Capitolo 9: Che Inizi La Festa

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La serata passava allegramente.
Vi erano al party almeno una sessantina di invitati, per non parlare poi di quelli che hanno paccato all'ultimo. Ognuno era nel proprio centro, era nel posto in cui doveva essere.

Gabriele avverte la presenza dell'amica/compagna per la vita di Beatrice, ovverosia Francesca, che si avvicinava, in direzione della soave ragazza col vestitino nero.

Lui le lancia un'occhiataccia, ma anche lei avendo capito la chimica, per sfidare lui e farlo innervosire ulteriormente si avvicina ugualmente.

"Viiiiiita, sei proprio un fiore stasera, attenta ai pervertiti mi raccomando, e magari a chi ti accompagni", fissando Gabriele.

Lui le risponde a tono: "anche tu dovresti stare attenta ai pervertiti, no scherzo, è vero che ci sono disperati, però cazzo, fino a 'sto punto no, c'è ne vuole".

"Okay, picciò, Gabriele è squalificato! Davide ti dispiace segnare il punto? Grazie".

Era poliziano col suo bell'abito azzurro veneziano, che non si vede neanche nei matrimoni locali. Accompagnato dalla sua bella dama, Silvia, con cui condivideva l'amore, e i colori, a quanto si poteva vedere.

Il loro amore quasi simbiotico, dopo il terzo mese, destabilizzava persino le coppie sposate.

Silvia, una ragazza carina, con una bella dialettica, ma come si suol dire: una bionda è pur sempre una bionda.
Stupida come un pinguino che si appresta a prendere il volo.

"Stiamo facendo il gioco di Alice?!
No, dai raga, non lo sapevo, per favore, datemi un'altra vita". Chiede Gabriele come se stesse per ridere per lo sbaglio un po' ingenuo.

"Nope, mi dispiace Gab, ma quando si inizia non si torna indietro. Ma una cosa: avete visto Asia?" Davide, attento e circospetto, guarda attentamente ogni invitato in quel frangente.

"Hai visto sulla cartina?", dopo che Gabriele disse questa "sublime" battuta, Beatrice lo guardava con meno rispetto di prima, e quindi si concentrava sull'abito che stringeva le braccia possenti di Davide.

Egli risponde a tono: "sei spiritoso come uno sputo in testa, la prossima volta che fai queste cagate, vai in bagno, che si sente la puzza".

"Aaaaaaah, hai detto una brutta parola, squalificato, coglione, ahahahahahahaha". Il ragazzetto che fino a poco prima, è stato battuto per le rime, se la rideva. Eccome se se la rideva.

Nel frattempo Claudio, vede all'improvviso, che un'altra ragazza che amava, era alla festa. Una vera e propria giovane donna, con cui aveva condiviso delle esperienze molto intime.

Ludovica per uno spirito amichevole, che stranamente invadeva la sua mente perversa,  l'aveva invitata.

Laura è colei che alle 21:20 arriva col suo vestitino dal corpetto stretto, molto seducente e avente delle curve sinuose. La ragazza in questione aveva una passione, per quant'era bella, era fare la modella. Capelli castani tendenti al biondo, il vestito rosso fuoco che non lascia spazio all'immaginazione.

Nel modo di avvicinarsi alla sua vecchia fiamma, il ragazzo quasi incespica nel suo vestito ipnotico.
Ed è qui che la parte peggiore di Claudio emerge.

Il biondino titubante, cerca di rompere il ghiaccio con un tremante:
"Ei, come stai? È da parecchio che non ti vedo".

"Sono stata molto occupata, ma tu sei rimasto fra i miei pensieri, tranquillo ahahah". Nel mentre lo fissava con un sguardo furtivo ma stuzzicante.

"Uuuuh davvero?! Ne sono felice, e anche di più perché sei venuta, anche dopo quello che è successo".

"Mi sembrava il minimo, alla fine sono una sportiva e comprensiva io. Ah e dimmi, come sta la tua ragazza, la patata?"

L'eroe deviato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora