17) Quella luce nell'oscurità

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Entrammo in salotto e ci ritrovammo davanti Cassie e James che si baciavo.
Kate deglutì e mi guardò.
Non sapevo che dire, né che fare.
Volevo semplicemente che quei due si staccassero e che James andasse a fare ciò con Morgan mentre Cassie parla con Kate.
Volevo semplicemente che Semplicementekate fosse felice.

A quel punto sussultai.

-Ma che cavolo ho in testa! Gli altri mi staranno aspettando di sotto per esaminare Ned-
Kate mi guardò, sorrise leggermente e mi rassicurò annuendo, facendomi capire che lì era tutto apposto.
Corsi più veloce che potevo verso l'ascensore.
Entrai e cliccai circa 900 volte il tasto per il piano -2.
L'ascensore iniziò a scendere lentamente, tremando.

1

0

-1

Boom

L'ascensore si bloccò all'improvviso.
- Stiamo scherzando? Manca 1 fottutissimo piano!-
Iniziai a cliccare ripetutamente il pulsante -2.
- Porco Zeus-

Un suono metallico fece ripartire l'ascenzore.
Percy Jackson non aveva tanto torto,  se imprechi contro gli dei dell'Olimpo tutto diventa possibile. Senza limiti.

Senza limiti come la tua stupidità

Ei! Io adoro Percy Jackson

Si, ma ci sei solo tu in questo mondo che in un momento critico come questo si mette ad imprecare contro gli dei greci

Nono, io E PERCY JACKSON

Il numerino rosso -2 si illuminò e le porte si riaprirono.
Questo piano era diverso da tutti gli altri.
Era un corridoio lunghissimo e buio, illuminato solo da alcuni neon ai lati.
Aumentai il passo cercando di restare il meno possibile in quel posto da sola.
Faceva freddo e si capiva di essere sotto terra.
Ad un certo punto mi trovai di fronte una porta di metallo.
La mia salvezza.

Quella luce nell'oscurità.

Aprii, sicura di trovare nella stanza un clima più accogliente rispetto al corridoio ma fu l'esatto contrario.
Nella stanza si trovava Ned che si divincolava legato ad una sedia con dei tubicini che gli uscivano dal braccio per il prelievo del sangue.
Dottor strange portava una mascherina da chirurgo ed era piegato su un microscopio.
Peter e Morgan si trovavano vicini, ma non troppo.
Morgan rovistava tra le provette e Peter fissava in lacrime il corpo del suo migliore amico.
Mi avvicinai a lui e lo strinsi forte a me.

- Okay - disse ad un certo punto Doctor Strange riempiendo una siringa con un liquido viola.
Cosa strana il silenzio.
A volte vorresti che rimanga per sempre ma non sai come mantenerlo.
Altre volte vorresti che si infrangesse ma non sai come fare rumore.

Doctor Strange si avvicinò a Ned con la siringa alzata.
Appena Ned lo vide iniziò a agitarsi ancora di più.
Iniziò a contorcersi, gridare e piangere.
Strange con mano ferma infilò la siringa su una gamba e ignettò il liquido.
Ned urlava e piangeva come non avevo mai visto fare a nessuno.
Peter si piegò verso di me e appiccicò il suo viso alla mia t-shirt come fanno i bambini quando hanno paura e vanno dalla mamma.
E io feci la mamma.
Strinsi a me la sua testa tappandogli le orecchie.

- E adesso?- chiese Morgan agitata.
- Aspettiamo- rispose Strange aprendo la porta e facendo uscire prima noi ragazzi.
Dal corridoio si sentivano ancora le grida del povero Ned ma Peter si era asciugato le lacrime e camminava al mio fianco.

Entrammo nell'ascensore che si chiuse alle nostre spalle.

-1 grida ancora forti

1 grida in lontananza

2 più nulla.

Tutto quel dolore non si percepiva più se non negli occhi del ragazzo affianco a me.

KATE POV

Non potevo certo impedire ad Amber di restare qui con me, anche se un amica è proprio quello di cui ho bisogno.
Cassie e James sono sempre lì...appiccicati.

Blea

Lui le fa scorrere una mano sui fianchi e sul didietro.
Ma come fa Cassie a permettere che quello sporco bastardo faccia una cosa del genere.

Cassie si girò verso di me seria e io mi accorsi solo adesso di aver pensato ad alta voce

Ops

Cassie viene verso di me...aiuto.
È il mio completo opposto.
Ha i capelli castani corti che svolazzano, lo sguardo leggermente arrabbiato ma come sempre un sorriso stampato in faccia.

Lei è quella luce nell'oscurità per me.

- Dobbiamo parlare - sorrise arrivata davanti a me.
Mi prese una mano amichevolmente e   mi portò con lei in camera sua.
Naturalmente la mia mente viaggiava già lontana, se c'è una cosa che ho preso da mio padre e da Natasha (o zia Nat, come la chiamo io) è il pensare male per qualsiasi cosa.
Seriamente, la mia testa ha un allarme per le cose sconce e pervertite. Non lo faccio mica apposta.

Percorriamo tutto il corridoio insieme mano nella mano, e oltre alla mia testa anche il mio cuore sta esplodendo.
Mi lascia la mano e apre la porta.
Per fortuna...oppure per sfortuna.
È una sensazione strana.
È come quando incontri qualcuno che non vedi da tantissimo tempo e ti è mancato.
Vorresti dire mille cose ma non sai cosa.

Si siede sul letto e mi fa cenno di mettermi vicino a lei.
- Cos'hai Kate?-
Io sussulto - Come?-
- Oh andiamo, ti hanno vista tutti correre via in lacrime. Sono la tua più vecchia amica, mi puoi dire tutto -

Sì, ma dov'eri quando avevo bisogno di te? A sbaciucchiarti con il mio migliore amico.

- Mmh...no nulla-
- Ma come nulla! Dai su, sii sincera -
Feci un respiro profondo.
Dovevo dirle tutto. Dovevo.

- Ero...gelosa -
Cassie fece un espressione strana.
Un misto di divertimento e confusione.
- What? Why?-
Strinsi i pugni e risposi quasi sottovoce.
- You know why...-

Cassie annuì.
Non sorrideva.
Complimenti Kate sei riuscita ad oscurare anche l'unica cosa luminosa della tua vita.

Cassie si alzò in silenzio e se ne andò.
Lasciandomi lì, sola.
Con un gran casino in testa e nel cuore.

Angolo autrice

Eii,
Cosa ne pensate di Kate e Cassie?
Piaciuto il capitolo? Se è così commentate e mettete una stella.
Grazie di tutto❤
La vostra amichevole Ale di quartiere.



Il mio migliore amico è Spiderman❤🕷   ||Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora