Risk-everything time is over
Quando Andrea venne rilasciato dal carcere, era convinto che non ci fosse nessuno ad aspettarlo, invece davanti all'ingresso della prigione si trovavano Alessandro, Sofia con i figli ed Elena, poco più in là che parlava in tedesco al telefono.
-è bello vedervi, mi dispiace che abbiate dovuto portare i bambini- disse sorridendo, non vedeva l'ora di farsi una doccia. Quando era stato incarcerato incarcerato, si era sporcato gli abiti con il sangue di Juan e nessuno si era preoccupato di smacchiarli.
-sono loro che sono voluti venire, abbracciami deficiente- sorrise Ale aprendo le braccia.
Salutó anche Sofia che gli chiese come stava e come si era trovato. Non sapeva davvero cosa dirle, ma era felice di respirare dell'aria pulita.
Caló un silenzio imbarazzante fino a quando Elena non si avvicinó dopo aver finito di parlare al telefono.
Non sembrava per niente contenta, forse erano successo qualcosa in Germania per renderla così arrabbiata e triste.-andiamo, Andrea?- chiese sventolando le chiavi dell'auto.
-dove di preciso?-
-non puoi lasciare lo Stato e se andassi a casa, dovresti essere osservato da degli agenti. Così ho garantito io e per te e potrai rimanere con me fino al processo-
-tieni, mettiti questo. Non puoi entrare al Four Seasons sporco di sangue- disse Alessandro dandogli la sua giacca in pelle.Andre sorrise appena salendo nei sedili posteri Rolls Royce con Elena.
-succede spesso che tu abbia un autista che ti scorrazza in giro o è solo un modo per tirartela?-
-succede sempre, a dire il vero- sorrise.-porca puttana, non sapevo un avvocato potesse guadagnare così tanto!- esclamó entrando nella camera d'albergo di Elena.
-hai fame?- chiese la bionda appena il cameriere se ne andó.
-KFC?-
È stato il loro primo pasto da soli, quasi sette anni fa ormai.
-KFC sia- sorrise. -salve vorrei che mi portaste un menù numero quattro di Kentuchy Fried Chicken ed un completo maschile di qualsiasi marca voglia...diciamo taglia quarantotto. Metta pure tutto sul conto dello studio legale Kaufmann Marcatton and Co.- disse al telefono sul comodino.-avrei potuto anche ordinare caviale, avresti speso meglio i soldi dello studio- rise.
-vai a farti una doccia: puzzi- indicó il bagno che era grande quasi il doppio della sua cella.Andrea si riabituó quasi subito ai comfort della vita libera, gli mancava lavarsi senza la paura di essere accoltellato.
Quando lui scomparì dietro la porta, Elena si tolse i tacchi rossi distendendosi sul letto per poi leggere i documenti relativi al futuro dello studio.
Un futuro per niente limpido e definito.-sei sempre a studiare, tu?- chiese ironico, si avvicinava a lei con soltanto un asciugamano avvolto attorno alla vita, convinto che questo avrebbe sortito qualsiasi tipo di effetto su Elena.
-dovrei abbandonare lo studio, secondo te?- domandó lei serissima ignorando la sua battuta.-no! Cosa? No! Perché mai dovresti?-
-non lo so, ma è l'unica cosa che posso fare-
-pensavo che quello scandalo sessuale fosse passato, che sta succedendo?-
-sì in prigione mi sono informato sulla tua vita- Andrea rispose alla sua tacita domanda.-non è solo il casino successo con il mio vice direttore, a quanto pare ha causato una marea di altri problemi-
-parlamene, dovrai pur sfogarti con qualcuno-
-la commissione etica ha voluto indagare nei nostri archivi per controllare che non ci fossero irregolarità. Irregolarità che hanno ovviamente trovato e che potrebbero mettere a repentaglio la mia immagine, lo studio e non per ultimo potrebbero radiarmi dall'ordine--ci dovrebbe essere un processo o qualcosa del genere?-
-sí, ed è per questo che vorrei andarmene. Non posso rovinare il futuro a tutto gli avvocati con cui lavoro perchè la commisione è composta principalmente da persone che ho distrutto in tribunale- un paio di lacrime bagnarono le sue guance.-che fine ha fatto la Elena che conosco? Quelle che corre i rischi?- chiese lui prendendo il suo mento tra le dita per poter guardarla negli occhi.
-è cresciuta e si è resa conto che esistono le conseguenze per le proprie azioni- sospiró.
-la Elena che conosco non abbandonerebbe mai alla prima difficoltà. Sei sempre stata una forza della natura, sei un tornado e quello che Elena vuole, lo vuole Dio-La bionda ridacchió.
Non sarebbero bastate un paio di belle parole a tirarla su di morale e certamente non serviva a definire i suoi pensieri.-quando si è troppo in altro, si capisce quando correre dei rischi-
-devo ricordarti che cosa hai costruito in questi anni? Tutti i tuoi studi in ogni angolo d'Europa? Non puoi abbandonare tutto per un cazzo di comitato di qualche cazzata che non ho ben capito-
Lei annuì appena, il discorso iniziava a quadrare davvero.-dai, fatti abbracciare- disse lui attirandola a sè e stringendola forte.
-Cristo Santo, Andrea! Mi stai bagnando tutta!-
-non era la reazione che mi aspettavo dopo questo discorso incoraggiante, ma se vuoi posso rimediare-
-idiota, mi ha inzuppato la giacca! Non potevi usare l'accappatoio come i comuni mortali?- rise.
-avrei tolto tutto il divertimento- si spinse in avanti, mettendo Elena al tappeto contro il materasso.-come pensi che andrà il mio processo, invece?-
-non posso dire niente. I tuoi precendenti erano parecchi e gravi, ma ho fatto del mio meglio per difenderti e per assicurarti un processo onesto--era quello che volevo sentire, grazie-
-è il mio lavoro- sorrise la bionda.
-sai, anche se non ti pago, posso dire che ti saresti meritata fino all'ultima sterlina della tua parcella-
-e visto che sono stato il tuo cliente migliore, e anche il più sexy, ti faró un favore sequestrando il tuo telefono fino a domani mattina in modo da non farti commettere la cazzate di chiamare in ufficio per licenziarti- continuó Andrea prendendole il cellulare dalle mani.Elena si sporse per tentare di recuperarlo, quando fu bloccata dalle possenti braccia del biondo.
-chi l'avrebbe mai detto che dopo dieci anni ci saremmo trovati così, di nuovo legati-
-legati dai tuoi casini- sorrise lei amara costringendo lui a riflettere.Non aveva fatto altro che allontanarla e rivolerla accanto per tutti questi anni.
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Two Ghosts
RandomSequel di "when love knocks on your door", vi consiglio di leggere prima quella. Il tempo passa, ma non cancella l'amore che proviamo veramente per qualcuno.