"Oh my god, Louis!"

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Harry sospirò, appoggiando la testa sul volante della sua auto. 

Aveva pensato di essersi lasciato tutto alle spalle, con il diciannovenne che voleva gestire sia il college che l'azienda del padre malato. 

Apparentemente no. 

Quando Harry trovò Louis, pensò, ecco, è qui che ho vinto la vita. D'ora in poi nulla potrebbe andare storto.  Ma la vita era una bastarda. 

Ma devi pagare un prezzo per aver spezzato il cuore a qualcuno e quello di Harry era da tempo scaduto. 

Harry fece un respiro profondo e uscì dalla macchina, guardandosi intorno per assicurarsi che nessuno lo avesse seguito. 

Conosceva questo, questo posto umido e in decomposizione. Questa aria. 

Quando Harry partì, pensò che non sarebbe mai ritornato, ma non puoi scappare dalle cose che ti hanno reso quello che sei. 

Harry camminò verso i cancelli, i tacchi dei suoi stivali scattarono contro la strada di cemento. 

Harry posò la mano sul cancello rosso brillante e poi con un sospiro, la aprì.

Tutto era sempre lo stesso, le luci illuminavano l'area scura. 

Tranne Harry. Harry non era lo stesso. 

All'improvviso sentì il rumore del cancello e si voltò per vedere chi fosse.  Sospirò,

"Louis". 

"Oh ciao Haz! Non ti ho visto. Mi sono imbattuto in questo posto, sembra davvero brutto."  Disse Louis, grattandosi la nuca. 

Harry si pizzica il naso cercando di calmarsi. 

"Te l'ho detto Lou, in nessun caso dovevi seguimi qui." 

"E quando hai detto di non seguirti, non era ovvio che ti avrei seguito? Sono una persona curiosa."  Disse Louis, scrollando le spalle. 

Harry sospirò, lo stava facendo molto spesso. 

"Suppongo che non mi aspetterai in macchina, per me?" 

"No, non lo farò."  Louis disse, raggiante. 

"Bene, stai vicino a me, per favore."  Disse Harry, sconfitto. 

Louis si accese come un albero di Natale e corse da Harry e avvolse le braccia attorno a Harry, "Non preoccuparti Haz, mi hai."

"Si lo so."  Disse Harry sorridendo, baciando la fronte di Louis. 

Presto raggiunsero l'ingresso della fortezza e con un altro respiro profondo Harry entrò nel luogo che era sorprendentemente affollato. 

Harry alzò gli occhi al cielo, vedendo uomini esultare e scommettere mentre altri due uomini combattevano. 

Tipico.  Pensò Harry. 

"Quello calvo dovrebbe vincere." Disse  Louis a Harry, gli occhi che brillavano di divertimento. 

"Resta qui, torno subito."  Disse Harry, lasciando Louis nell'angolo. 

Harry camminò finché non trovò la persona che stava cercando e con un movimento della testa Harry gli disse di seguirlo. 

Harry tornò dove Louis si trovava ma non lo trovò più lì.

Harry si accigliò e si guardò intorno nella stanza per trovare Louis in piedi tra la folla di uomini, in prima fila e tifare (più come urlare e chiedere al calvo di vincere) con le mani in aria per gli uomini che combattevano. 

Harry scosse la testa e sospirò, poi si avvicinò a Louis per trascinarlo nel punto in cui si trovava l'uomo.

Louis lo guardò imbarazzato, "mi dispiace non poter resistere." 

Harry non pronunciò una parola. 

"Steve".  Disse Harry, annuendo all'uomo in piedi di fronte a loro. 

"Dita scintillanti!**"  Esclamò Steve, con un sorriso sul volto, "è passato così tanto tempo dall'ultima volta che ti ho visto. Naturalmente sappiamo tutti del successo della tua azienda e siamo tutti così orgogliosi!"  Steve andò avanti. 

Louis ridacchiò accanto a Harry e sussurrò "dita scintillanti"  mentre rideva. 

Harry annuì. 

Che c'è con lui?  Si chiede Louis. 

"Oh, devi essere Louis!" Disse Steve, allungando la mano a Louis per stringerla. 

Louis gli sorrise e gli strinse la mano,

"Harry ti ha detto di me?"  Chiese. 

"Cosa? No. Non facciamo telefonate, è troppo rischioso. Eri in quella rivista con Harry! Ci piace sapere come stia il nostro piccolo qui."  Disse Steve sorridendo. 

"È tornato."  Disse Harry, interrompendoli. 

"Sì, lo sappiamo. Non ti ha mai lasciato davvero, sai? Inoltre ora hai spezzato il cuore dei suoi fratellini, ci ha lasciato dopo di te e anche adesso non ci ha davvero chiesto di aiutarlo, ma sappiamo tutti di cosa è capace" Disse Steve, porgendo a Harry una lettera.

Harry l'aprì per leggere, Sei vicino, ma non abbastanza vicino.

Mi chiedo se la tua pelle  è ancora morbida come una volta, ancora bianca lattea. Buono a sapersi che non mi hai dimenticato, Prezioso.

Louis sbuffò accanto a lui.

"Ragazzi, vi fottavate?" Louis ridacchia.

"Ohh, lo facevano essere il discorso del Forte" Steve disse, sorridendo

"Era un affare" Sussurrò Harry, la testa chinata.

Louis gli stringe semplicemente la mano.

Si alzò in punta di piedi per sussurrare nelle orecchie di Harry " Ti adoro ancora"

"Allora Partiremo" disse Harry, la sua faccia ancora priva di emozioni

"Ci vediamo presto, Haz.  Siamo pronti ad aiutarti!? Dopo tutto quello che hai fatto per noi dopo che ci ha lasciato.  Facci sapere se hai bisogno di qualcosa" Disse Steve, salutando Harry, annuendo e poi lui e Louis tornarono alla macchina.

Il viaggio in macchina rimase in silenzio fino a quando Louis parlò. 

"Grimshit ha un fratello? Quindi ora ci sono due Grimshits!" 

"Oh mio Dio, Louis!"

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Dita scintillanti** è un'affermazione tipo 'oh diamine/ per la misera'
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Ecco un nuovo capitolo, grazie per il voto nell'altro capitolo, è sempre emozionante vedere che a qualcuno interessi la storia che sto traducendo.

Avete sentito che Liam verrà in Italia con Elodie!!! A Romaa!!

A domani (o dopo) per il prossimo aggiornamento ;)))

Mr.Styles  {Solo Traduzione Italiana}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora