Sulla soglia della stanza c'erano i miei genitori, che avevano visto tutto. A fianco c'era Jin, completamente immobile: sicuramente i miei non vedendomi chiesero di me e Jin li condusse dove mi trovavo.
Io guardai Yoongi, Yoongi guardò loro e loro guardarono me.
Poi mio padre, con una faccia metà sconvolta e metà impaurita, disse: <<Giuly, cara, fai le valige, te ne torni a casa>>
Io non mi mossi. <<No, papà, non è come sembra, davvero, ascolta>>
Mio padre, seguito da mia madre, camminava freneticamente, facendosi strada tra gli altri membri che guardavano esterrefatti la scena.
<<Giuly, piantala, non puoi stare con qual ragazzo, sappilo. Ora sali in macchina, torniamo a casa>> disse mio padre.
<<No>> risposi convinta.
<<Non lascerò un ragazzo che mi ama e che io amo solo perchè tu pensi male!>>
<<Ah, e cosa dovrei pensare? Non negare l'evidenza, Giuly. Abbiamo visto tutto. Ora muoviti, l'aereo parte.>>
Io, presa dalla rabbia, dichiarai: <<Io non vengo. Sto bene qui. Io non li lascio, i miei amici. Non mi muovo>>
<<Senti>> esclamò mio padre, fermando mia madre che stava per parlare.
<<Se vieni con noi a casa, tornerai pure alla tua vita normale, senza nessuno; se rimani qui, quando rientrerai negli USA, non venire a casa, tanto non ti aprirò. Rimarrai col tuo "ragazzo" e ti cercherai una casa. Lavorerai e te la pagherai. Vedremo quanto resisterai>>
<<Tesoro>> esordì finalmente mia madre <<Come lui ne trovi altri mille. Ora pensiamo a tornare a casa insieme>>.
Con le lacrime agli occhi, avanzai verso di loro dicendo: <<Piuttosto che rimanere infelice, mi trasferisco qui>> e mi girai, cercando lo sguardo del mio Yoongi.
Ma lui non c'era.
<<Tesoro!>> disse mia madre.
<<Yoongi dove sei? Yoongi!>> gridai.
Il mio ragazzo non rispondeva.
Pensai a dove poteva essere.
Mia madre mi correva dietro continuando a dire di andare via, ma io la ignoravo.
Ad un tratto mi si accese una lampadina.
<<La stanza!>> esclamai, facendo dietro front.
Arrivai alla porta bianca.
Cercai di entrare, ma la porta era chiusa a chiave.
Notai un bigliettino sulla soglia.
"Giuly, sai che ti amo, scusami. È tutta colpa mia. Ti prego, non entrare qui dentro"
<<YOONGI? Ci sei?>> gridai mentre sbattevo le mani sulla porta.
Sentivo da dentro dei pianti.
<<YOONGI!>> urlai.
Sentii un rumore. Tipo un qualcosa di pesante che cade per terra. O qualcuno.
Spaventata, mi tolsi una forcina dai capelli e smanettai con la serratura.
Dopo vari tentativi, riuscii a forzarla e ad aprirla.
<<Yoongi...>> esclamai in lacrime.
Era appoggiato per terra, schiena contro il muro.
Ma il muro bianco riportava delle macchioline rosse, ed era sangue.
<<Cos'hai fatto...>> sussurrai, piangendo, accasciandomi davanti a lui.
Perdeva sangue da un punto imprecisato della testa, non so come.
Disperata, iniziai ad urlare: <<NAM! JIN! TAE! HOBI! KOOKIE! JIMIN! Venite e chiamate un'ambulanza!>>
<<O Dio Santo>> disse mia madre, che era sulla soglia.
Hoseok entrò per primo.
<<Santo Cielo Yoongi! Ma che ti è preso?! Jin chiama i soccorsi! Yoongi sanguina...>>
L'ambulanza arrivò vari minuti dopo, prendendo Yoongi e piazzandolo su una barella.
Le porte si chiusero ed io ero lì, sul suo addome, a piangere e a guardarlo.
Quando arrivammo, io scesi e svenni addosso a Hobi, che per fortuna era lì davanti all'ambulanza.
Mi svegliai.
Non ricordavo nulla.
Mi tornò in mente solo un'immagine.
<<Dov'è Yoongi?>> dissi alzandomi dal letto.
<<Giuly, tranquilla, lui è nell'altra stanza, lo stanno operando da ore, ma credo che ora sia quasi finita>> rispose Hoseok, che era lì di fianco al mio letto.
<<Che ci faccio qui?>> chiesi, agitata.
<<Eri svenuta su di me così ti hanno messo sul letto a dormire, e ti hanno anche visitato. Ma stai bene>> rispose sempre Hoseok, prendendomi le mani.
<<Voglio vedere Yoongi...>> gli sussurrai abbracciandolo.
<<Pertanto vestiti: io vado a vedere se si può entrare>>
E Hobi uscì dalla stanza.
Io allora mi vestii e mi preparai.
Scesi dal letto e mi sedetti sulla sedia su cui era seduto prima Hoseok.
La posta si riaprì.
<<Ci sei?>> chiese Hobi.
<<Allora, tu puoi entrare... Però mi hanno detto che sta dormendo>>
<<Grazie Hobi>> dissi, uscendo dalla porta.
Cercammo la stanza di Yoongi, la numero 302.
Cautamente aprii la porta.
Vidi Yoongi che dormiva, con bende dappertutto.
Mi cadde una lacrima.
Piano piano mi avvicinai e mi sedetti sulla sedia di fianco al letto.
Gli guardai il viso.
Sulla fronte una benda gigante, macchiata di rosso.
<<Perchè lo hai fatto...>> sussurrai.
Entrò Namjoon.
<<Il dottore ha detto che devono fare un'altra operazione ora, perchè ha perso troppo sangue. Ha detto di tornare fra una settimana, così valuterà se può essere dimesso o meno. Quindi dobbiamo andare>> disse.
<<È tutta colpa mia>> dissi, lasciando cadere le mie lacrime.
<<Giuly, mi dispiace davvero tanto... Se solo...>> esclamò d'un tratto Jin entrando nella stanza.
<<No Jin, non è colpa tua>> lo ripresi io.
<<E neanche tua>> aggiunse Namjoon.
<<Hai ragione>> gemetti.
<<È dei miei genitori>>
Io rigettai lo sguardo su Yoongi.
Lentamente lo baciai ed uscii accasciata a Nam, piangendo ancora.
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𝑨𝑹𝑴𝒀: 𝑶𝒏𝒆 𝑫𝒓𝒆𝒂𝒎, 𝑶𝒏𝒆 𝑳𝒊𝒇𝒆
FanfictionL'emozionante storia di una ragazza che per puro caso conosce di persona la band sudcoreana più famosa del mondo, i BTS, e che, grazie alla sua testa ma soprattutto al suo cuore, conquisterà il posto di manager ed anche il cuore di qualche membro. ...