronta a parlarne.>>parlò ancora , sospirando, poi si alzò incamminandosi verso la porta.

<<Aspetta.>>disse la corvina, tirandosi sù, facendo voltare il fratello verso di sè, prima che toccasse la maniglia.
<<Io ci..ho già pensato.>>confessò lei.

<<E? Cosa hai deciso?>>chiese curioso lui.

<< Credo sia la decisione migliore..andiamo a Londra.>>disse Dominique, con gli occhi lucidi , a quella vista suo fratello le si riavvicinò, accovacciandosi di fronte a lei, per guardarla negli occhi.

<<Sei proprio..sicura?>>le chiese il giovane.

<<I-io.>>iniziò la sorella ,con voce tremolante e gli occhi che iniziavo a farsi lucidi.

<<Non sei costretta, okay?>>rispose lui , accarezzandole il ginocchio fasciato dai jeans.

<<No..no è solo che..ho così paura David.>>parlò la diciottenne a fatica , scoppiando definitivamente a piangere.

<<Ehy..ehy va tutto bene , ci sono io.>>disse il più grande, stringendola contro il suo corpo.<<Mi prenderò cura di te.
Non ti lascerò sola, okay?>>concluse, baciandole la testa e godendosi il suo profumo, continuando ad abbracciarla.

To be continued...