39: Buongiorno Love

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Aprii gli occhi e subito il sole s'infilò dentro di essi.

Richiusi di scatto gli occhi per poi riaprirli un po' più lentamente.

Cercai di capire dove mi trovassi.

Ero girata col corpo verso destra, perchè la prima cosa che vidi fu la porta della camera.

Poi avvertì una specie di aria calda sul mio collo e delle braccia che mi stringevano dolcemente i fianchi.  Lentamente mi girai senza togliere le braccia dal mio corpo e lo vidi.

Com'era bello.

Hobi stava dormendo beatamente abbracciato a me, con la testa vicina al mio collo, per questo avvertivo il suo respiro caldo su di esso.

Iniziai lentamente ad accarezzarlo. Dopo alcuni secondi, Hobi aprì piano gli occhi.

<<Buongiorno>> gli sussurrai con un sorriso.

Lui inizialmente mi guardò quasi smarrito, ma poi sorrise e ricambiò il buongiorno.

<<Hai dormito bene?>> chiesi.

<<Benissimo. Anzi, mi sa che ti ho fatto dormire scomoda...>>

<<Perchè dici questo?>>

<<Beh, perchè di solito quando mi addormento mi è solito prendere qualcosa e abbracciarlo: per questo dormo con due cuscini. Ma questa notte il mio cuscino eri diventata tu>>

<<Tranquillo Hobi, ho dormito benissimo e le tue braccia intorno a me mi hanno fatto sentire protetta da tutto e tutti... È stato bellissimo>>

Lui sorrise e continuò a guardarmi.

<<Ti fa ancora male il naso?>> chiesi ad un tratto preoccupata.

<<Uhm... Non tanto. Il graffio mi dà ancora fastidio, ma non si vede più, giusto?>>

Io annuii. Poi mi avvicinai ancora un po' al suo viso per lasciarci un bacio che lui ricambiò.

<<Sono davvero contento di svegliarmi e vedere come prima cosa il tuo visino>> continuò poi lui.

<<E io il tuo>>

Ridemmo insieme. Poi mi misi a sedere e vidi l'ora.

<<Cosa devi fare oggi?>> chiesi a Hobi.

<<Il solito: prove, prove, prove e prove>>

<<Ah.... Ok, verrò con te>>

<<Non scomodarti: dovresti stare lì in ufficio a lavorare... Lavora da casa>>

<<No, voglio venire con te>>

<<D'accordo... Dai, devo alzarmi e devo fare colazione... Sto morendo di fame>>

Io sorrisi e mi avviai in bagno. Lui si girò verso di me.

<<Non vieni a mangiare?>>

<<Oh, sì, solo che prima preferisco preparami... Sai, sono abituata così da tanto>>

<<Ah, ok, capisco... Ti aspetto giù>>

<<Ok>>

Lui aprì la porta della camera e io andai in bagno.

Mi vestii e mi truccai per bene. Quando devo truccarmi, scelgo sempre un ombretto tenue. Non mi piacciono i colori scuri: credo che minimizzino gli occhi e li rimpiccioliscono.

𝑨𝑹𝑴𝒀: 𝑶𝒏𝒆 𝑫𝒓𝒆𝒂𝒎, 𝑶𝒏𝒆 𝑳𝒊𝒇𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora