Chapter 15 - Andata o ritorno?

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Estate 2016

Io:«Ahaha ti ho fregato avresti dovuto vedere la tua facciaaa!»
R:«Ma non dovevi! Tu sei pazza! Poi le date sono per dicembre i giorni vicino a Natale, Natale in Canada?! Siamo sicuri che non siano dei biglietti falsi? Giuro non credo ai miei occhi non so come ringraziarti! Amore... grazie davvero...»
Mi prende in braccio, mi stringe forte e mi dà un bacio.
R:«Ma... ci sono... ci sono 6 biglietti? 3 all'andata e 3 al ritorno? Mhm?»
Io:«Ci tenevo passassi il Natale con parte della tua famiglia... tutto qui»
R:«Parte della mia famiglia?»
Io:«Si, in realtà pensavo che il secondo biglietto fosse stato sicuramente per tuo fratello Francis, poi non so il terzo...»
R:«Il terzo è sicuramente per mia madre o mio padre! Di certo non lasceranno mai che io e Fra ce ne andiamo in giro da soli!»
Cambio subito espressione senza rendermene conto.
Io:«Si certo! È una tua decisione non è importante per chi avevo pensato che fosse, tranquillo puoi decidere tu...»
R:«È logico che il terzo biglietto l'hai preso per te, non avresti cambiato espressione in questo modo, ed è altrettanto logico che l'avessi capito e stavo scherzando, il terzo biglietto è ovviamente tuo...»
Mi dà un bacio dolce sul naso ed io arrossisco.
Io:« Senti non devi sentirti obbligato, i biglietti sono un regalo e scegli tu per chi sono.»
Ho pensato ad un sacco di cose in questo lasso di tempo minimo.
Lui era lì, davanti a me con quegli occhi color ghiaccio, non azzurri, nemmeno verdi ma ricordano molto il ghiaccio che vedi sulle piste da sci, quello che ti ricorda i momenti in cui vai a sciare.
R:«Chissà a cosa pensi quando vaghi con la mente...»
Divento subito rossa.
R:«Sarà stupendo! Pensa... io, te, il Canada, l'orizzonte, l'immensità, il cielo, il freddo, il divertimento, tutti i momenti passati come una vera famiglia con mio fratello. Winnipeg, Toronto, le riserve, la musica che ci esploderà nella testa accompagnando ogni secondo passato lì...»
Continua a parlare, alza gli occhi al cielo incredulo e di colpo mi prende il volto tra le mani e mi bacia per poi mettermi le mani tra i capelli rendendo il bacio più lungo e passionale.
Ancora non sa quello che so io, per me questa non è una partenza. Non potrò partire con lui per quanto lo vorrei, ma almeno lui porterà una parte di me in Canada, uno dei tantissimi luoghi che ho sempre desiderato visitare e che non so se vedrò mai.
Lascerò lui l'illusione che ci sarò io ad andare con loro, fino all'ultimo secondo... non dovrei vero? Ma non riesco proprio a farmi uscire le parole di bocca, come se improvvisamente si fosse formato un nodo alle mie corde vocali. D'altronde anch'io non credo ancora a quello che ho scoperto.

Mi squilla il cellulare e la suoneria interrompe i miei pensieri
C:«Hey Linds! Come stai?!»
L:«Claire! Sto decisamente meglio grazie, tu tutto okay? Abbiamo news per questa sera?»
Mi allontano da Ryan per fare in modo che non ci senta parlare al telefono della sorpresa che stiamo organizzando per lui
C:«Qui è praticamente tutto pronto, stiamo sistemando gli ultimi dettagli, per fortuna il proprietario è stato gentilissimo con noi!»
L:«Perfetto! Allora qual è il piano?»
C:«Io credo sarebbe meglio che lui credesse di passare l'intera serata unicamente con te, quindi... portalo a cena da qualche parte!»
L:«Hai qualche suggerimento?»
C:«Beh... portalo in un posto abbastanza elegante, una cosa anche abbastanza romantica, che non sia troppo lontano da dove siamo appostati noi però!»
L:«Mmm... forse mi è venuta un'idea! E poi? Come facciamo? A che ora dobbiamo venire?»
C:«Tu vai a cena, stai tranquilla, ti scrivo io quando siamo pronti, dopodiché mi manderai un messaggio quando starete per arrivare ed usciremo tutti assieme a sorpresa»
L:«Speriamo gli piaccia l'idea!»
C:«Lindsay... stai tranquilla, andrà tutto bene, sai benissimo che Ryan è una persona che apprezza anche i gesti più piccoli!»
L:«Sai che alle volte mi faccio prendere completamente dall'ansia! Okay, allora rimaniamo d'accordo così, fammi avere tue notizie, a dopo!»

Spiego a Ryan della cena, rimane un attimo perplesso perché non si aspettava un altro regalo da parte mia, anche se si tratta di una semplice cena. Cominciamo a prepararci. Io decido di mettere quel stupendo vestito bianco, anche se mi rendo conto dia un po' nell'occhio. È un vestito molto particolare, quasi in stile latineggiante, con una fascia come se fosse una sorta di cintura unicamente in pizzo, che quindi fa notare la mia abbronzatura.
Lui si sta infilando una camicia blu con le maniche corte, adoro come gli sta addosso, sembra sia disegnata per stare su di lui.
Siamo pronti, usciamo e andiamo verso il centro città per la nostra cenetta a lume di candela.

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