(2.1)

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Prima di fare qualsiasi cosa lo guardai un ultima volta negli occhi, assicurandomi che lui volesse ciò che volevo io con la stessa intensità. Vidi che il colore delle sue iridi era più chiaro e luminoso che mai e non riuscendo più a resistere scontrai le mie labbra contro le sue.

Era una sensazione bellissima baciare finalmente la persona che amavo. Era bellissimo poter baciare il mio migliore amico.

Sapevo che la cosa non sarebbe durata, ero consapevole che lui si sarebbe subito pentito e quindi si sarebbe poi allontanato.
Avevo appena rovinato la nostra amicizia e cavolo... se non fossi stato così tanto preso dalle circostanze non avrei neanche osato avere l'idea di baciarlo.

La cosa che però mi stupì è che ricambiò, con la stessa se non più passione che ci misi io.

Poggiò le sue liscie mani sulle mie guance, accarezzandomi gli zigomi dolcemente con i pollici mentre io poggiavo le mie in corrispondenza dei suoi fianchi, invertendo quindi le posizioni.

La temperatura nella stanza aumentò di colpo mentre le nostre labbra si muovevano all'unisono.

Non potei fare a meno di notare come le sue fossero morbide.
Corbyn sapeva baciare bene, molto bene.

Ero completamente incantato da lui, non solo dal suo fisico e dalla sua immensa bellezza, ma anche dalla sua intelligenza e dal suo carisma, senza contare il suo sorriso.

Vivevo per quel dannatissimo sorriso.

Mi aveva appeso alle sue dita e lo sapeva fin troppo bene.

E con la stessa velocità con cui mi venne l'idea di baciarlo il ricordo che lui avesse una fidanzata mi fece allontanare da lui.

Mi sentivo tremendamente in colpa ma al contempo ero felice per avermi tolto quel peso dalle spalle.

<<Non ancora, per favore...>> sussurrò Corbyn con ancora gli occhi chiusi, spostando le sue mani sui miei fianchi non permettendomi di compiere nemmeno un altro passo indietro.

E fu così che le mie labbra trovarono di nuovo posto sulle sue, in un bacio ancora più intenso e pieno di amore.

In un attimo mi trovai con la schiena contro il frigo e il suo corpo premuto contro il mio.

Era così giusto ma così sbagliato.

Mi stavo godendo il bacio fino all'ultimo perché sapevo dentro di me che quella sarebbe stata l'unica occasione in cui avrei provato della vera felicità, l'unica volta in cui mi sarei sentito veramente amato e in cui avrei assaporato il gusto delle sue labbra.

Furono forse i dieci minuti più belli della mia vita.

Il modo in cui mi toccava e mi stava baciando sembrava significassero per lui qualcosa di più di una semplice amicizia.

Sembrava quasi che ciò che provavo, per lui era lo stesso.

E in quell'esatto istante pensai che forse, la sera che mi chiamò dicendomi che mi amava, era vero. Non era una bugia o un obbligo o una scommessa. Corbyn non si ricordava cosa era successo veramente, ma mi stava dando la conferma di cui avevo bisogno.

Non ero l'unico ad essere innamorato del mio migliore amico.

Ero all'apice della felicità.

<<Scusa cosa?!>> la voce di Rachel ci interruppe, facendoci allontanare l'uno dall'altro in un battito di ciglia. Tenni gli occhi fissi su pavimento, imbarazzato e pieno di sensi di colpa.

Cosa mi era saltato in mente? Avrei dovuto respingerlo subito la seconda volta. Perchè poi secondo te la lascerebbe per stare con me? Pff.

𝕯'𝐄𝐀𝐑 𝐃𝐈𝐀𝐑𝐘 » 𝐝𝐨𝐫𝐛𝐲𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora