TUTTO SBAGLIATO

CAPITOLO 7

È domenica e sono le 10, vorrei dormire di più ma devo andare a trovare mia nonna, sono un sacco contenta di vederla.

Non vi ho parlato di lei, mia nonna si chiama Caterina, praticamente io non la considero una nonna perché mi ha cresciuta a differenza di mia madre.

Quando avevo 5 anni sono andata a stare da lei perché mia madre è scappata con un altro uomo dopo che mio padre è morto, è stata via 7 anni senza mai farsi vedere o sentire, ecco perché non abbiamo un buon rapporto ed ecco perché non ho neanche intenzione di darle una seconda possibilità, ha perso troppo tempo e non può recuperarlo così in fretta come spera lei.

Meno male che c'è sempre stata mia nonna, mi ha salvata davvero e non potrò mai ringraziarla abbastanza, adesso vivo con mia madre ma vado sempre da lei perché so che posso raccontarle tutto, parlare liberamente senza essere giudicata e perché so che mi consiglia sempre bene.

Mi alzo e mi preparo per andare a trovarla, non mi trucco stamattina, non mi va, mi metto una tuta, mi faccio una coda e mi incammino verso casa sua, quando entro trovo una fetta di torta alla crema sul tavolo e una tazza col caffè e latte dentro, adoro tutto ciò, adoro lei.

La saluto abbracciandola fortissimo e poi mi siedo a fare colazione mentre lei si mette davanti a me a bere il suo caffè amaro e iniziamo a raccontarci un sacco di cose, come mi ascolta lei non lo fa nessuno.

È una donna davvero bella mia nonna, ha i capelli bianchi ricciolini, ha gli occhi azzurri e un viso tanto dolce, è adorabile, ha 65 anni ma è giovane dentro, è meglio lei di tante mie amiche.

Le racconto di questi ultimi giorni, di come ho passato la serata ieri e la vedo molto presa dal discorso, le ho parlato di occhi verdi e sembra incuriosita più di me anche se le ho detto che non mi importa, lei mi ha guardata e mi ha detto "Quella non è la faccia di una a cui non importa".

Mia nonna ci prende sempre e non so come fa, mi capisce solo guardandomi negli occhi, sinceramente però non so come faccia a capire se mi importa o no di quel ragazzo, l'ho visto appena due volte e non so nemmeno io cosa pensare, so solo che è bello da far paura e stare vicino a lui mi agita.

Passata la mattinata da lei torno a casa e termino la mia domenica cercando di finire tutti i compiti, alcuni provo a farli, altri me li faccio passare dalle mie amiche ma comunque sono a posto per il giorno dopo, il lunedì che odio tanto.