Greasy in my seat!

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Louis non era nervoso. 

Stava solo per accedere tra le persone più ricche presenti. 

Si chiese quando avrebbe ricevuto la sua prima busta paga.  Ne aveva davvero bisogno. 

Poi si ricordò che doveva assolutamente prepararsi perché Mr.Styles venendo a prenderlo. 

Bene, cazzo, ok. 

Si alzò e si affrettò verso il bagno. 

Dopo aver fatto la doccia, acconciò i suoi capelli e osò toccare il completo Gucci. 

Dopo aver indossato il completo Gucci si girò verso Julie che miagolò in approvazione (o almeno è ciò che pensava Louis)

Poi si sedette, strinse nervosamente i lacci delle sue scarpe super formali.  Infine, si pulì le ginocchia con fare inquieto. 

Improvvisamente qualcuno bussò alla sua porta e Louis era sconvolto perché, come diavolo ha fatto Mr.Styles a sapere in che appartamento abitava? 

Si precipitò alla porta e l'aprii, per poi trovare Daisy di fronte a lui.

"Per una volta stai bene, anzi, sei attraente" disse entrando in casa.

Louis alzò gli occhi al cielo, si, avevano litigato per la questione della cacca del suo gatto, che non era del suo gatto oltretutto, ma la donna era assolutamente alla tata di Louis: come una madre

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Louis alzò gli occhi al cielo, si, avevano litigato per la questione della cacca del suo gatto, che non era del suo gatto oltretutto, ma la donna era assolutamente alla tata di Louis: come una madre.  Anne era vicina ad esser la seconda. 

Daisy entrò e controllò se Louis avesse lavato i piatti, fatto il bucato, mangiato nell'ultima settimana e altre cose di questo genere. Anche Daisy si sentiva sola: i suoi due figli l'avevano lasciata da tempo e ogni volta che la donna chiamava per chiedere come stessero, partiva sempre la segreteria telefonica. Louis ricordava quella volta in cui era scoppiata a piangere e aveva detto a Louis che da quel momento lui era suo figlio. Anche Louis aveva pianto.

"E' un incontro importante" disse Louis guardando Daisy prendere un biscotto dal tavolo della cucina.

Sorrise e ne prese uno anche lui.

Daisy sbuffò "Vuoi solo impressione quel tuo capo, e tutto. E' abbastanza attraente secondo me, se te lo stessi chiedendo. Non sarei sorpresa se tu lo volessi nel tuo letto. O essere nel suo, visto che il suo materasso sarebbe sicuramente migliore del tuo"

Louis arrossii "Primo: non insultare il mio materasso. E secondo: si è vero mi piace, non so se piaccio a lui però, è abbastanza apatico... sorride raramente. Ci è voluta la battuta del DNA per farlo ridere. E poi, quando lo avresti visto?"

"Era uscito dalla macchina per fare una telefonata e chiamare quella cosa del DNA battuta...non era nemmeno divertente, magari semplicemente non ama ridere. In ogni caso sta a te capirlo" disse mettendo sul pavimento la scodellina col cibo di Julie "ma per ora ti conviene andare, il tuo capo ti sta chiamando" disse porgendo il telefono a Louis. 

"Grazie Daisy, puoi chiudere la porta quando esci per favore? Ci vediamo stasera, ti farò sapere com'è andato l'incontro se sarai abbastanza fortunata!"  disse Louis uscendo dalla porta. 

"A nessun importa quello stupido incontro!"  gli urlò dietro Daisy. 

Louis sorrise e scese le scale.

* * *

Una volta che Louis ebbe raggiunto la macchina del suo capo, che era parcheggiato davanti al suo palazzo, il suo sorriso si spense perché nel sedile del passeggero - dove si trovava seduto lui - era seduto un tipo. 

Louis sbuffò, aprii la portiera del sedile posteriore e sbattendola si sedette mettendo su il broncio;  perché ogni volta che entrava nella macchina di Mr.Styles era arrabbiato? 

"Buongiorno anche a te Louis!"  disse Harry dal sedile anteriore, guardando Louis attraverso lo specchietto retrovisore, mentre accendeva il motore.

Louis sbuffò semplicemente. 

"Mi aspettavo il tuo caffè sempre perfetto, sono contrariato" provò ancora Mr.Styles. 

Louis sospirò, non era colpa di Harry, lui poteva ovviamente far sedere chiunque volesse nel suo sedile del passeggero, non era certo il ragazzo di Louis o qualsiasi altra cosa (Louis lo avrebbe voluto così tanto). 

"Il negozio è proprio dietro l'angolo, fermati lì in modo che io possa prenderlo. Siamo in anticipo di ora sulla tabella di marcia dopotutto" disse Louis guardando fuori dal finestrino. 

Ad un certo punto il tipo seduto davanti si schiarii la gola. 

"Ah, giusto. Louis questo è Nick Grimshaw, è uno dei capi delle cinque grandi compagnie. La sua macchina si è rotta nel traffico, così ho deciso di dargli un passaggio. E Mr.Grimsaw questo è il mio segretario, Mr.Tomlinson"  disse Harry presentandoli. 

Louis era sollevato che Harry non avesse detto a quel Greasy** di chiamarlo per nome ed era lieto anche che gli è stato dato una spiegazione del perché Greasy era seduto al posto di  Louis, anche se Harry in realtà non ha avuto alcun bisogno visto che era la sua macchina, lo ha rallegrato il fatto che Harry ha sentito il bisogno di dargli una spiegazione (si il bisogno c'era), come se fosse stato obbligato (il che ovviamente non era). 

"E 'un piacere conoscerti" disse Greasy, girando la testa per guardare Louis. 

Louis annuii semplicemente. Che c'è?  Non gli piaceva quel tipo, ok? 

Harry si fermò davanti alla caffetteria e Louis prese il caffè come piaceva a Mr.Styles e chiese a Greasy se desiderasse qualcosa, perché Mr.Styles gli sta rivolgendo quello sguardo da "fallo subito". 

Dopo che ebbe ritirato entrambi gli ordini e si fu ordinato un muffin, si sedette di nuovo nei sedili posteriori, con uno sbuffo, Harry lo guardava dallo specchietto retrovisore ripetutamente mentre parlava con Greasy.

Questa sarebbe stata una luunga giornata, pensò Louis. 

Ma poi il suo sguardo cadde sul completo rosso che Harry stava indossando e incrociò lo sguardo di Mr.Styles nello specchietto retrovisore e sorrise, indicando il suo completo e regalandogli l'espressione sorpresa. E Mr.Styles sorrise vividamente e Louis pensò di essersi immaginato il rossore sulle sue guance. 

Beh, la giornata forse non sarebbe stata così male

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**Greasy in realtà è Nick Grimsaw, solo che l'autrice lo scrive così per far capire quanto Louis lo odiasse (e sono un po'd'accordo con Louis)

Mr.Styles  {Solo Traduzione Italiana}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora