Louis allacciò le stringhe facendole sporgere dai suoi pantaloni rossi brillanti mentre aspettava, poiché in anticipo, in una qualche stanza con un'altra dozzina di persone che miravano ad ottenere quello stesso lavoro. La segretaria intanto stava mormorando qualcosa di incomprensibile ad un uomo che probabilmente era anche colui per cui avrebbe dovuto lavorare (se avesse ottenuto il lavoro).
Louis si guardo attorno e vide alcune persone mangiarsi le unghie, altre muovere le gambe nervosamente e sinceramente la cosa lo disturbava e non poco, ma capiva come potessero sentirsi, quindi cercò di non farci caso .
Onestamente, se non avesse ottenuto il lavoro avrebbe definitivamente gettato la spugna, e si, forse è un po' esagerato da dire ma Louis Tomlinson è una persona drammatica. Davvero davvero drammatica.
In ogni caso, aveva davvero bisogno di quel lavoro perché non poteva davvero più sopportare il suo piccolo <letteralmente> capo e la sua piccola azienda. L'uomo non era male e nemmeno l'azienda, ma essere il segretario di un uomo che non si interessava nei suoi confronti era un po' stancante e inoltre Louis aveva davvero bisogno di un aumento alla paga.
Quindi aveva davvero davvero bisogno di quel lavoro perché lo stipendio era altissimo e perché, come motivazione davvero irrilevante, si diceva che il capo dell'azienda fosse bello quanto un dio greco.
Cosa? Louis lavorava sodo. Meritava un capo su cui masturbarsi e non era importante se preferisse peni o altro.
Il rumore dei tacchi della segretaria riportò Louis alla realtà.
Ti prego Dio, questa è la prima volta che prego affinché il mio nome esca dalla bocca di una ragazza.
"Louis Tomlinson?" Chiese la segretaria.
Si.
"Sono io" rispose Louis alzandosi e togliendo la polvere inesistente dai suoi pantaloni.
Seguì la ragazza, la cui maglietta non aveva neanche una piega. Come era possibile che fosse così?
Controllò il suo riflesso sul vetro trattenendosi dal fischiettare perché, diamine, quel posto urlava lusso da ogni prospettiva lo si guardasse.
Si chiese quanto guadagnasse il proprietario, che probabilmente era milionario visto il modo in cui teneva la sua azienda.
"Ora, visto che sono la sola ad andarmene ed è stata una mia idea sceglierti, ti avverto di essere disciplinato, organizzato e sofisticato quando richiesto, per il resto del tempo sii solo te stesso"
Louis non era disciplinato, organizzato o sofisticato, e non era capace di esserlo se non in caso di pura necessità e non per più di un ora, ma la segretaria aveva detto che poteva essere se stesso per gran parte del tempo, quindi andava bene.
Annuì.
"Il tuo lavoro è davvero importante, un errore e l'azienda andrà in rovina. Hai capito?"
Louis rimase paralizzato "Come in rovina? Voglio dire, non sto davvero gestendo l'azienda..."
La donna lo guardò inferocita "Mr.Styles non ha tempo per ricordarsi le riunioni programmate che ha per la giornata, è il tuo compito e le riunioni sono molto importanti"
"Quanto importanti?"
"Diciamo solo che se ti dimenticassi anche di una sola riunione ci faresti perdere approssimativamente 100 milioni di dollari. Quindi, sai com'è, sii concentrato"
Louis annuì.
Puoi farcela.
Non fece in tempo a pensare a se stesso come segretario che la porta dell'ufficio del capo si aprì.
Quando il verde incontrò il blu a Louis mancò il fiato.
Cazzo non poteva farcela.
Come potevano aspettarsi che facesse cose con quest'uomo di fianco?! Come aveva fatto questa donna? Questa donna ha un qualsiasi tipo di desiderio sessuale?!
Louis deglutì.
"Quindi questo sarebbe il mio nuovo segretario?" chiese Mr.Styles alzando un sopracciglio.
"Si" rispose ormai la ex segretaria.
Mr.Styles si immobilizzò e lanciò un'occhiata a Louis "Mi aspettavo...qualcuno...non so, migliore?"
Louis si infuriò a quelle parole perché, che cazzo.
"Mi scusi, Mr.Rude, sarò colui che da oggi organizzerà i vostri impegni, quindi veda bene di tenere a freno la lingua" disse Louis, spostando i fianchi da un lato con le mani appoggiate su essi.
"Sai che potrei licenziarti in questo stesso istante?"
"Chiedimi se mi interessa" disse Louis incrociando le braccia davanti al petto, guardando con uno sguardo omicida Mr.Styles.
Certo che a Louis importava, ma non lo avrebbe mai ammesso. Non aveva bisogno di mostrare le sue debolezze, per non dimenticare il suo ego che aveva le stesse dimensioni del suo sedere. E si, il suo sedere era grande.
Mr.Styles scrutò Louis, le ciglia ancora alzate e il cipiglio ancora presente sul viso. Louis si domandò se quest'uomo sorridesse anche ogni tanto.
Si, l'uomo poteva essere ingiustamente attraente, con una mascella perfetta e degli occhi fantastici ma no, Louis aveva rispetto per se stesso. Avrebbe preferito dormire sotto un soffitto bucato piuttosto che sentire quell'uomo parlare male di lui. Non lo avrebbe accettato.
"Bene allora sei aggressivo, hai passato il test. Inizi domani mattina alle otto in punto. Non amo bere il mio caffè tardi." disse con un'espressione vuota, nessun sorriso accogliente di benvenuto.
Coglione- pensò Louis.
Se non avesse avuto bisogno disperatamente di quel lavoro non avrebbe avuto niente a che fare con questo ragazzo.
Ma allo stesso tempo Louis era anche colpito quest'uomo era davvero reale? Voleva che Louis gli rispondesse?
<Avresti potuto perdere il lavoro nello stesso giorno in cui lo hai ottenuto, tu, stupido idiota!> -si rimproverò Louis. Per fortuna che questo tipo era strano.
"Cosa stai aspettando ancora? Muoviti, shoo, vattene. Sii in orario domani"
<Fottutamente sgarbato>- pensò Louis prima di voltarsi e andarsene.
Era quasi fuori dalla porta quanto Mr.Styles lo richiamò.
Louis si voltò.
"Mi piace il caffè con lo zucchero"
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Buonsalve amicx, sto modificando alcune cose di questa storia perché il modo in cui l'ho tradotta è davvero orribile. Per cui penso vi arriveranno abbastanza notifiche da me. Mi scuso in anticipo.... Tanti kisses e dormite bene ;)))))))
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Mr.Styles {Solo Traduzione Italiana}
Fanfiction### STORIA IN FASE DI CORREZIONE ### "ϙᴜɪɴᴅɪ ϙᴜᴇsᴛᴏ sᴀʀᴀ̀ ɪʟ ᴍɪᴏ ɴᴜᴏᴠᴏ sᴇɢʀᴇᴛᴀʀɪᴏ?" ᴄʜɪᴇsᴇ ᴍʀ.sᴛʏʟᴇs ᴀʟᴢᴀɴᴅᴏ ᴜɴ sᴏᴘʀᴀᴄᴄɪɢʟɪᴏ. "sɪ" ʀɪsᴘᴏsᴇ ᴏʀᴀ ʟᴀ sᴜᴀ ᴇx sᴇɢʀᴇᴛᴀʀɪᴀ ᴍʀ.sᴛʏʟᴇs sɪ ɪᴍᴍᴏʙɪʟɪᴢᴢᴏ̀ ᴇ ʟᴀɴᴄɪᴏ̀ ᴜɴ'ᴏᴄᴄʜɪᴀᴛᴀ ᴀ ʟᴏᴜɪs. "ᴍɪ ᴀsᴘᴇᴛᴛᴀᴠᴏ... ϙᴜᴀʟᴄᴜɴᴏ...