Capitolo 11: Addio

34 1 0
                                    

Il prato si riempì di bianco, la coltre oscura si dirada, ma una forte brina, dilaga. Iniziò a nevicare. Delle figure oscure si muovono dove nessuno può vedere. Presenze ostili si sono addentrate nella campagna dello svago.

Adrasto viene colpito da una forte emicrania, che lo fa rannicchiare a terra.

Venerdì 18 ottobre, 01:15

Molti degli invitati se n'erano andati, ma la festa non cessava di donare allegria alle genti, ancora sprezzante, sebbene il motivo dei festeggiamenti fosse compiuto.

Beatrice e Gabriele erano insieme e da soli, ispirati l'uno dall'altra. Dopo essersi scambiati di corpo, più di una volta in una sola sera, si erano dati alle danze insieme a chi restava.

Marcello e Alice erano così serafici e ridenti, nella loro pienezza. Non poteva esserci nient'altro che quello per loro, semplice e pura gioia. Nuotano insieme vestiti, ridendo smaccatamente, come dei bambini all'asilo quando ricevono dei giocattoli nuovi.

Ludovica e Lucrezia scherzano e si divertono fra loro, facendo giro giro tondo nel loro prato. Inciampano l'una sull'altra, ed è subito dolore e divertimento congiunto.

Davide inizia a sentirsi male. Ripresosi dalla sbronza, e rimessosi i pantaloni, passa per la cucina cercando un oki, quando all'improvviso sente uno strano impulso pervadergli la mente ed il corpo, quindi mantiene uno sguardo fisso e si dirige nell'altra stanza, il soggiorno.

Lì c'erano già Claudio e Vittorio che confabulavano, su una sorpresa cui entrambi avevano lavorato, per l'occasione. Claudio sa perfettamente di non poter rimediare al torto già fatto, ma vuole comunque lasciarla con un bel ricordo di lui.

Nel momento in cui è presente Davide, la situazione prende una tonalità tutto fuorché consueta. Vittorio e Claudio smettono di parlare improvvisamente, si gurardano languidamente. Si prendono per mano, e inneggiano ad un amore, poco pulito ma esagerato, tanto da buttarsi a terra. Davide assiste alla scena.

Eleonora trova Valentina vicino la fontana di pistacchio a piangere. Ella non riesce a trattenere le lacrime, e a singhiozzare.

"Che hai valentona?" si avvicina a lei, in segno di amizia e comprensione.

"Lascia perdere Ele, non ne vale la pena, sto un po' male, sarà la febbre".

"Se non ne vale la pena, allora perché piangi? E non dirmi che ti senti male, perché se tu avessi sentito una parvenza di febbre non saresti nemmeno qui". Si siede accanto a lei, tenendola per mano.

"È Gabriele, è sempre Gabriele, vorrei dirgli cosa provo, ma lui gira intorno a quel barboncino bisbetico che è Beatrice". Si asciuga le ultime lacrime con un fazzoletto che gli ha passato Eleonora.

Entrambe percepiscono qualcosa nell'aria, un profumo delicato, e quasi inesistente. Iniziano a sentire caldo, un sorriso perverso invade i loro graziosi visi. Si spostano dentro, appena entrate, non riescono a controllarsi, e si baciano, spogliandosi e lasciando vestiti per casa, raggiungono la stanza più vicina, il soggiorno.

01:30

Le sorelle sentono delle grida di piacere dentro quella casa, si dirigono verso l'origine del rumore molesto. E vedono quella scena empia, ed iniziano ad urlare, Ludovica per la confusione inizia a piangere, Lucrezia rossa di rabbia sgrida a Vittorio.

"Grandissimo testa di minchia, che stai facendo?! Non ignorarmi che te lo taglio, come lo taglio a Claudio". Lucrezia è alquanto adirata.

E nel frattempo, inizia a nevicare, l'origine di quest'evento climatico inusuale, proviene da una collina non tanto distante dalla festa. Dove si trova un essere dalle fattezze apparentemente umane, attraverso le cui mani genera freddo e brina come se stesse realmente nevicando.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 04, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

L'eroe deviato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora