Full pack

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Scott si avvicinò ad Aria, il respiro del ragazzo diveniva sempre più veloce ad ogni secondo che passava. Si guardarono negli occhi per qualche secondo e poi scoppiarono a ridere.
Scott provò a baciare di nuovo Aria quando la porta della stanza fu spalancata dalla figura smilza di Stiles che nascondeva parzialmente Lydia.

- Hey Aria!

Il ragazzo si fermò ad osservare la coppietta per qualche istante.

- Ehm... per caso abbiamo interrotto qualcosa?

- No! - disse la ragazza scansando Scott di lato.

-Sì Stiles, cosa desideri?

-Chris ha trovato Monroe, è qui.

Corsero in una stanza attraversando il lungo corridoio illuminato dalla luce fioca delle lampadine. Stiles aprì la porta fermandosi di colpo: nel centro della stanza una sedia era circondata da brandelli di scotch. Chris era sdraiato a terra, il respiro quasi assente, la testa era decorata con piccoli rivoli di sangue che correvano fino a terra. Non ci fu bisogno di dire nulla, i ragazzi si guardarono per un istante poi corsero fuori a cercare Monroe.

Aria cercò di rimanere con suo padre ma lui le disse di andare, lei voleva aiutarlo e assicurarsi che stesse bene, non poteva rischiare di perdere anche lui, ma alla fine lui la convinse e la ragazza corse fuori verso il suo Alpha.

Sull'asfalto nero il branco nemico spezzava l'equilibrio dei sassolini che correvano fino alla distesa di erba che faceva da tappeto al bosco tenebroso alle loro spalle. Alla testa del gruppo Gerard era schierato con Isaac mentre la Monroe si nascondeva ansimando dietro a due ragazzi del branco avversario.

- Il vero Alpha è tornato... peccato tu non sia con noi Scott, potrei renderti più forte di quanto tu potresti mai essere - disse Gerard accennando un sorriso.

- Non ho intenzione di lasciare il mio branco.

- Scott, Scott, Scott... sei sempre stato testardo, almeno lui capisce da che parte è giusto stare.

- Isaac... - mormorò Scott scuotendo la testa, era sempre alla ricerca di una redenzione da parte sua, ci sperava da quando era andato via, forse da prima.

- Ciao Scott - gracchiò lui in risposta. Sulle sue labbra si era formato un sorriso beffardo.

- Ma con tutti i branchi dovevi scegliere proprio loro? - chiese Stiles rifugiandosi nel sarcasmo sperando che Scott fosse riuscito a trovare un modo per farli uscire da quella situazione scomoda.

Aria arrivò di corsa, cercò Scott e quando lo vide cambiò traiettoria per stare di fianco a lui.

Gerard prese nuovamente la parola. - Aria sei proprio come tua madre, sempre alla ricerca di qualcosa, sempre a cercare di ingannare gli altri, beh, almeno tu sai dove porta questa strada.

La ragazza ringhiò facendo brillare gli occhi, il viola li faceva risaltare e mostrava a tutti che lei era diversa dagli altri, era speciale.

- Aria, stai calma. Vuole solo farti arrabbiare. Non saremo noi ad attaccare - sussurrò Scott cercando di tranquillizzarla.

- Non so bene com'è fatta questa razza. Forse mi puoi spiegare qualcosa - chiese Gerard alla Monroe che si schierò vicino a lui e tirò fuori dalla tasca un foglio famigliare.

Aria capì all'istante cosa stava succedendo. Quel foglio era la pagina mancante del bestiario ed era lo stesso foglio che sua madre stringeva tra le mani nel sogno che li aveva portati da lei.

Anche Stiles non ci mise tanto a capire cosa stava succedendo, cercò di rassicurare la ragazza mettendogli una mano sulla spalla ma lei era furiosa, avrebbe voluto uccidere tutte le persone di fronte a lei.

La Monroe aprì il foglio e iniziò a leggere.

- Questo esemplare di lupo mannaro è molto raro, quasi quanto un vero Alpha...

Tutti erano rapiti dalla voce della donna, ansiosi di sapere cosa fosse davvero Aria. Gerard intanto camminava intorno al branco di Scott fino a posizionarsi parallelamente alla Monroe.

- E una cosa molto particolare è anche la possibilità di creare campi magnetici e di spezzare la barriera creata dalla polvere di frassino.

A quelle parole Isaac scattò in avanti e prese Lydia che era rimasta scoperta da quando Stiles si era avvicinato ad Aria per tranquillizzarla.

Gerard e Monroe lanciarono la polvere di frassino lasciandola depositare a terra formando un cerchio perfetto attorno a Scott ed Aria.

La ragazza sorrise sarcasticamente, si aspettava qualcosa del genere. Si avvicinò lentamente alla barriera cercando di romperla ma rimase sorpresa quando si accorse che non riusciva a spezzarla.

Scott provò ad oltrepassare il cerchio ma anche lui rimase bloccato.

- Vedi Aria, non sai tutto sulle tue capacità. C'è una cosa che non puoi oltrepassare: la polvere di quercia. Il branco di Gerard si mise a ridacchiare mettendo a disagio la ragazza.

Aria fissò il suo Alpha che in tutti i modi cercava di rassicurarla e in quello sguardo così intenso che si scambiarono, trovò la forza di continuare. Si mise al centro del cerchio mentre Scott si spostò di lato per lasciarle più spazio. La ragazza chiuse gli occhi e si concentrò sul suo respiro e sul battito del suo cuore che accelerava sempre di più.

Arrivò al punto in cui non sentiva più niente intorno a lei, sembrava che il mondo stesse andando al rallentatore.

- Ho paura - sospirò strizzando gli occhi il più forte possibile.

- Ce la puoi fare Aria - disse Scott. Era l'unica voce che sentiva, era come se loro due fossero le uniche persone rimaste sulla terra.

Passarono solo pochi istanti ma ad Aria sembrarono minuti interminabili. All'improvviso la mano della ragazza sbatté a terra bruscamente creando un campo magnetico che non sembrava far cedere la barriera che la intrappolava. Anche il secondo tentativo non portò risultati. Ormai era quasi senza forze quando, alla terza volta, la barriera si spezzò lasciando la ragazza stremata seduta a terra. Tutti rimasero sorpresi specialmente Monroe... si stupì della forza di Aria, a guardarla da fuori sembrava fragile come il vetro, peccato tutti dimenticavano che... se il vetro si rompe poi taglia.

Lydia si liberò dalla presa di Isaac e, aiutata da Scott mandò a terra il Beta. Liam era in fermento, seguiva il suo Alpha con gli occhi senza lasciarlo mai. Era così impegnato a osservarlo mentre spingeva Isaac a terra da non accorgersi del Lupo Mannaro che gli si avvicinava da dietro. Cercò di colpirlo prendendolo alla sprovvista ma il ragazzo riuscì a proteggersi, continuarono a scambiarsi una serie di colpi sotto gli occhi di tutti.

Per un momento nessuno aveva osato fiatare, i branchi erano fissi sui due ragazzi che combattevano. Poi come punti da una tarantola si svegliarono e iniziarono a ballare quella strana danza chiamata battaglia.

Ognuno aveva un compagno da cui non si allontanava mai troppo, continuando a muoversi su quella musica fatta di urla, passi, colpi, respiri e cadute.

Dunque era così che doveva finire? Con morsi e graffi? Ma in fondo non era così che era iniziato? Un bosco, due ragazzi un po' troppo curiosi, una strana creatura che si aggirava nella notte e un morso.

Se ora erano tutti lì, a rischiare la vita era solo per un morso dato da un Alpha ad un ragazzino sedicenne che forse voleva solo essere come tutti gli altri. Ed ora era lì, in prima linea che lottava per proteggere chi gli stava a cuore.

Ma si può davvero decidere tutto con una semplice battaglia?
Possono davvero una manciata di minuti cambiare l'esito di così tante vite?

Teen wolf, il ritorno degli ArgentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora