CAPITOLO 16

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11 febbraio 2013, buongiorno mondo.
Il letto quello davanti al mio era vuoto: sicuramente Harry si svegliò prima di me, dopo che mi alzai andai in bagno a lavarmi la faccia e i denti, adesso penserete 'MA PRIMA DI LAVARSI I DENTI NON DOVREBBE FARE COLAZIONE?' ...semplicemente non mi andò di mangiare. Dopo che mi vestii e mi pettinai i capelli ritornai in camera.
Mi sedetti nel letto, guardando al di fuori della finestra, cominciai a pensare, a pensare come si sarebbe svolta questa giornata ma poi i miei pensieri si sciolsero a causa dell'entrata improvvisa di Harry:
"Non fai colazione?" domandò sistemandosi il ciuffo
"No non mi va e poi mi sono già lavata i denti" risposi voltandomi verso di lui
"Ah ok"
Dopo un po' mi ricordai qualcosa...Dovevo tirare le orecchie di Harry ben diciannove volte! subito mi alzai di scatto verso di lui :
"Pensavi che me lo fossi dimenticato eh?" dissi con sorriso malizioso
"Ma cosa Flo?" chiese alzando un sopracciglio
"Diciannove annoi! Orecchia! Ti dice niente ?"
"Che palle! Alla fine non l'hai dimenticato! rise
"Certo e adesso mi diverto subito"

Subito gettai pollice e indice sulle sue orecchie, cominciai a tirarle contando fino a 19, quando finii Harry era piuttosto sollevato:

"Finalmente! i miei poveri lobi chiedono aiuto" disse quasi piagnucolando
"Ti facevo così male?" domandai seria
"Nah, non mi hai fatto alcun male, è stato solo un po' fastidioso ma puoi starne certa che giorno 15 attuerò la mia vendetta!"
"Tu non me le tirerai le orecchie diciassette volte!"                                                                                            "E invece si, stronzetta! Nessun sconto per te"                                                                                           "Magari te lo scorderai, chissà" dissi sicura di me stessa

"Ha parlato quella che l'ha ricordato dopo ben 11 giorni dal mio compleanno!" rise
"Ma ti chiami Harold, che significa smemorato!" risi come un idiota
"Questa mi mancava, e poi anche se fosse così io ho un altro nome"
"Va bene allora facciamo che Edward  significa dimenticare le cose da fare" dissi avvicinandomi fissandolo                                                                                                                                                                                  "Okay adesso stai dando decisamente i numeri"

"...1, 2, 3..." Okay, la situazione mi sfuggì senza dubbio di mano e la cosa peggiore proprio davanti a Harry                                                                                                                                                                        "Manicomio, portatevela" Urlò ridendo e mi buttò sul letto e cominciammo a scherzare così, senza alcun disagio, nessun freno, eravamo completamente noi stessi

"Oh Flo, tu mi rendi la vita felice e piena di risate!" disse sorridente
"Sul serio? Lo stesso riesci a fare tu con me!" ribattei io dolcemente
"Ti va di uscire?" propose da un tratto
"Ok va bene, aspetta avviso gli altri..." ma subito dopo mi prese la mano:
"No!" emise lui
"Perché?" domandai non capendo
"Intendevo soli noi due..." Oddio, Harry mi aveva appena chiesto un appuntamento, il nostro prima appuntamento
"Ok va bene, s-sarà ancora p-più bello se ci sei s-solo tu" risposi presa dall' emozione...MA PERCHE' CAZZO BALBETTO OGNI SALTA VOLTA!

Dopo aver finito di prepararmi scendemmo le scale e aprimmo la porta di ingresso. Mentre ci avviammo nel nostro solito posto, il Regent's Parck, Harry ad un tratto mise la sua mano nel mio fianco...Cazzo! Emozione 100%, per tutto il tragitto mi tenne per il fianco e così io appoggiai la testa sulla sua spalla...cavolo sembrammo una coppia di fidanzati che passeggiava ! Raggiungemmo il parco, ci sedemmo su una panchina a parlare:
"Comunque a me è venuta sete e a te?" mi domandò Harry
"Anche me" risposi
A pochi metri da noi ci era un piccolo chiosco di bibite e cosi mi chiese:
"Prendiamo qualche lattina?"
"Si ok"
"Vado a prenderle vuoi venire?"
"No vai tu, preferisco aspettarti qui, io voglio una lattina di aranciata" dissi io
"Ok tranquilla vado" e cosi fece.
Nel frattempo, presi il pennarello che tenevo sempre nella mia tasca del giubbotto e mi venne l'idea di scrivere I LOVE HARRY e così incominciai a scriverlo all'angolo della panchina in modo tale che Harry non lo vedesse. Harry arrivò con due lattine in mano ma io ancora stavo scrivendo:
"Ehi che scrivi?" chiese all'improvviso

Cazzo! Ma perché mi metto sempre nei guai con le mie stesse mani!? Dissi fra me e me . Dopo aver scritto la frase incominciai a cancellarla ma poi Harry incuriosito mi bloccò il polso e incuriosito lo spostò: "Tranquilla voglio solo vederlo..."
riuscii solo a cancellare "ARRY" rimase solo "I LOVE H" :
"H?...chi è questa H?" chiese incuriosito fissandomi negli occhi
'Cazzo!' e adesso cosa rispondevo!' pensai, diventai rossa...non seppi come salvarmi perché dovetti trovare un nome che iniziasse con la lettera H ma non me ne vennero in mente...non conosco nomi che inizino per H oltre al nome di "Harry". Dopo molto, non so come, riuscii salvarmi:
"Allora chi è questo ragazzo di cui il suo nome inizia con la 'H' ?" chiese impaziente con gli occhi puntanti addosso sui miei
"Si la H corrisponde all'iniziale di...di Herman!, il ragazzo che mi piace...quello di cui ti ho parlato...ieri..!" risposi con la speranza che mi credesse
"Si, si, ricordo" disse abbassando lo sguardo ma poi continuò: "Comunque ecco la tua aranciata" fece un sorriso
"Grazie Harry" e cosi incominciai ad aprire la lattina per poi berla.Smisi per un attimo di bere per chiedergli una cosa:

"A proposito di questioni di cuore, hai scoperto se la ragazza che ti piace ricambia i tuoi sentimenti?" domandai incuriosita
"Si, lo scoperto da poco..." disse abbassando lo sguardo
"E quindi!?" chiesi ancora impaziente
"Non è innamorata di me" disse guardandomi
"Come fai ad esserne sicuro? Non dirmi che ne avete parlato" 
"Non proprio, diciamo che tra una parola e l'altra ho capito che è innamorata di un altro"
"A mi dispiace" gli dissi
"Sai, mi ero illuso che lei provasse il mio stesso sentimento e che un giorno saremmo stati insieme... mi sa che mi sono sbagliato..." disse fissandomi negli occhi con un aria triste. E pensare che Irene era estremamente convinta che lui fosse innamorato di me...anche se non conoscevo quella ragazza la odiavo con tutta l'anima. Passarono le ore fino a quando non si fece tardi, quando tornammo a casa io andai in camera , lo specchio si trovava nel muro in cui era appoggiato il comò di Harry, il primo cassetto era socchiuso: lasciava un piccolo spiraglio aperto , mi stavo guardando allo specchio, avevo in cellulare in mano. Mentre mi stavo sistemando i capelli il cellulare mi cadde dalle mani e attraversò il piccolo spiraglio aperto del cassetto, per recuperarlo dovetti per forza aprire il cassetto anche se non mi apparteneva. Aprii il cassetto e recuperai il cellulare, prima di chiuderlo mi accorsi che Harry possedeva molte cose, vi erano due orologi, numerosi bracciali, collane fra cui quella con l'aereoplanino di metallo, una penna e vari oggetti ma poi all' angolo del cassetto vi era una fotografia girata dalla parte bianca ed io incuriosita la presi.
Dopo averla presa la girai, la foto rappresentava Harry insieme a un uomo...Era sicuro che fosse il padre infatti dietro c'era scritto 'DAD AND I' e per la prima volta vidi il viso di suo padre.
Ad un tratto sentii dei passi provenienti dietro la porta della stanza...entrò Harry, mi vide davanti al suo cassetto aperto:
"Che stai facendo?" domandò lui con un tono piuttosto alto. Questa non ci voleva.

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