12.This is me

734 54 12
                                    

Il primo a cantare da solista fu Jimin, con la canzone《This is your life》di Alexander Stewart, l'aveva dedicata espressamente a Jungkook, che aveva le lacrime agli occhi. Parlava del non sprecare la propria vita, perchè ognuno ne aveva solamente una e non bisognava buttarla via. In un certo senso, sapeva che era per lui, mentre cantavano tutti insieme il ritornello.
Dopo l'applauso caloroso del pubblico, dovevano esibirsi con 《This is me》, togliendo le giacche che avevano messo per la performance precedente e rivelando le maglie colorate.
Il castano era abbastanza agitato, doveva iniziare lui, ma chiuse gli occhi e seguì la base, suonata da Yoongi al pianoforte, che mentre suonava cantava comunque con loro.
Non aveva mai cantato davanti a nessuno, la responsabilità di iniziare una canzone da solista lo terrorizzava, ma ci era riuscito nelle prove e ci sarebbe riuscito anche in quel momento.

"I'm not a stranger to the dark
Hide away, they say
'Cause we don't want your broken parts
I've learned to be ashamed of all my scars
Run away, they say
No one will love you as you are."

Era così, per tanto tempo aveva imparato a vergognarsi di sè stesso e delle sue cicatrici nel corpo e nell'anima, non si sentiva amato da nessuno. Ma poi... poi aveva trovato delle persone che gli volevano bene, e da loro aveva avuto amicizia, amore e coraggio.
Le parti successive, le contarono tutti insieme, seguendo le indicazioni del direttore.

But I won't let them break me down to dust
I know that there's a place for us
For we are glorious

When the sharpest words wanna cut me down
I'm gonna send a flood, gonna drown them out
I am brave, I am proof
I am who I'm meant to be, this is me
Look out 'cause here I come
And I'm marching on to the beat I drum
I'm not scared to be seen
I make no apologies, this is me

Oh-oh-oh-oh
Oh-oh-oh-oh
Oh-oh-oh-oh
Oh-oh-oh-oh
Oh-oh-oh, oh-oh-oh, oh-oh-oh, oh, oh

Questa volta, furono solo loro sette a cantare il verso successivo, era felice di sentire le voci dei suoi cinque amici e del suo ragazzo.

Another round of bullets hits my skin

Well, fire away 'cause today, I won't let the shame sink in
We are bursting through the barricades
And reach above the sun (we are warriors)
Yeah, that's what we'll become

Verso la fine della canzone, anche il pubblico si era messo a cantare con loro: medici, infermieri, addetti alle pulizie e ai pasti, i parenti e amici delle persone ricoverate...

Look out 'cause here I come (look out 'cause here I come)

And I'm marching on to the beat I drum (marching on, marching, marching on)
I'm not scared to be seen
I make no apologies, this is me

(Oh-oh-oh-oh, oh-oh-oh-oh, oh-oh-oh-oh)
I'm gonna send a flood
Gonna drown them out
(Oh-oh-oh, oh-oh-oh, oh-oh-oh, oh, oh, this is me!)

Una volta terminato il loro spettacolo con qualche altra canzone, Jungkook tornò in camera, finalmente di nuovo nel reparto dei ragazzi.
Lì, venne ascoltato da una giovane psicologa e alcuni poliziotti, raccontò dei maltrattamenti da parte del suo ex tutore legale e della direttrice del reparto, oltre al comportamento di certi infermieri.
Parlò del tempo passato in psichiatria, del suo trauma mai curato e preso in considerazione veramente.
Ormai stava piangendo da quanto quella confessione lo aveva fatto soffrire, ma per fortuna c'era Jimin con lui.
Anche il biondino aveva testimoniato quanto visto, lo stesso avevano fatto la dott.ssa Emma Kim e Seokjin-hyung, e come prova avevano anche la cartella clinica di Jungkook e ovviamente il resoconto della psicologa e la registrazione della testimonianza. La direttrice aveva trattato in modo simile anche altri ragazzi e bambini, che testimoniarono registrando tutto, che arrivò tramite audio o video al tribunale dove stava avvenendo il doppio processo.

Alla fine dei conti, la direttrice venne mandata in carcere per vari anni, esonerata dal suo lavoro e durante la detenzione avrebbe seguito anche un percorso di rieducazione alle relazioni sociali e al trattamento dei minori.
Il suo ex tutore venne condannato a sua volta al carcere, e ai lavori forzati durante lo sconto della pena, entrambi sarebbero stati seguiti da psichiatri e una volta dimessi anni e anni dopo, non avrebbero avuto la possibilità di avvicinarsi a minori e ragazzi a cui avrebbero potuto arrecare danno.
"Amore, sei libero."
Le parole di Jimin sembrarono come aria pulita.
"S-sono cosa?"
"Metti le tue cose nel borsone, Jungkook, andiamo a casa."
Il castano scoppiò a piangere, stringendo il maggiore in un abbraccio.
Casa...
Lui non aveva più una casa da anni, ma ora i Park sarebbero stati la sua nuova dimora.
Salutò i suoi hyung, si sarebbero rivisti fuori, e la dottoressa Kim. La sua nuova tutrice firmò alcune carte, e finalmente uscì da quell'ospedale, ancora in sedia a rotelle per via della debolezza agli arti, ma forse sarebbe migliorato anche quell'aspetto.

La stanza che avrebbe diviso con Jimin era stupenda: sul soffitto c'erano piccoli adesivi di stelle, la finestra era grande e dava sul giardino, il loro letto era matrimoniale e i cuscini morbidissimi. Aveva avuto in regalo il suo primo PC per la scuola, e lo avrebbero iscritto ad un regolare liceo, dopo aver sostenuto un esame integrativo con le cose che aveva studiato privatamente in ospedale.
Era felice della sua nuova vita, dopo essersi vestito ed essere andato in cucina, mentre mangiava il kimchi si chiedeva quanto doveva esser stato fortunato a trovare Jimin.
"Che culo quel giorno, quando ho sbagliato camera." Ridacchiò il maggiore, che avrebbe comunque continuato la sua attività di terapia musicale per qualche mese.
"Mi hai salvato la vita, e hai trovato un ragazzo. Due in uno?"
"Due in uno." Concordò il biondo.
"Ho la sensazione di essere la terza incomoda... vado a prendere la torta, è al cioccolato!" Avvisò la signora Park.
I due si guardarono, sorridendo. "CIOCCOLATO!"
E la risata di Jimin coronò quel piccolo e fantastico momento di felicità, a cui ne sarebbero seguiti altri...

𝐓𝐡𝐢𝐬 𝐢𝐬 𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐥𝐢𝐟𝐞-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora