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Caro diario,
io e Corbyn abbiamo passato quest'ultima giornata prima della sua partenza insieme.
È stato fantastico se tralasciamo la parte in cui Christina si è presentata davanti casa sua.

È dal giorno dopo quella telefonata che dormo a casa di Corbyn, da amici ovviamente.

Eravamo sul divano, lui seduto sopra a dei cuscini mentre io ero seduto sulle sue gambe e ci stavamo abbracciando.

Avevo paura che sentisse la velocità con cui il mio cuore stava battendo...

Comunque stavamo ridendo mentre guardavamo la TV e non riuscivo a smettere di sorridere.
E la sua risata è la cosa migliore che io abbia mai sentito.

All'improvviso qualcuno aveva bussato alla porta e a momenti la buttava giù da quanta forza stava usando, non hai idea.

Ci siamo scambiati uno sguardo di complicità prima che salissi sulle sue spalle e lui si alzasse per andare ad aprire.

La sua presa sulle mie gambe era molto ferma evitandomi così il rischio di cader per terra, mentre intanto ridavamo a crepapelle.

Gli ho coperto gli occhi ma quando è quasi inciamato sul tappeto dell'ingresso ho deciso di togliergli le mani dal viso.

Mi guardò un po'storto prima che la sua risata si unì alla mia, la sua mano destra si era ormai spostata sul pomello della porta.

Corbyn ha aperto poi la porta con un sorriso (mozzafiato) che è sbiadito subito quando ha riconosciuto chi era di fronte a lui.

Christina era davanti alla porta con le braccia incrociate e un espressione infuriata in viso.

Mi ha fatto scendere dalla sua schiena e mi ha detto di andare in salotto ad aspettarlo, mentre lei seguiva ogni mio movimento con lo sguardo.
Sentivo i suoi occhi su di me anche mentre le rivolgevo la schiena, un po' inquietante direi.

Ho sentito solo un pezzo della loro conversazione, che poi non riesco a togliermi dalla testa.

"Mi hai lasciato per lui non è vero?"

Lui chi?

Io?

E perché avrebbe dovuta lasciarla per me? Non sarò mai un valido motivo per rompere con qualcuno, non sono niente di che.

Quello e un "non urlare, andiamo a parlare fuori" sono tutto ciò che ho capito con chiarezza.

Forse dovrei raccogliere un po' di coraggio e chiederglielo veramente invece di continuare a farmi mille film mentali, ma non voglio creare casini a distanza di qualche ora dalla sua partenza.

Voglio dimenticarmi di tutti i problemi e di tutte le paure finché Corbyn è ancora qui accanto a me.

Comuqnue poi abbiamo passato il resto della giornata a guardare film abbracciati ed ho notato subito come dopo che è rientrato in casa da solo ha sempre avuto un leggero broncio, come se avesse qualcosa che gli passa per la testa e che non riesce a scacciare dai suoi pensieri.

Mi sa però che ora è meglio che io vada, sono chiuso nel suo bagno per scriverti da ormai più di dieci minuti e se non esco a momenti inizierà a bussare alla porta finché non la apro.

Ti scrivo domani subito dopo che lascerà per l'aeroporto se non ho troppi problemi.

Cavolo, mi mancherà così tanto.

-Daniel Seavey

A/N: fa un po' schifo, ma meglio di niente

𝕯'𝐄𝐀𝐑 𝐃𝐈𝐀𝐑𝐘 » 𝐝𝐨𝐫𝐛𝐲𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora