CAPITOLO 45

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Quarantotto giorni. Quarantotto giorno senza di lui. Un lungo periodo di sofferenza che non cessava mai. Ero abituata ad avere Harry tutti i giorni al mio fianco e ancora non si era risvegliato, tutti i giorni li trascorsi nea sua, nel silenzio e con la mente nei ricordi, non vi era giorno dove non versavo una lacrima: quasi due mesi senza Harry al mio fianco, cos’altro poteva esserci di peggio?...
Mi trovai in ospedale, per sapere qualcosa su Harry…raggiunsi il banco informazioni per sapere dove si trovasse il dottor Brown, appena la signorina mi rispose raggiunsi il luogo che mi riferì. Trovai finalmente il dottore e così gridai:
“Dottore! Dottore”
“Signorina!” disse
“Dottore, sa qualcosa su Harry?” domandai col cuore in gola, non mi diede alcuna risposta…assunse uno sguardo preoccupante
“Dottore…mi dica che è successo?” chiesi ancora
“Beh…il ragazzo è morto!” rispose calando lo sguardo
Una fitta al cuore mi arrivò, mi sentii male, mille lacrime rigarono ad un tratto:
“No, No non è vero! No” gridai col dolore nell’animo
“Signorina deve accettare la realtà. Non c’è l’ha fatta!”
“No! NOOOOO!” gridai dal dolore…
…mi svegliai gettando un urlo: feci u incubo, sudai…il mio cuore ancora batté forte per la paura, le lacrime rigarono ancora:
“Era solo un incubo! sembrava tutto così reale...ho paura sia il destino” dissi piangendo.
Per tutta la mattina restai impaurita e preoccupata, ero ancora presa da quell’incubo, se avessi sognato il futuro? Questo potette essere il destino di Harry? Per tutta la mattina resati col cuore impaurito.

Mi trovai in camera a guardare foto che immortalavano momenti che avrei voluto rivive: ne guardai una in cui io e Harry ci baciavamo, un alta insieme, un’altra abbracciati…ad ogni foto che osservai scese una lacrime:
“Harry, mi manchi…è passato troppo tempo, mi manca averti al mio fianco, ti prego torna dal me…” dissi in lacrime mentre osservai una sua fotografia, non riuscì a sopportare tutto questo.
Ad un tratto sentii qualcuno entrare, erano Irene e Chiara:
“Possiamo entrare?” chiesero insieme
“Entrate!” risposi asciugandomi una lacrima, le ragazze avanzarono il passo verso di me, si accorsero delle fotografie e così dissero:
“Flò non vogliamo che tu stia male” disse Irene  spostando la foto che stavo guardando:
“Come vuoi che stia Irene?” domandai con un lacrima nell’occhio
“Sei rinchiusa qui da più di un mese senza dire una parola, non parli più con noi, te ne resti qui sola a piangere guardano queste foto…da quando hai saputo che Harry è in coma sei cambiata, ti sei chiusa! Non hai fatto altro che versare lacrime! Sai che in questo mese Niall e Zayn ci sono rimasti di merda quando ho detto loro che non volevi uscire da questa stanza perché non volevi vedere nessuno! So benissimo che per te è un brutto periodo ma questo non significa che non devi più rivolgere la parola ai tuoi amici che vogliono anche aiutarti a superare tutto questo!” mi rimproverò Chiara
“Chiara! Non sono cambiata…sono ritornata quello che ero un tempo, quella ragazza solitaria che ancora non conosceva Harry e i suoi migliori amici” gridai
“Credevo che quella Floriana era ormai svanita” intervenne Irene
“Beh ti sei sbagliata! Io non dimentico quello che ero! Harry mi avevo solo illuminata ma adesso sono ritornata come prima ovvero spenta!” replicai
“Noi vogliamo solo che torni come prima, quella ragazza che sorrideva, sociale e felice e non questa che non fa altro che piangere, chiudersi, solitaria!” ribatté Chiara
“Per tornare ho bisogno di Harry, il ragazzo di cui sono follemente innamorata!” gridai con le lacrime che rigarono il mio volto e continuai:
“Anch’io voglio ritornare felice e sociale ma senza Harry al mio fianco non potrò riesserlo, ho bisogno di lui che è la ragione per cui vivo e sorrido” caddi in pianto isterico, le ragazze mi abbracciarono:
“Flo, ti prego cerca di essere forte” mi consolò Chiara
“Devo avere Harry al mio fianco per esserlo, voglio lui!” mi disperai
“Ti prego Flò, così ti verrà un malore…” intervenne Chiara preoccupata
“Non ci riesco ragazze, voglio rivederlo!” ribattei in lacrime
“Perché oggi non l’ho andiamo a trovare? È da molto che vai in ospedale a trovarlo” disse Irene
“Ha ragione Irene, perché non andiamo?”  chiese Chiara cercando di convincermi
“Si, voglio vederlo anche se mi spezzerà il cuore” dissi calmandomi
“Meglio così” dissero insieme
“Aspettami giù, devo fare una cosa” disse asciugandomi il volto dirigendomi verso la porta
“Va bene” dissero.
Scesi le scale, quanto tempo che non scesi quelle scale, ebbi intenzioni di scusarmi ai ragazzi…chissà se lo avrebbero fatto! Mi trovai nel soggiorno, tutti e quattro erano seduti sui divani con gli sguardi angosciati ma appena si accorsero della mia presenza rimasero increduli ma subito dopo riabbassarono gli occhi, beh era più di un mese che non degnai loro di una parola così mi avvicinai per farmi notare ancora di più:
“Hei” emisi, nessuno di loro mi diede retta, Louis e Liam usarono il cellulare mentre Zayn e Niall
giocherellavano con le loro dita…ero sicura che lo fecero apposta, non volevano proprio parlarmi ma iniziai comunque il mio discorso:
“Capisco che non vogliate parlami per aver assunto un comportamento di merda, lo riconosco. Sono finalmente scesa qui per chiedervi scusa, lo so che ho sbagliato a reagire così, evitandovi tutto il giorno. Spero però che possiate capire il perché l'abbia fatto. Credo sia ovvio che questo non sia uno dei miei migliori periodi, anzi è un periodo di merda che mi completamente annerita. Senza la presenza di Harry al mio fianco non posso stare, mi fa sentire diversa e debole, soprattutto. Stavo vivendo un incubo dentro di me e so che voi volevate parlami per aiutarmi ma ero convinta che nessuno potesse farlo, che nessuno mi avrebbe compresa e adesso mi rendo conto che mi sbagliavo: Ho bisogno di voi amici miei, del vostro sostegno, siete tutto ciò di cui ho bisogno adesso, per superare tutto questo…l’ho capito dopo molto tempo però meglio tardi che mai no!? Spero mi abbiate ascoltato e spero ancora di più che il vostro cuore mi abbia compreso.” mi scese una lacrime e mi voltai per tornare indietro ma subito i ragazzi si alzarono di scatto per abbracciami:
"Piccola Flo, scuse accettate!” disse Louis con aria dolce
“Come potremo non perdonarti?” disse coccoloso Niall
“Sei la nostra più cara amica” intervenne Liam
“Aw ragazzi, siete fantastici…” dissi con le lacrime agli occhi e sciogliemmo l’abbraccio:
“Scusatemi ragazzi” dissi ancora
“Stai tranquilla Flo, ci siamo rimasti male ma ti perdoniamo perché sei la ragazza più dolce del mondo.” disse Niall accarezzandomi i capelli
“Aw Cucciolo sei troppo dolce” gli dissi abbracciandolo
“Mai quanto te cucciola” disse
Scesero giù Irene e Chiara e così chiesero avvicinandosi:
“Allora!? E’ tutto chiarito adesso?” chiese Irene
“Certo che si, come possiamo non perdonare Flo se l’adoriamo…non è vero ragazzi?” disse Zayn abbracciandomi
“Ci puoi giurare!“  risposero Niall, Liam e Louis
“Meno male che qualcosa è tornata come prima” disse Chiara avvicinandosi a Liam
“Amore mio e tanto che non mi abbracci u.u” disse Irene avvicinandosi a Niall
“Amore mio ma ti amo lo stesso” avvicinò lo sguardo e si baciarono e anche Liam e Chiara lo fecero: vedere quelle coppie così innamorate mi portò nostalgia, incominciai a ricordare i bei momenti trascorsi con Harry, chissà se li avrei rivissuti.
Assunsi nuovamente uno sguardo angosciato e subiti se ne accorsero:
“Hei, questo non vogliamo vederlo eh” intervenne Niall
“Che cosa!?” Chiesi
“Questo faccino così triste, Harry c’è la farà, ne sono sicuro. “ mi alzò il mento Niall
“So che dici così per farmi stare meglio, tu non hai idea se Harry c’è la farà o meno” risposi
“No! Dico che c’è la farà perché credo in lui…Vincerà questa battaglia. Non può andarsene così, non è proprio da lui “ mi incoraggiò sorridendomi
“Spero sia come dica tu…” feci in sorriso forzato
“Comunque ragazzi, Flo vorrebbe tanto vedere Harry…ci accompagnereste?” chiese sorridente Irene
“Senza ombra di dubbio“ rispose Zayn
“Fantastico!” concluse Chiara raggiungendo la porta, così raggiungemmo essa e uscimmo fuori. Mentre percorremmo la strada vidi tante coppia innamorate che passeggiarono mano nella mano, ero così felici ed innamorati…quanto tristezza mi invase, la nostalgia mi stava trascinando del tutto:
Arrivammo all’ospedale, stemmo per  raggiungere quella stanza in cui giacque Harry fino a quando non incontrammo due persone: Anne e Gemma:
“Anne, Gemma!” dissi
“Flo!” disse Gemma venendomi incontro per abbracciarmi:
“Ciao tesoro”
“Salve Anne!” dissi
“Però…ci siamo tutti!“ intervenne Irene
“Già” rispose Gemma
“Avete visto Harry?” chiesi loro ad un tratto
“Si, siamo appena uscite” rispose Gemma
“E come sta?” chiesi ancora
“Come sempre. Occhi chiusi e immobile” calò lo sguardò Anne
“Sperò che il suo cuore non cessa di battere” disse Gemma
“Lo spero anch’io” dissi
“Flo, perché non lo vai a vedere per adesso solo tu!” si avvicinò Niall
“Già, così potrai parlagli e stargli vicino!” si avvicinò Irene
“Noi arriveremo, tu entra. “ aggiunse Chiara
“Va bene, vado subito” e mi diressi nella stanza.
Mi trovai davanti essa, aprii la porta ed entrai, rividi finalmente Harry anche se non diede nessun segno dei vita. Mi avvicinai a lettino, lo fissai per alcuni minuti  e dissi:
“Ciao Harry, sono tornata da tei. Lo sai…sei comunque perfetto, anche in queste condizioni: sei sempre perfetto…” gli afferrai la mano
“Sei così spento…dov’è quell’energia che mi trasmetti sempre? Mi manca ascoltare la tua voce melodiosa…quando cantavi illuminavi la tua grinta e la tua passione…” gli occhi incominciarono a lucidare:
“L’unica cosa che voglio per adesso è che tu ti sveglia, ti prego…non riesco a guardarti così, mi fa male il cuore…” le lacrime cominciarono a scendere
“Amore mio, svegliati, così tutto tornerà come prima…staremo insieme tutta la vita…non dirmi ‘addio’, svegliati per favore…” caddi in un pianto isterico, appoggiai la testa sul lettino tenendogli sempre la mano, ad certo punto la sua mano cominciò a muoversi…subito alzai la testa e…gli occhi di Harry cominciarono ad aprirsi: Non potevo crederci: Harry si svegliò! Il mio cuore si riprese:
“Harry ti sei svegliato!” gridai di gioia.
Strizzò gli occhi e alzò il busto dal letto:
“Dove sono?” chiese stordito
“Tranquillo sei in ospedale, lascia stare questo. Non puoi immaginare da quanto tempo …” dissi con le lacrime agli occhi abbracciandolo ma non terminai la frase che subito mi spinse:
“Harry, ma che hai?” domandai scioccata.
Non diede risposta, mi guardò con una faccia sconvolta, ma come? Non aveva mai reagito in questo modo.
“Harry, ma che ti prende? Non sei felice di vedermi ?” domandai incredula
“Scusami, ma chi sei tu?”
...

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