Capitolo 4:Party with friends

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Drin Drin
La campanella suona.
<<Arrivederci e buona domenica>> dice il prof. di scienze.
<<Arrivederci>>diciamo tutta la classe.
<<Finalmente è finita>> dico a tra me e me mentre chiudo lo zaino.
<<Bene, siete tutti pronti?>> dice Roy.
<<Si! >> rispondiamo io, Adam e Joe. Metto lo zaino in spalla e andiamo verso l'uscita.
Abbiamo organizzato serata tra di noi a casa di Roy. I suoi genitori devono partire per un viaggio di due giorni per lavoro, così Roy a chiesto ai suoi se poteva organizzare una serata tra amici e hanno accettato.
<<Ora che ci penso,è la prima volta che andiamo a casa tua, Roy. >> dice Adam.
<<Hai ragione >> gli dó corda io.
<<Se è per questo è la prima volta da quando ci conosciamo che passeremo una serata insieme. >> ci fece notare Roy.
<<Eh eh>> facciamo io e Adam.
Usciti da scuola, andiamo a prendere l'autobus. Arriviamo alla fermata giusto in tempo, saliamo sull'autobus e ci mettiamo a sedere. Io e Roy ci sediamo nei quinti posti a sinistra e Adam e Joe ai quarti posti della stessa fila.
Adam si mise le cuffie ad ascoltare la musica, Joe a vedere i post su Instagram e io e Roy chiachierammo per tutto il tragitto su cosa avremo fatto stasera.
<<Quindi dormiremo in salotto? >>
chiedo.
<<Proprio così. Ci sono tre divani nel salotto, uno per ogni lato>> mi spiega << infatti due di noi dovranno dormire nello stesso divano oppure uno nel divano e l'altro nel sacca a pelo.>>
<<Vedremo quando arriviamo. >> dico.
<<Hai ragione. >>
Quando arriviamo, ci alziamo e andiamo verso l'uscita e scendiamo dall'autobus.
Dopo circa cinque minuti a piedi arriviamo davanti a un edificio dal tetto con piastrelle marroni e le pareti color panna.
<<Benvenuti nella mia dimora. >>dice scherzoso Roy mentre apre la porta.
La casa internamente ha pareti bianche e piastrelle di marmo nel pavimento. Roy ci fa una specie di "giro turistico" della casa. L'ultima meta è la sua camera da letto.
<<Questa è la mia camera.>>dice Roy. <<Posate gli zaini lí. >>dice indicando l'angolo della stanza, vicino alla finestra. La stanza ha le pareti azzurre fino al soffitto bianco. C'è un letto con lenzuola color blu accanto a un armadio di legno color panna e dall'altro lato c'è una scrivania di cui più in alto ci sono due mansole dello stesso colore dell'armadio. E poi, accanto alla scrivania, c'è una chitarra.
<<Non sapevo che suonassi la chitarra. >> affermo osservando lo strumento.
<<Sto imparando da poco a suonarla, all'inizio facevo schifo ma ora sto migliorando. >>
<<Wow! Allora perché non ci suoni qualcosa? >>
<<Non sono molto bravo, Adam. >>
<<E dai, suonaci qualcosa! >> dice con insistenza Adam.
<<E va bene. >> dice abbassando in segno di resa.
Io, Joe e Adam ci sedemmo per terra a cerchio. Roy prese la chitarra, si sedette anche lui per terra e cominciò a suonarla.
Dopo circa tre minuti finí di suonare.
<<Vedete ancora non son... >> cercò di dire Roy ma Adam lo prese per le spalle e cominciò a scuoterlo avanti e indietro.
<<Non provare a dire che non sei bravo! >>gridò Adam mentre continua a scuoterlo.
<< Lascialo in pace, dai!>>dice Joe mentre cerca di fermare Adam.
<<Seriamente, sembri che suoni la chitarra da molto tempo>> affermai.
Dopo circa due o tre minuti riuscimmo a fermare Adam.
<<Sono felice che pensiate che io sia bravo ma devo ancora migliorare. >>
<<È incredibile, Roy. Anche se da poco che la suoni sei davvero bravo. >> dice. Joe.
<<Davvero. >>dissi.
<<Vi ringrazio. >> dice Roy.
<<Scusami per averti scuotuto, Roy. >>dice Adam.
<<Ti perdono. >>dice Roy.
<<Allora, cosa facciamo? >>chiesi.
<<Per prima cosa decidiamo cosa mangiare stasera'>> dice Roy<< anche se credo che sceglieremo la pizza, no? >>
<<Eh, già >> dicono in contemporanea Joe e Adam.
<<Bene, allora comincio a ordinarla. Prendiamo due margherita e una con wustel, va bene? >>
<<Okay>> diciamo.
<<Okay, allora datemi un attimo e arrivo. Intanto pensate a cosa fare stasera>>
Roy si allontana dalla stanza e rimaniamo io, Joe e Adam.
<<Avete qualche idea? >> chiedo. Infondo per me è la prima volta quindi non so cosa si dovrebbe fare in queste situazioni.
<<Che ne dite del karaoke? O tombola? O qualche gioco con le carte?>> propone Adam.
<<Che ne dite se prima facciamo i compiti? >>
<<Pensi sempre a studiare Joe! Proponi qualca di divertente!>>
<<Ma così non abbiamo compiti da fare domani che è domenica. >>
<<Hai ragione, però mica che dobbiamo passare la serata a studiare soltanto. >>dice Adam.
<<Tu cosa proponi? >>chiede Joe rivolgendosi a me.
<<Mmm... non saprei... >>
Penso a qualcosa ma non mi viene niente in mente.
<<Sono tornato. >>dice Roy entrando nella stanza <<Ho ordinato le pizze per le otto. >>
<<Roy, hai qualcosa in mente per passare il tempo? >>chiede Joe.
<<Vediamo... sono le 13:30...potremo pranzare per prima cosa,infondo siamo tornati ora da scuola. >>
<<Hai ragione. >> dice Adam.
<<Cosa mangiamo? >>
<<Che ne dite di un piatto di pasta? >> propongo.
<<Idea promossa! >> dice esaltato Adam.
<<Bene. Roy, hai la pasta e un barattolo di sugo di pomodoro? >> chiedo.
<<Si>>risponde.
<<Bene allora mettiamoci ai fornelli!>>
dice Adam.

<<Ahhh... era delizioso... >>dice Adam.
<<Vero...alla fine è uscito qualcosa di commestibile >>afferma Roy.
<<Bene. >> dice Joe << Sono le 14:20, che ne dite di fare i compiti per lunedì? Così caso mai se non capiamo qualcosa ci aiutiamo a vicenda. >>
<<Che ne dici invece di vedere qualche serie e poi facciamo i compiti? >>
<<No Adam, Joe ha ragione. >> interviene Roy <<Facciamo ora i compiti e poi decideremo insieme cosa fare dopo. >>
<<Okay... >> dice Adam.
Così ci mettiamo a studiare.

<<Finito! >>diciamo io e Adam insieme.
<<Avete finito finalmente. >>
<<Non parlare, Joe. >> dice Adam <<Non è che hai qualche potere sopranaturale? Hai finito la marea di esercizi che avevamo in un battito di ciglia. >>
<<Sono soltanto veloce, tutto qui>>
<<Bene, ora che abbiamo finito tutti: cosa facciamo? >>
<<Mmm... >> facciamo in unusilo tutti e quattro.
<<Cosa potrei proporre? >>penso
<< Cosa potrebbero fare quattro ragazzi in una serata insieme? >>
Non mi viene niente in mente.
<<Hey, tutto okay? >>mi domanda Roy con faccia preoccupata.
<<Si, sto bene>> dico con il mio sorriso <<Perché? >>
<<Ti vedo un po' strano... non è che c'è qualcosa che non va? >>
<<Non è che hai mal di pancia? >> si aggiunge Adam <<Non sarà che ti ha fatto male la pasta? >>
<<No, la pasta non c'entra niente, tranquillo. >>gli dico sorridendo, rigolgendomi a Roy e Adam per tranquillizarli.
<<Sicuro? >> mi chiede Joe.
<<Sicurissimo >> gli rispondo.
<<Non voglio farli preoccupare >> penso <<E poi non ho niente che non va... suppongo... >>
<<Allora, cosa volete fare? >>chiedo.

[continua nel capitolo 4.5]

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