CAPITOLO 38

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"Ti prego...non farlo!"
Furono le ultime parole che sprecai per quell'essere schifoso, cominciai a sentirmi male ma ciò non lo fece sensibilizzare. Senza pietà infilò quel suo lurido membro dentro il mio corpo e iniziò subito con le spinte forti, ricordo ancora quel dolore, un dolore immerso nelle lacrime.

#Harry’s Pov

Ero ancora chiuso in quel fottuto bagno, non voletti più stare li con le mani in mano. Mi ripetevo 'ma che cazzo sto facendo ancora qui?' la mia ragazza stava per essere stuprata e dovevo fare qualcosa. Mi ripetevo 'pensa Harry, pensa'. Accanto al lavandino vi era una sedia in legno, merda come feci a non notarla prima? Così con l’ira che mi dominava in quel momento l’afferrai e per mezzo di essa provai a spaccare la maniglia della porta e gloriosamente dopo vari tentativi ci riuscii. Finalmente libero!
‘Dove l’avrà portata quella merda!?’ mi chiesi disperato, uscii fuori la discoteca ma non trovai nessuna traccia di Flo così provai ad andare nel secondo bagno, forse la portò li! Era l'unico posto nascosto e plausibile.
Mi avvicinai alla porta, Mio Dio! sentii delle urla,era lei! Riconobbi la sua voce…era proprio lei che gemeva, sentivo la sua paura fino a dietro la porta e il cuore mi arrivò in gola…uno shock, la consapevolezza di essere arrivato troppo tardi mi gelò il sangue, mi sentivo come morire, sentivo quel suo dolore sulla mia pelle, inizia a piangere ma l'ira mi fece scattare:
“Figlio di puttana lasciala andare!” diedi pugni forti contro la porta
“Cosa? Ma come cazzo sei uscito dal quel bagno!?” urlò contro il bastardo
“Allontanati dalla mia ragazza bastardo! Ti conviene aprire la porta!” gridai, sentivo le vene del mio collo uscire fuori -
“Flo, piccola mia stai bene? Adesso ci sono io. Apri questa cazzo di porta o chiamo la polizia!” urlai incazzato nero

#Floriana’s Pov

Riuscii a sentire la voce di Harry, ero certa che fosse lui ma quello stronzo lo ignorò completamente, pensava solo a scoparmi ed io, con i polsi bloccati e rassegnata glielo lasciai fare. Stavo malissimo, aumentava continuamente le spinte con violenza fino perdere i sensi.

#Harry’s Pov

Ero arrivato al capolinea della mia follia e non me ne importò nulla, si trattava di lei e nessuno dovevo osare a storcerle anche un solo capello così, grazie alla mia brusca forza e alla mia ira incontrollata sfondai la porta. La scena che mi si presentò davanti mi pietrificò: la ragazza che amo priva di sensi distesa per terra priva della sua biancheria intima e quel figlio di puttana dall'aria soddisfatta :
“Giusto in tempo. L’ho scopata così bene che le ho fatto perdere addirittura i sensi, non sai come urlava, forse anche più di quanto la scopi tu.” rispose divertito
“Brutto bastardo…” urlai, lo afferrai dalla maglietta e lo sbattei contro il muro e gli tirai un pugno in faccia e subito dopo un secondo sullo stomaco:
“Mi fai schifo, le persone come te dovrebbe sparire dalla  faccia della terra.”
“Vuoi la guerra coglione?"
“La guerra l'hai voluta tu! Questo è per esserti messo contro di me” ringhiai dandogli un altro pugno sulla faccia - "Questo per averni chiuso dentro quel sudicio bagno" - un pugno sullo stomaco "E infine, soprattutto, questo PER AVER MESSO LE MANI ADDOSSO ALLA COSA PIÙ PREZIOSA CHE HO!" - un calcio potentissimo dritto sulle parti intime. Si accasciò a terra quel dannato
"Che ti possa cadere quello schifosissimo pene." Mi voltai per avvicinarmi da lei ma subito dopo quel vigliacco mi attaccò alla spalla, mi soffocò da dietro ma riuscii  a liberarmi ma purtroppo riuscii a colpirmi anche in faccia ma di certo questo non ni fermò.
Aveva bisogno delle maniere forti così lo redussi al tappeto, lo privai dei sensi. Sentivo i dolori dappertutto, il labbro mi sanguinava e la camucia era sporca di sangue. Chiamai così la polizia e l’ambulanza per la mia ragazza. Le restai vicino con le lacrime sul volto subito dopo che la rivestii:
“Amore mio, è tutta colpa mia. Non volevo successe tutto questo. Perdonami amore mio, perdonami. Non sono stato molto protettivo.” le dissi con l’angoscia che mi invase sperando che si svegliasse.
La stuprò con violenza, me ne accorsi dalle sue cosce bagnate, che incubo. Quel maledetto deve fare un fine atroce dietro le sbarre.
Finalmente arrivarono i soccorsi insieme alla polizia, alcune ragazze entrarono in bagno:
“Allontanatevi, allontanatevi!” si avvicinò la polizia alla porta del bagno
“Mi spiega il motivo si questa aggressione.” mi disse il poliziotto:
“Quel ragazzo mi ha chiuso in bagno e ha stuprato la mia ragazza violentemente. Purtroppo non ho testimoni e non ci stanno telecamere all'interno di un bagno ma basti guardare i lividi sui polsi della mia ragazza e le gambe ancora bagnate di liquido seminale."
“Non mi meraviglia più di tanto! Conosciamo l'elemento in questione."
Un altro poliziotto stava ammanettando quel ragazzo mentre gli sfilò i documenti dichiarando il suo nome, era già noto per le sue molestie sessuali precedenti, che essere ripugnante.
“Hei, Hei che sono queste manette, lasciatemi andare!” - si risveglio stonato ma entrò nel panico non appena si accorse delle manette:
“Certo che non ci siamo ancora stancati eh, Ryan? Sei dichiarato in arresto per stupro sui minori!”
“Cosa!?” si meravigliò, mi gettò un occhiata
“Che tu possa marcire dietro le sbarre!” gli dissi
“Va all'inferno coglione.” ribatté mentre la polizia lo portò via, si avvicinarono i soccorsi:
“Dov’è la ragazza?” mi chiesero
“E qui!” risposi
Subito Flo venne sollevata e messa nella barella, la seguii fino ad imbarcarmi nell’auto ambulanza.
Le restai vicino mentre la ragazza le mise apparecchi dappertutto, più la guardavo in quelle condizioni più mi si spezzava il cuore.
Arrivammo in ospedale, Flo venne portata in una stanza in cui mi era vietato l’accesso e così mi ritrovai nella sala d’aspetto ad attendere.
Erano circa le tre di notte e ancora nessun medico si fece vivo, dopo pochi minuti ne arrivò uno e così di scatto mi alzai verso di lui:
“Allora dottore, la mia ragazza come sta? Si è svegliata?” gli domandai nervoso
"Si giovanotto, si è già svegliata da un po' e sta bene. È ancora sotto shock giustamente, le ho fatto diversi analisi e potuto somministrarle un pillola anticoncezionale specifica per una eventuale gravidanza."
“Oh grazie al cielo!” dopo la sua risposta mi sollevai parecchio
“Puoi stare sereno figliolo, puoi andare a vederla adesso, non appena di riprenderà potete tranquillamente andare ”
“Grazie dottore!” me andai per raggiungere la stanza fino a quando il dottore non mi fermò
“Aspetto ragazzo….”
“Mi dica…”
“Io ti ho visto da qualche parte, non sarai  magari un mebro di una band!? Mi sembra siano uan…uan…” cercò di ricordare il nome
“One Direction!” continuai ridacchiando
“Ecco si! One Direction…mia figlia è pazza di voi!” rise
“Sua famiglia comincia a starmi simpatica” e me ne andai
Raggiunsi la camera 178, in cui si trovava lei, aprii la porta e la trovai li seduta sul lettino:
“Amore mio!” corsi da lei
“Tesoro!” gridò lei con le lacrime agli occhi e la abbracciai forte forte:
“Amore mio come stai!?” le domandai impaziente
“Insomma, sono ancora presa dall'accaduto...” rispose calando lo sguardo
“E’ tutta colpa mia, non avrei dovuto portarti li sapendo che si trovano persone orribili. Tu supplico di perdonarmi.” replicai angosciato
“No Harry, non darti la colpa. Qui la colpa è mia perché ho insistito di andarci” ribatté
“Si ma ti ho comunque delusa, ti ho fatto credere che con me eri al sicuro e non l'ho saputo fare come si deve. Non potrò mai perdonarmelo.” ero così triste che subito mi abbracciò:
“Non è vero, hai affrontato quel mostro per me alla fine salvandomi dalle sue grinfie e te ne sono grata” ribatté
“Amore mio, sperò non capiti più una cosa simile.”
“lo spero anch’io” replicò sciogliendo l’abbraccio e poi continuò intimorita:
“Non sai quanto ho avuto paura…”
“Immagino.” le accarezzai la guancia
“Ero così spaventata che piansi e persi i sensi” calò la testa
“Amore mio…è stato uno shock per te.” le accarezzai la guancia
“Dopo essermi svegliata ho temuto se potessi essere rimasta incinta così ho chiesto al medico se poteva procurarmi una pillola anticoncezionale."
“Hai fatto più che bene."
“Non voglio un bambino che abbia come padre un lurido stupratore.”
“Assolutamente, per fortuna che adesso abbiamo la certezza.”
“Già…”
“Il medico ha detto che possiamo andare non appena te la sentissi." le feci un sorriso
“Sul serio!? Allora mi vesto e andiamo da questo posto di malinconia, sto più che bene adesso che ci sei tu con me.” rise…
Il suo sorriso, amo il suo sorriso…quando lei è felice lo sono anch’io, da quando lasciammo l’ospedale la strinsi forte, non voletti più lasciarla.
Chiamammo un taxi per ritornare alla villa, durante il tragitto la strinsi forte, appoggiò la testa sulla mi spalla mentre l’accarezzavo.
Arrivammo alla villa, subito Flo si preparò per andare a letto…era piuttosto stanca.
Entrai in camera da letto per andare a dormire e vidi lei già distesa, non emise una parola da quando prendemmo il taxy così feci finta di niente e mi sdraiai nel letto, mi mise gli occhi di dosso e ad un tratto mi disse:
“Hei…”
“Che c’è?” le diedi uno sguardo
“Sei strano…” rispose
“Bhe, non mi hai degnato di una parola da quando c’è ne siamo andati dall’ospedale” replicai scocciato
“Lo so Harry, ma cerca di capirmi…sono ancora presa dal quello che è successo in discoteca” disse con tristezza
Girai lato, in modo l’avessi davanti a me:
“Ti amo Harry” emise
“Ti amo anche io” le sfiorai la guancia
“Posso dormire fra le tue braccia?! Almeno dimenticherò l’accaduto” chiese intimorita
“E me lo chiedi anche, vieni qui” e così l’abbracciai, per tutta la notte restammo in quella posizione, lei fra le mie braccia, non voletti più lasciarla…era mia, solamente mia e guai a chi la toccava.

#Floriana’s Pov

Mi addormentai fra le sue braccia cercando di non pensare a quello che mi fece quel bastardo.
Era mattia, la mattina del quarto giorno e venni svegliata dalla sue voce melodiosa: stava cantando Little Things, strizzai gli occhi e lo guardai:
“Harry”
“Buongiorno mia principessa, dormito bene?” mi chiese
“Come si poteva non dormire bene fra le tue braccia <3 ?” gli dissi dolcemente
“Amore mio sei dolcissima” mi accarezzò la guancia
“Facciamo colazione =) ?” gli domandai sorridente
“Certo, è tutto già a tavola!” si alzò da letto
“Allora andiamo che sto morendo di fame” mi alzai correndo verso la cucina.
Iniziammo a mangiare, e in poco tempo svuotai la padella, mi andai a lavare e tolsi il pigiama, appena finii tutto andai da Harry salterellando:
“Che si fa oggi!?”
“Lo so io ;) “ mi rispose
“Dai dimmelo” ribattei impaziente
“Intanto fra pochi minuti succederà qualcosa…” rispose solamente
“E cosa!?” chiesi ancora
Il campanello suonò, ma chi potesse essere?
“Vai ad aprire la porta ;) “ disse facendo un occhiolino
Cosa ebbe in mente? Andai ad aprire la porta e…sapete chi mi comparve?...GEMMA!
“Gemma :D “ Gridai
“Cognata :D “ gridò anche lei e ci abbracciamo
"Non ci vediamo da Natale scorso!" disse euforica e la feci accomodare
"E già quanto tempo" replicò
"Sorellona :D " Gridò Harry con le braccia aperte
"Fratellino :D " E si abbracciarono
"Che ci fa qui Gemma =) ?" Chiesi
"Il tuo ragazzo mi invitata qui per te ;) " rispose
"Grazie Harry" lo abbracciai
Per tutta la mattina restai con lei, fino al pomeriggio…scherzando e ridendo.
Poi arrivò la sera un momento magico successe.

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