"Ho il sole in faccia se ridi" Adollo

IV

I poeti quando si innamorano sono soliti scrivere papiri interi per la propria amata o amato e ovviamente il Dio della poesia non può essere da meno. Apollo aveva trovato quello che stava cercando da secoli-se non millenni-, ma allo stesso tempo sapeva che qualcosa di sbagliato c'era.
Ade non dormiva più la notte, non sapeva cosa fare, come comportarsi insomma non era mai stato con un uomo prima d'ora, ma soprattutto non con un uomo come Apollo. Lui amava le donne, lui amava Persefone. Però nonostante ciò Ade aveva bisogno di vedere il Dio del sole subito, così prese la saggia decisione di andare a cercarlo direttamente a casa sua.
Quando arrivò Ade rimase letteralmente a bocca aperta. Apollo stava suonando il pianoforte producendo una melodia letteralmente divina, non aveva mai sentito niente di così bello. La naturalezza con cui toccava i tasti del pianoforte che sembrava quasi li sfiorasse. Era visibilmente concentrato in quello che faceva, e così il Dio dei morti rimase silenziosamente in ascolto aspettando la fine di quel divino spettacolo. «Ciao» disse Ade leggermente incerto tanto da volersi quasi prendere a schiaffi. Apollo interruppe immediatamente quello che stava facendo per girarsi verso il Dio dei morti e sorridergli «Ciao, cosa emh c'è?» Ade in quel momento voleva letteralmente sotterrarsi (N.A Dio del sottosuolo sotterrarsi l'avete capita? No non sono simpatica lo so) «Sono venuto qui per...» Apollo era confuso, Ade stava farfugliando parole incomprensibili «per?» Ade stava entrando nel panico non sapeva in realtà il vero motivo per cui era andato lì «per chiarire ecco si» Apollo lo guardava ancora seduto, poggiato sul pianoforte «chiarire eh? Che cosa dobbiamo chiarire?» «Io sono emh sposato e credo che io e te insieme non..non possiamo starc-» il Dio del sole si alzò avvicinandosi al Dio dei morti tanto da far sfiorare i loro nasi «Quindi tu non vuoi avere niente con me? Nessun tipo di relazione? Niente di niente?» Ade usò tutto l'autocontrollo che aveva in corpo «Niente di niente» disse con un tono di voce piatto, Apollo rimase in quella posizione per un altro paio di secondi, per poi risedersi e ricominciare a suonare il pianoforte «Allora puoi andart-» Ade non gli diede il tempo di finire la frase che aveva iniziato a baciare Apollo schiacciandolo contro il pianoforte «Sono così irresistibile?» «T-» Apollo riprese a baciare Ade come fosse l'ultima volta. Ade accarezzava lentamente la guancia di Apollo, che stava praticamente sdraiato sul pianoforte, Apollo si era lasciato prendere da Ade non gli interessava nulla al di fuori dell'altro Dio. Volevano entrambi di più, c'era una passione dentro entrambi che ardeva, ma i due cari amanti vennero interrotti da qualcuno che bussava insistentemente alla porta. I due si pietrificarono all'istante scambiandosi uno sguardo, Apollo si sistemò i vestiti poi guardò Ade «hai la maglietta sgualcita» «grazie al cazzo» il bussare alla porta si fece sempre più insistente così Apollo fu costretto ad andare ad aprire. «APOLLO» il Dio del sole aprì leggermente la porta «oh ciao Ermes cosa emh c'è?» «ho della posta importante per te da tuo padre» Apollo gliela prese dalle mani velocemente «grazie mille ciao» disse rapidamente senza dar tempo di replica al Dio dei ladri. Ade non se lo fece ripetere due volte che lo prese spingendolo contro il muro riprendendo da dove avevano lasciato. I due Dei si bramavano a vicenda, le loro labbra si desideravano, le loro lingue si inseguivano in una lunga corsa infinita senza meta. Sapevano che non era la cosa giusta, ma il cuore non si comanda e lo sapevano bene entrambi.
Cari lettori sappiamo bene che: L'amore è fuoco. Ma non sai se scalderà il cuore o brucerà la tua casa.

SPAZIO AUTRICE
CHIEDO VENIA IN GINOCCHIO LAPIDATEMI ME LO MERITO. Questo capitolo non l'ho corretto nemmeno because non ho tempo yas. Vi amo piccolo cuoricini. Grazie del supporto che mi date ogni volta💘 si questo capitolo è una merda ma va bene così

-Sof

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