4) Una nuova vita

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Non ci potevo credere! Sono la figlia del signor Staaaark!
Cavolo, di tutte le persone al mondo non avrei mai immaginato di essere proprio la figlia di lui, del mio fottutissimo eroe.
La mia vita stava migliorando nettamente. Adesso mio padre è Ironman, ho una sorella fantastica, una matrigna molto gentile, un migliore amico, che c'è sempre stato, straordinario e, CAVOLO! Sono Irongirl!
Quella sera stessa avrei chiamato i miei vecchi genitori, i Rouge, per raccontare tutto e per dire che mi sarei trasferita dagli Stark. Ma era ancora presto. Era l'ora di pranzo e ci recammo tutti in sala da pranzo.
La mia mattina finì presto, rimasi tutto il tempo a parlare con Morgan. Erano passate solo 6 ore e già mi sembrava di conoscerla da una vita. Avevamo le stesse passioni...se non si fosse tinta i capelli di biondo e se avesse avuto gli zigomi meno sporgenti forse saremmo sembrate davvero sorelle. Dentro eravamo due goccie d'acqua. Fuori eravamo diverse come Steve e Tony.
- Io sono Tony- Gridammo all'unisono io e Morgan quando dissi ad alta voce questo paragone. Ci guardammo negli occhi con aria di sfida e poi scoppiammo a ridere. Tony e Peter sembravano confusi, capisco benissimo quanto possa essere difficile capire due ragazze amiche, figuriamoci due sorelle!
A quel punto Pepper entrò nella sala da pranzo con un vassoio di pollo. Pranzammo come una vera famiglia, anche Peter sembrava farne parte, infondo ci siamo sempre definiti fratello e sorella io e lui.

- Forza! È ora di smaltire quel povero pollo! Vi aspetto nella stanza di collaudo- Disse Tony uscendo dalla stanza e prendendo il corridoio - ah già! Gridò tornando indietro e affacciandosi alla porta - Amber, indossa Friday. Lei ti mostrerà qual è camera tua...tipo un navigatore - il miliardario...cioè mio padre, prese di nuovo il corridoio per poi sparire dentro l'ascensore.
Guardai Peter perplessa e lui annuì con un leggero sorriso.
Indossai Friday e tutto lo schermo divenne viola - Buonpomeriggio signorina Morgan Stark, cosa posso fare per lei? -
- Vorrei che mi mostrassi camera mia -
- ovviamente signorina, osservi la mappa e se ha bisogno di un aiuto dica il mio nome-
Una cartina della Stark's House apparve proiettata sul pavimento dai miei occhiali.
CHE FIGATA!
Seguii la cartina fino ad una porta di metallo scorrevole...sembrava l' entrata di un garage...ma potevo aspettarmi di tutto.
Inserii la mia impronta digitale su un pulsante viola e la porta si aprì.
CAZZ...
Dentro vi era una stanza enorme.
Entrai e lì al "piano terra" c'era una sorta di salotto con un divano rosso e una tv dotata di Playstation, poi sempre in quel piano c'era un altra porta scorrevole. La aprii e all'interno trovai una porta da calcio con una quindicina di palle dentro! Come aveva fatto mio padre a sapere che praticassi e amassi così tanto quello sport...ah già...il ragazzo di là gli riferiva quasi tutto ciò che mi accadeva tutti i giorni...
Poi tornai nel salotto dove notai delle scale che andavano su.
Salii è lì trovai camera mia, era spaziosa...ma non tanto elettronica, per quello c'era il salotto...sembrava la soffitta di una vecchia casa, solo 19 volte più grande. C'era un letto, la scrivania bella grande e una biblioteca enorme che copriva 3 enormi pareti su 4...e nella quarta c'era il letto...ma...l'armadio?
- emh Friday?-
- Si, signorina Stark?-
- Dove si trova l'armadio? -
Una lucina rossa tipo un laser partì da una lente degli occhiali e puntò un libro nero su una delle librerie.
5 passi per essere eroicamente alla moda.
Era così che si chiamava il libro, provai a tirarlo fuori e sentii un crack.
La libreria si ritirò e apparve un'altra enorme stanza. Dentro vi erano tutti i miei vestiti appesi da un lato e dall'altro la mia armatura. L'addestramento!!!
Decisi di indossare l'armatura e, grazie a Friday, capii dove si trovava la sala collaudo e la raggiunsi di corsa.

- Bene signorine -
- ehem- Peter si schiarì la voce
- Giusto...signorine e ragazzo...tu...che diavolo ci fai qui!?!- Disse Tony
- Guardo l'addestramento...a proposito...-
Peter tirò da un lato mio padre per dirgli qualcosa. L'unica cosa che ho sentito è stato un

Quando potrò dirglielo?

Quando sarà pronta, e soprattutto quando sarai pronto tu.

Peter e Tony tornarono da me e Morgan. Sia io che lei avevamo le armature.
- Okay signorine- disse Tony e accese una videocamera - Morgan parti tu con gli esercizi basilari di ogni giorno?Bene grazie- Disse senza nemmeno far rispondere Morgan.
Lei si mise il casco e iniziò a volare.
- Pronta? - Chiese Tony
- Io...io sono nata pronta, dopo tutto sono una Stark no? - disse lei con tono di sfida
- Perfetto- rispose Tony cliccando il cronometro - e tre...due...uno...v...-
Prima che potesse dire via Morgan partì arrivò fino al soffitto dell'enorme sala collaudo, fece qualche piroetta e scese in picchiata.
Sfrecciò a raso terra, e passò dentro un cerchio di metallo. Fece lo slalom e si mise in piedi.
Io iniziai ad applaudire, ma poi Peter mi guardò male e mi fece smettere.
Le luci della stanza si spensero tutte tranne un piccolo riflettore in fondo alla sala, a quel punto un ombra a forma di uomo si alzò di scatto alla destra di Morgan e lei lo colpì con un calcio, un altro le apparve proprio di fronte e lei sparò il suo fantastico pugno di metallo. A quel punto anche il riflettore di spense, era tutto illuminato dalla luce del pomeriggio...ed essendo inverno c'era già il tramonto. Una figura molto molto oscura si mosse velocemente superando Morgan, poi le passò sopra la testa ed infine si bloccò dalla parte opposta della stanza rispetto a dove si trovava Morgan.
La figura, che era un manichino, iniziò a muoversi veloce verso di lei, lei si alzò in volo velocemente e andò verso di lui. Il manichino si sollevò per aria, si stavano per scontrare ma Morgan si bloccò a mezza aria.
La sentii gridare
- TUTTA LA POTENZA AL REATTORE CENTRALE! -
Il reattore che aveva incastonato alla metà del petto emise una forte scossa con una luce accecante azzurro/bianca e il manichino si polverizzò.
Le luci si riaccesero e Morgan atterrò.
Si tolse la maschera.
Era sudata e aveva il respiro affannato
- Mitico Morgan! - Gridai io
- Fantastica!- Disse Peter
A quel punto tutti guardammo Tony che iniziò ad applaudire - Complimenti, nuovo record, solo 2 minuti e 36 secondi -
- Solo! Potevo fare molto meglio!- gridò Morgan, si tolse l'armatura arrabbiata e andò a farsi la doccia.
Non la sopportavo quando faceva così, insomma io la adoravo, ma quando Morgan voleva superare ogni limite diventava una iena e non le sembrava di fare mai abbastanza.
Tony la guardò mentre usciva dalla stanza e scosse la testa.

- quando tocca a me? - chiesi con un sorriso per cambiare discorso.
Tony mi guardò e si mise a ridere - Bhe, diciamo che forse tra 9 anni di addestramento sarai al suo stesso livello...ma se ti impegnerai molto potrebbe bastare un anno.-

-Uffa- dissi io mettendo un broncio finto - e con cosa inizio?-

Tony ci pensò un po' e poi disse
- prima devi allenare il corpo, poi la mente ed infine inserire tutto insieme dell'armatura -

Io sorrisi - quindi tra una settimana circa? -

Peter mi mise in braccio sulle spalle e ci avviammo verso il salotto per chiamare i signori Rouge.

- Beh, diciamo che ci vorranno mesi anche solo per arrivare ad entrare nell'armatura, oh almeno ci vorranno mesi per riuscire a controllare tutto -

Io sbuffai e Peter mi arruffò i capelli
- beh intanto diciamo ai Rouge che ti trasferisci dalla tua famiglia-

Dalla mia famiglia. Sono una Stark.

Io sono Amber Stark

Finalmente un capitolo che piace pure a me! Spero tanti che vi piaccia, la vostra amichevole Spidergirl di quartiere🕷❤

Il mio migliore amico è Spiderman❤🕷   ||Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora