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Caro diario,
buon anno anche a te...?

Sono un po' scettico nel dirlo perché sei solo un quadernetto, ma che posso dire?

Sono talmente felice che non so cosa sto scrivendo.

Ovvero, ora mi tranquillizzo un attimo, così posso raccontarti ciò che è successo la scorsa notte.

Come ogni Natale, anche l'ultimo dell'anno io e Corbyn siamo sempre stati abituati a festeggiare assieme.

Di sicuro lui non poteva prendere un altro aereo quindi abbiamo cercato di eliminare la distanza che c'è fra noi sempre allo stesso identico modo: con una videochiamata.

L'unico problema era che, essendo lui dall'altro capo del mondo, gli orari sono un po' differenti.

Quindi in due telefonate entrambi abbiamo festeggiato due Capodanni.

Sono state due "serate" bellissime, davvero.

La mezzanotte arriva prima da lui, quindi una volta che mi è apparsa la sua figura sullo schermo lui era circondato da un cielo scuro e da stelle piccole ma luminose.

Un cappello bianco gli copriva i capelli; un naso rosso, a causa del freddo, gli adornava il volto e infine un giubbotto pesante fasciava il suo corpo, scaldandolo un poco visto le fredde temperature inglesi.

Volevo così tanto poterlo abbracciare.

Voglio così tanto poterlo abbracciare.

Aveva deciso che per il countdown e i fuochi d'artificio avrebbe lasciato i suoi amici (con cui era stato costretto qualche ore prima a festeggiare con) e sarebbe salito sul tetto del dormitorio attraverso le scale esterne per avere un po' di tranquillità.

È rimasto seduto lì per terra per l'intera durata della chiamata mentre io lo osservavo e lo ascoltavo parlare.

"Mi sa che oggi non avrò il bacio del nuovo anno" mi ha detto.

All'inizio non ci avevo pensato molto al senso della frase.

"Beh se ti consola nemmeno io."

"Ma Rachel non è con te?" ho aggiunto rendendomi conto che quella serata non aveva accennato alla sua ragazza nemmeno una volta.

"No, è andata da suoi genitori e da vecchi amici a festeggiare."

"Ma poi questo non vuol dire che io il bacio lo voglia proprio da lei" ha poi borbottato lui a tono basso pensando che io non lo riuscissi a sentire.

Ci ho messo un po'ad assimilare al 100% cosa aveva detto e ancora adesso non riesco a smettere di pensarci.

Dava quasi l'idea che si stesse riferendo a me, che il bacio lo volesse da me.

E se fosse così?

Sembra bipolare, davvero.

Un momento prima mi odia a morte perché l'ho baciata (quando lui però nel mentre non voleva che mi fermassi) e quello dopo è lui che vuole baciarmi.

Quel ragazzo mi manda in completa confusione e non so più che fare.

Continua a giocare con i miei sentimenti senza rendersene nemmeno conto.

E non so quanto io possa resistere.

-Daniel Seavey

A/N: se ho fatto giusti i calcoli in dieci/quindici capitoli il libro sarà finito

quindi in teoria c'è la possibilità che lo concluderò in un mese, più o meno

Ho capitoli pronti fino al 3.1 (sì, ho scritto prima gli altri invece che questo, non so perché-)

𝕯'𝐄𝐀𝐑 𝐃𝐈𝐀𝐑𝐘 » 𝐝𝐨𝐫𝐛𝐲𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora