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Caro diario,
è partito.

Sto cercando di pensare al lato positivo delle cose, anche se non c'è.

Forse sono io che non lo trovo e sono troppo annebbiato dalle mie paure per riuscirci.

Ho così tanta paura di perderlo anche se io stesso ho detto che farei di tutto perché questo non succeda.

Ma per lui valgo abbastanza per convincerlo a non mettermi in disparte?

Non lo so e questo mi sta mandando in panico.

Vorrei poter sentire la sua voce in questo istante, vorrei che lui mi abbracciasse dicendomi che tutto andrà bene. Vorrei che fosse qui, ora.

Ma invece lui è su un benedetto aereo che si sta allontanando sempre più da me.

Sto cercando di non piangere di nuovo, magari se ti parlo di ciò che è successo ieri sera e stamattina con Corbyn mi calmo in po', almeno, spero di riuscirci.

Ci siamo addormentati abbracciati, lui che mi cantava sottovoce all'orecchio, qualche volta lasciandomi un bacio sulla tempia.

Se voleva che mi innamorassi ancora più di lui beh, ci è riuscito.

Quando stamattina mi sono svegliato stava girando per la stanza raccogliendo le ultime cose che gli sarebbero servite e lì sono scoppiato a piangere.

Non ha detto niente, mi ha semplicemente abbracciato.

È stato cosi più o meno tutta la mattina, soprattutto durante il viaggio in macchina verso l'aeroporto: la mia testa appoggiata alla sua spalla, gli sguardi rivolti vero il finestrino e la mia mano nella sua.

Sembra quasi io stia descrivendo un'addio però.

Lo è ma al contempo no, è difficile da spiegare.

Quando siamo arrivati al suo gate e hanno annunciato il suo volo mi ha girato verso di lui e mi ha abbracciato stretto.

Siamo rimasti così per qualche minuto.

"Ti voglio così bene Dani, fino alla luna e ritorno."

Forse quello era il momento giusto per dirgli che lo amo.
Ma ovviamente ho replicato con solo un "Ma non quanto te ne voglio io"  e un bacio sulla guancia.

"Io non ne sarei così sicuro."

Ho sorriso e lui con me.

Poi ha preso le sue valigie e con ultimo piccolo saluto se ne è andato.

Ho promesso a Corbyn che non avrei pianto, e così è stato.

Ho lasciato che le lacrime viaggiassero libere sulle mie guance una volta arrivato a casa.

Mi ha detto che mi manderà un messaggio appena atterrato a Londra e che mi chiamerà appena avrà sistemato la sua stanza nel dormitorio.

Alla fine sono felice che stia seguendo il suo sogno.

Anche io voglio seguire il mio: Corbyn.

E se non fosse per la scuola sarei lì in quel volo con lui.

Un anno e lo raggiungo, questo è il mio obbiettivo.

-Daniel Seavey

𝕯'𝐄𝐀𝐑 𝐃𝐈𝐀𝐑𝐘 » 𝐝𝐨𝐫𝐛𝐲𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora