25: La disperazione di Yoongi

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Sulla soglia della stanza c'erano i miei genitori, che avevano visto tutto. A fianco c'era Jin, completamente immobile: sicuramente i miei non vedendomi chiesero di me e Jin li condusse dove mi trovavo.

Io guardai Yoongi, Yoongi guardò loro e loro guardarono me.

Poi mio padre, con una faccia metà sconvolta e metà impaurita, disse: <<Giuly, cara, fai le valige, te ne torni a casa>>

Io non mi mossi. <<No, papà, non è come sembra, davvero, ascolta>>

Mio padre, seguito da mia madre, camminava freneticamente, facendosi strada tra gli altri membri che guardavano esterrefatti la scena.

<<Giuly, piantala, non puoi stare con qual ragazzo, sappilo. Ora sali in macchina, torniamo a casa>> disse mio padre.

<<No>> risposi convinta.

<<Non lascerò un ragazzo che mi ama e che io amo solo perchè tu pensi male!>>

<<Ah, e cosa dovrei pensare? Non negare l'evidenza, Giuly. Abbiamo visto tutto. Ora muoviti, l'aereo parte.>>

Io, presa dalla rabbia, dichiarai: <<Io non vengo. Sto bene qui. Io non li lascio, i miei amici. Non mi muovo>>

<<Senti>> esclamò mio padre, fermando mia madre che stava per parlare.

<<Se vieni con noi a casa, tornerai pure alla tua vita normale, senza nessuno; se rimani qui, quando rientrerai negli USA, non venire a casa, tanto non ti aprirò. Rimarrai col tuo "ragazzo" e ti cercherai una casa. Lavorerai e te la pagherai. Vedremo quanto resisterai>>

<<Tesoro>> esordì finalmente mia madre <<Come lui ne trovi altri mille. Ora pensiamo a tornare a casa insieme>>.

Con le lacrime agli occhi, avanzai verso di loro dicendo: <<Piuttosto che rimanere infelice, mi trasferisco qui>> e mi girai, cercando lo sguardo del mio Yoongi.

Ma lui non c'era.

<<Tesoro!>> disse mia madre.

<<Yoongi dove sei? Yoongi!>> gridai.

Il mio ragazzo non rispondeva.

Pensai a dove poteva essere.

Mia madre mi correva dietro continuando a dire di andare via, ma io la ignoravo.

Ad un tratto mi si accese una lampadina.

<<La stanza!>> esclamai, facendo dietro front.

Arrivai alla porta bianca.

Cercai di entrare, ma la porta era chiusa a chiave.

Notai un bigliettino sulla soglia.

"Giuly, sai che ti amo, scusami. È tutta colpa mia. Ti prego, non entrare qui dentro"

<<YOONGI? Ci sei?>> gridai mentre sbattevo le mani sulla porta.

Sentivo da dentro dei pianti.

<<YOONGI!>> urlai.

Sentii un rumore. Tipo un qualcosa di pesante che cade per terra. O qualcuno.

Spaventata, mi tolsi una forcina dai capelli e smanettai con la serratura.

Dopo vari tentativi, riuscii a forzarla e ad aprirla.

<<Yoongi...>> esclamai in lacrime.

Era appoggiato per terra, schiena contro il muro.

Ma il muro bianco riportava delle macchioline rosse, ed era sangue.

<<Cos'hai fatto...>> sussurrai, piangendo, accasciandomi davanti a lui.

Perdeva sangue da un punto imprecisato della testa, non so come.

Disperata, iniziai ad urlare: <<NAM! JIN! TAE! HOBI! KOOKIE! JIMIN! Venite e chiamate un'ambulanza!>>

<<O Dio Santo>> disse mia madre, che era sulla soglia.

Hoseok entrò per primo.

<<Santo Cielo Yoongi! Ma che ti è preso?! Jin chiama i soccorsi! Yoongi sanguina...>>

L'ambulanza arrivò vari minuti dopo, prendendo Yoongi e piazzandolo su una barella.

Le porte si chiusero ed io ero lì, sul suo addome, a piangere e a guardarlo.

Quando arrivammo, io scesi e svenni addosso a Hobi, che per fortuna era lì davanti all'ambulanza.


Mi svegliai.

Non ricordavo nulla.

Mi tornò in mente solo un'immagine.

<<Dov'è Yoongi?>> dissi alzandomi dal letto.

<<Giuly, tranquilla, lui è nell'altra stanza, lo stanno operando da ore, ma credo che ora sia quasi finita>> rispose Hoseok, che era lì di fianco al mio letto.

<<Che ci faccio qui?>> chiesi, agitata.

<<Eri svenuta su di me così ti hanno messo sul letto a dormire, e ti hanno anche visitato. Ma stai bene>> rispose sempre Hoseok, prendendomi le mani.

<<Voglio vedere Yoongi...>> gli sussurrai abbracciandolo.

<<Pertanto vestiti: io vado a vedere se si può entrare>>

E Hobi uscì dalla stanza.

Io allora mi vestii e mi preparai.

Scesi dal letto e mi sedetti sulla sedia su cui era seduto prima Hoseok.

La posta si riaprì.

<<Ci sei?>> chiese Hobi.

<<Allora, tu puoi entrare... Però mi hanno detto che sta dormendo>>

<<Grazie Hobi>> dissi, uscendo dalla porta.


Cercammo la stanza di Yoongi, la numero 302.

Cautamente aprii la porta.

Vidi Yoongi che dormiva, con bende dappertutto.

Mi cadde una lacrima.

Piano piano mi avvicinai e mi sedetti sulla sedia di fianco al letto.

Gli guardai il viso.

Sulla fronte una benda gigante, macchiata di rosso.

<<Perchè lo hai fatto...>> sussurrai.

Entrò Namjoon.

<<Il dottore ha detto che devono fare un'altra operazione ora, perchè ha perso troppo sangue. Ha detto di tornare fra una settimana, così valuterà se può essere dimesso o meno. Quindi dobbiamo andare>> disse.

<<È tutta colpa mia>> dissi, lasciando cadere le mie lacrime.

<<Giuly, mi dispiace davvero tanto... Se solo...>> esclamò d'un tratto Jin entrando nella stanza.

<<No Jin, non è colpa tua>> lo ripresi io.

<<E neanche tua>> aggiunse Namjoon.

<<Hai ragione>> gemetti. 

<<È dei miei genitori>>

Io rigettai lo sguardo su Yoongi.

Lentamente lo baciai ed uscii accasciata a Nam, piangendo ancora.

𝑨𝑹𝑴𝒀: 𝑶𝒏𝒆 𝑫𝒓𝒆𝒂𝒎, 𝑶𝒏𝒆 𝑳𝒊𝒇𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora