Dopo quella mattina anche la mattina del giorno dopo ci incontrammo. E anche quelle che susseguirono. Circa un mese dopo presentai ai miei "nuovi amici" Adam, Joe e Roy. Da allora qualche volta ci riuniamo in quel bar tutti insieme. Le volte in cui c'era anche Louis erano poche in quanto molto spesso stava con altre persone che conosceva. Mi sono molto avvicinato per lo più con Martin, che ha come il potere di rendere più divertenti le mattine quando eravamo pieni di interrogazioni o di rendere le situazioni tristi anche un po' più felici, e... anche con Juliet. Con Louis sento che non ci potremo mai capire. Cioè lui è il solito ragazzo con vestiti firmati e un sacco di amici da tutte le parti. Mentre io ... sono proprio il contrario. Ci sono stati in breve momenti felici e momenti in cui invece... mi sentivo come se fossi inadatto, di troppo potrei dire. Ci sono stati giorni in cui più che parlare stavo là a non fare nulla... Mi passavano pensieri come "Forse non dovrei essere qui". Meglio che non ci penso.
I giorni continuarono ad andare avanti fino ad oggi, nonché il giorno più atteso del anno per noi studenti : l'ultimo giorno di scuola. Un tempo non mi faceva né caldo né freddo, ma quest'anno è diverso. Sento come un misto di tristezza e di gioia: sarà perché quest'anno è stato diverso dagli altri? Non saprei. So solo che quando ricomincerà la scuola sarò uno studente dell'ultimo anno e avrò gli esami... Che ansia. Non ci voglio pensare.
Oggi è una mattinata nuvolosa. Dopo tanto tempo ho preso un autobus diverso da quello di Victor. Sto ascoltando Ordinary Life dei Simple Pan, una canzone che dà un po' di "carica" alla giornata diciamo. Osservo il paesaggio con sguardo stanco. Ho indosso una maglietta nera, un paio di jeans e un berretto nero(ho indossato quest'ultimo così per cambiare). Dopo oggi probabilmente non vedrò gli amici che mi sono fatto durante quest'anno scolastico. Arrivo alla fermata, scendo dall'autobus e aspetto là gli altri. Aspetto. Continuo ad aspettare. Non c'è neanche l'ombra di qualcuno di loro. Mi arriva un messaggio da parte di Roy con scritto" Io, Joe e Adam siamo andati a prendere delle cose per la festa. Ci vediamo poi in classe". Gli rispondo con un pollice in su. Poi, come se fosse tutto organizzato, mi arrivò un messaggio da parte di Victor con scritto "Noi siamo al bar se vuoi venire". A questo punto stava a me decidere cosa fare: andare o non andare. Rimasi lì a pensarci guardando gli autobus che passano, si fermano, si svuotano e poi ripartono. Poi noto un volto conoscente che scende da un di essi. Era Juliet. Mi nota anche lei e mi chiama per nome.
<<Come mai sei qui? Anche il tuo autobus è arrivato in ritardo? >>mi chiese appena mi raggiunge
<<Ehm no...>> non so cosa rispondere.
Ci penso un attimo e poi dico, tipo a fare il sarcastico <<Sono appena arrivato>>
<<Okay>> mi dice Juliet
La osservo e noto che ha una cuffietta nell'orecchio.
<<Cosa stai ascoltando?>> gli chiedo senza pensarci incuriosito.
<<Vuoi ascoltare?>>mi chiede porgendomi l'altra cuffietta.
Prendo la cuffietta e la inserisco nell'orecchio. Riconosco la canzone. È "Without you" di "Avicii".
<<Andiamo?>>mi chiede
<<Okay>>
Così camminiamo uno a fianco all'altro, in modo che a nessuno dei due cadesse la cuffietta. Rimaniamo in silenzio mentre camminiamo e ascoltiamo la musica. Si susseguirono altre due canzoni. Penso a quanto mi piace la musica: ti permette di scappare dalla realtà. "Sentirti in pace con te stesso anche se per poco" direi. Quando l'ascolto... anche questo vuoto dentro di me sembra riempirsi anche se di poco. Persino questo mondo così crudele sembra gentile guardandolo ascoltando anche una sola canzone. Adoro la musica!Camminiamo ancora per un po'. Poi sento qualcuno che mi chiama. Roy, Adam e Joe e altri miei compagni di classe sono dall'altra parte della strada e mi fanno cenno di venire di là. A quel punto Juliet ferma la riproduzione e mi fa cenno di passargli la cuffietta dopo che ha staccato il cavo dal telefono. Tolgo la cuffietta e gliela passo.
<<Farai meglio ad andare>> disse
<<Sicura che non vuoi che ti accompagni fino al bar? >>
<<Si, tranquillo>>
<<Sicura sicura?>>
<<Si>>
<<Va bene. Allora ci vediamo. Salutami gli altri>>
<<Lo farò>>
<<Ciao>>dico alla fine
Cammino a passo veloce verso dall'altra parte della strada.
Poi quando mi allontano mezzo metro sento la voce di Juliet che mi chiama.
Mi fermo e mi giro verso di lei
<<Ti sta bene il capello>> dice
Rimango in silenzio un attimo e poi dico <<Eh? Davvero? Grazie>>
<<Ciao>>
<<Ciao... >>
Andiamo ognuno per la nostra strada. Mentre cammino per la strada stando attento se passavano delle macchine pensai a ciò mi aveva detto Juliet
<<Ti sta bene il capello"?>>penso <<Nessuno mi ha mai fatto un complimento del genere>>
Sorrido.
Mi sento felice. Anche se sembrerebbe di nessuna importanza per qualcuno per me, anche se è una piccola cosa,mi rende felice. Il cielo sopra di me cominciò a schiarirsi pian piano. Come io stavo cominciando a cambiare.
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Contro me stesso.
Random"Ogni volta che mi sveglio o vado dormire mi scende una lacrima, anche due, come se avessi perso qualcosa... o qualcuno". Questa è storia di un ragazzo che agli occhi degli amici e compagni di classe è sempre sorridente e disponibile, agli occhi dei...