Stiles non avrebbe dovuto perché, davvero, quei due puzzavano solo di guai e cattiveria gratuita, ma confessò dell'invisibilità del marito, delle sue visite notturne, del suo rifiuto di dirgli il proprio nome. Raccontò loro del bambino non ancora nato. Cosa che li lasciò a dir poco sconvolti, ma ehi, stiamo sempre parlando di divinità che fanno quello che voglio e quando vogliono, andando sempre contro ogni legge della fisica o della razionalità.
Poi gli raccontò del suo potere sugli Dei minori come Zefiro, Isaac per gli amici, o di tutte le creature invisibili ai suoi ordini, come Scott.
Insomma, preso dal vorticare delle sue emozioni, racontò loro tutto.
«È peggio di quanto pensassi» disse il fratello maggiore, fingendosi preoccupato.
«Lo capisci cosa sta succedendo, no?»
«N-no» rispose Stiles balbettando.
«Tuo marito è un drago, mi sembra ovvio» dichiarò allora il fratello maggiore.
«I draghi possono prendere sembianze umane. Possono diventare invisibili, hanno un tesoro immenso e possono compiere ogni sorta di stregoneria» iniziò a raccontare quello di mezzo, capendo cosa stava facendo l'altro.
«Scommetto che ti tiene vivo solo per farti ingrassare. Una volta che il tuo ventre sarà bello gonfio...» disse il maggiore.
«Basta» protestò Stiles.
«È impossibile! E anche rivoltante» cercò di difendere il marito.
«Ma ha ragione» intervenne il fratello di mezzo, continuando a dare manforte al maggiore.
«Con i draghi succede sempre così»
«D-davvero?» chiese Stiles un po' titubante.
Il maggiore annuì gravemente con fare drammatico.
«Devi salvarti! Stanotte, quando tuo marito dorme, accendi una lampada o quello che hai a disposizione. Controlla le sue vere sembianze. Spero tanto di sbagliarmi, credimi! Ma non mi sbaglio. Cerca di tenere a portata di mano un coltello o un rasoio. Quando vedrai il suo mostruoso, orribile viso, devi essere veloce. Tagliagli la testa! Poi facci tornare qui, e noi ti aiuteremo a fuggire da questa valle» spiegò nei minimi dettagli il maggiore, chissà da quanto tempo aveva pensato a uccidere il marito di Stiles per appropriarsi di tutto.
«E ci divideremo tutti questi bei tesori» aggiunse infatti l'altro.
«Anche se non è la cosa più importante» si preoccupò di aggiungere il maggiore come preso alla sprovvista da quelle parole, dopo ne avrebbero discusso e avrebbe dato una lezione a suo fratello e alla sua avidità.
«Assolutamente non importante» cercò di recuperare in curva il fratello di mezzo.
«A noi importano solo la tua sicurezza e la tua felicità, Stiles. Ti riporteremo a casa e ti troveremo una moglie mortale adeguata, come le nostre» disse con fare dolce il maggiore.
«Sì» confermò ancora il fratello di mezzo, pensando:
"O forse ti ammazziamo e passiamo qui il resta della nostra vita".
«Non... non so» tentennò Stiles.
«Non posso...» era vero che suo marito gli aveva imposto dei limiti ma tradire la sua fiducia in quel modo. Non era da Stiles.
«Cerca solo di pensare a quello che abbiamo detto» gli raccomandò il fratello maggiore, non dando troppo peso a quello che aveva detto prima.
Come a dire "uomo avvisato, mezzo salvato"
«E, per gli Dei, stai attento!» aggiunse il fratello di mezzo come se gli importasse davvero.
Dopo aver provveduto a istruire Stiles con minuzia di dettagli su come rovinare la propria vita, i fratelli tornarono al mondo mortale con l'Isaac Express.
Quella sera Stiles si preparò per la cosa più stupida mai successa nella storia.
In uno degli armadietti del bagno trovò un rasoio a lama dritta, una di quelle cose vecchio stile, alla Jack lo Squartatore, che sarebbe un'arma fantastica se si venisse attaccati, che ne so, per esempio da
un enorme maiale imbizzarrito.
Nascose il rasoio nel cassetto del comodino, insieme a una lampada all'olio d'oliva e a una scatola di fiammiferi, o qualunque cosa usassero per accendere le lampade a quei tempi.
Come al solito, il marito arrivò con il calar del buio.
Tutte le luci si spensero, e lui si sedette sul letto.
Parlarono per un po' com'erano soliti fare la sera, prima di coricarsi l'uno abbracciato all'altro.
"Come è stata la tua giornata? Oh, tutto bene. I miei fratelli non hanno detto nulla per farmi diventare un'omicida paranoico. Bene, bene. Ti amo tanto. Buonanotte."
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Amore e Psiche ~ Sterek
Storie d'amoreChi non ama "Amore e Psiche" di Canova? Eros che stringe fra le braccia la sua amata Psiche per portarla via con sé, i loro sguardi persi gli uni negli altri... Ed è forse con la stessa intensità che Derek ama Stiles... forse anche di più. Decisam...