2. [Jungkook]

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Molte persone l'avrebbero trovato strano, un ragazzino di sedici anni con un solo amico.

Non è che non riuscisse a fare amicizia, ma proprio non voleva.

Odiava stare in mezzo alla folla, probabilmente perchè si vergognava di essere un omega maschio, e aveva paura che gli alpha cinquantenni e pervertiti lo guardassero.

Per questo Jungkook passava ogni giornata allo stesso modo.

Si svegliava la mattina, si preparava e andava a scuola, lì incontrava Jimin, il suo migliore, non che unico amico e compagno di classe, finite le lezioni tornava a casa e pranzava, si prendeva cura di sua madre, faceva i compiti e dopo aver cenato e essersi lavato andava a letto. E tutto ricominciava la mattina seguente.

E come ogni pomeriggio, anche quel giorno stava tornando a casa, con la differenza che quel giorno Jimin non c'era, perché era a casa con la febbre.

Jungkook doveva ammettere che si sentiva piuttosto a disagio a percorrere quegli stradoni affollati di Seoul da solo.

Ogni tanto qualche alpha si voltava verso di lui, e qualcuno gli aveva anche guardato il culo.

Ma come biasimarli, Jungkook era uno degli omega più belli al mondo.

Si trovò ad attraversare la strada, era proprio alla fine delle strisce quando un alpha alle sue spalle gli fischiò.

Si stava girando per vedere chi fosse, da dove provenisse il fischio, e fu colpito da qualcosa, un'auto probabilmente.

Fortunatamente la macchina aveva inchiodato in tempo, quindi non l'avevano investito, ma solo colpito.

Si rialzò lentamente e si mise seduto, davanti a lui c'era un'auto nera, piuttosto lussuosa, lo sportello posteriore si aprì e un alpha corse verso di lui.

Non un alpha qualunque, lui era l'alpha.

Jungkook non sapeva il suo nome, o altro sulla sua vita privata, sapeva solo che era l'alpha del suo branco.

L'aveva riconosciuto dalle foto che erano appese per tutta la città.

Soprattutto due anni prima, quando era diventato capobranco, in ogni metro di muro erano appese decine di foto.

Era bello, davvero bello, in foto non rendeva, semplicemente non davano giustizia a tutta la bellezza che Jungkook si ritrovava di fronte.

-Hey!- gli urlò l'alpha correndo verso di lui.

Jungkook non rispose.

-Hey, ragazzino...mi senti?- chiese di nuovo l'alpha.

Jungkook continuò a non rispondere.

Più Jungkook lo guardava e più sentiva qualcosa maturare dentro di lui, come se avesse sempre conosciuto quel ragazzo, e come se quell'incontro non fosse casuale.

-Hey...riesci a sentirmi?- continuò l'alpha.

Jungkook alzò bene il viso per farsi vedere, gli occhi erano lucidi, le labbra socchiuse, i capelli scompigliati e aveva un piccolo taglio sulla fronte, sporco di sangue.

-A-alpha.- balbettò Jungkook guardando l'altro ragazzo in tono di supplica.

A quel punto l'alpha lo guardò meglio, aveva la stessa identica sensazione di Jungkook, e capiva perfettamente il perchè.

-Omega...- rispose l'alpha avvicinandosi fino ad inginocchiarsi di fronte al minore.

-Hobi!- urlò il maggiore al suo autista, che non perse tempo ed uscì dall'auto.

𝔽𝕒𝕝𝕝 𝔽𝕠𝕣 𝕐𝕠𝕦 |Taekook × reader|🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora