Cronaca di un giorno di febbre...
Eccomi qui! Dopo una nottata passata tra incubi, risvegli improvvisi, crisi di pianto immotivato (?).
Me ne sto nel letto col senso di colpa per non essere andato al lavoro quando la mia unica colpa è non essermi trattato bene ultimamente. Già! Non è un buon momento. L'ansia mi da il tormento più del solito, la notte mi riserva solo incubi... e ogni persona importante per me, è distante per un motivo o per l'altro. Di nuovo mi sento completamente solo, perso. Sinceramente non so neanche perché sto scrivendo tutto questo ne sopratutto a chi. Sentirmi invisibile purtroppo ha sempre fatto parte di me, è una delle problematiche che mi hanno portato in terapia quattro anni fa, assieme, ahimè, alle mie perdite di contatto con la realtà... già!, purtroppo mi capita, succede che la vita è veloce, e le persone vivono le emozioni galleggiandoci sopra invece che immergendovisi, questo fa sì che ciò che mi si dice mi renda "speciale", (questa mia fantomatica sensibilità che dubito esista), mi si rivolti contro facendo si che la mia testa prenda (o perda?) il controllo e annullando la realtà per portarmi altrove. Non riesco a stare a contatto con le persone senza sentirmi "trattato con indifferenza" ma al tempo stesso la solitudine mi spaventa fino a farmi mancare l'aria e dandomi questa sensazione di non esistere, di far parte di un'altra realtà che mi rende questo mondo impalpabile come fossi un fantasma. Io sono cosi: qualsiasi cosa stia facendo, se una persona importante ha bisogno anche solo di una parola scherzosa mollo tutto e ci sono, mentre a me capita sempre di dover elemosinare attenzioni. Nessuno che faccia mai un gesto gratuitamente dolce. (No vabbè in realtà c'è chi mi strappa un sorriso al mattino anche solo mandandomi il buongiorno! Di questo sono grato! Grazie di cuore G. M.🐱😉). Il fatto è che io percepisco le distanze con una intensità pazzesca ed è una cosa che mi fa un male assurdo. Neanche ricordo l'ultima volta che qualcuno mi ha abbracciato senza che lo facessi io per primo, e "restituire" un abbraccio è tutt'altra cosa che "essere abbracciati".
Sembra quasi che io debba fare sempre la fila partendo dall'ultimo posto. Ogni persona che entra nella vita delle mie persone importanti mi fa scalare di un posto. Fa male cazzo! Fa male! Maleeeee!!!! Non essere mai il numero uno per nessuno, non essere mai quello "intoccabile" agli occhi di qualcuno, specialmente per chi per me lo è!!! E poi mi chiedono da dove venga tutta questa mia fragilità ed insicurezza! Beh! Viene dal fatto di essere cresciuto in una famiglia disfunzionale e senza amore. Ma diciamo anche che la società e tutti gli altri miei "affetti" non è che hanno contribuito a smentire questa cosa del "non amore". A partire da "amicizie di convenienza" o "a intermittenza", (la loro!), fino ad amori andati male... persone che hanno fatto di tutto per farmi sentire sulla luna per poi lasciarmi li... da solo, al buio, senza ossigeno ne un modo per tornare sulla terra. E allora si... in quella solitudine non cercata la mente inizia a viaggiare nei ricordi più dolci, ma lo fa piangendo, perché quelle meravigliose emozioni, quei sentimenti, quei "supericordi" per "l'altra persona" non esistono. Cerca altro. Non ricorda neppure... e così tutto ciò che è stato, più che ricordo... diventa folle fantasia di un ragazzo fragile che sa che nessuno accoglierà mai nel proprio cuore. Viaggiatore senza meta nell'anima altrui, drogato di emozioni, eterno cercatore d'amore."Vieni qui e tocca i miei pensieri con i tuoi e sentirai che io rispetto a te sono il più fragile, si mi difendo sai, ma mai, mai da te!!!" (Grignani)
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Pensieri Spettinati...
RandomEhm... non so se questo sia un diario, non credo. Magari più un block notes! (Un "Death Note"?). Una raccolta di pensieri, anzi... la definizione giusta credo sia "appunti mentali". Forse sono solo sciocchezze. Non so immaginare perché qualcuno dovr...