VI

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Nella vita si commettono tanti sbagli. Il 99% delle volte si sbaglia per amore.
«APOLLO» il povero dio stava dormendo tranquillamente prima di essere chiamato neanche stesse finendo il mondo. «mhm passa dopo Artemide» borbotta mentre si tira su le coperte «Apollo svegliati idiota sono Ade.» «Altri 5 minuti» «Svegliati» dice scuotendogli la spalla. «Dormi con me mh» dice prendendogli il braccio e aggrappandosi ad esso. «Apollo che cazzo lasciami» Apollo stava tirando talmente forte il braccio di Ade che l'altro dio per non cadere fu costretto a sdraiarsi accanto a lui. «Apollo lasciami» Apollo invece di lasciarlo come il Dio dei morti gli stava supplicando gli si sdraiò praticamente sopra «Mhm cinque minuti e andiamo Artemide» «io non sono Artemide deficiente.» Ade provò a staccarselo di dosso in tutte le maniere ma alla fine si vide costretto a rimanere lì con il Dio del sole. Preso dalla foga di liberarsi non si era reso conto che Apollo non indossava nulla. I quattro neuroni di Ade si spensero completamente, divenne rosso come le magliette che portava Ares; non sapeva più cosa fare, così fece la prima cosa che gli venne in mente...diede uno schiaffo in piena faccia ad Apollo che si svegliò subito «ARTE-» il Dio del sole guardava perplesso Ade «PERCHÉ MI HAI DATO UNO SCHIAFFO» Ade con una mossa fulminea si alzò «PERCHÉ BRUTTO CRETINO SEI NUDO E MI STAVI DORMENDO ADDOSSO COME SE FOSSI IL TUO CAZZO DI CUSCINO» «Oh per così poco....Poi vorresti dirmi che non ti faceva piacere?» chiese con un sorrisetto «ERA PROPRIO DI QUESTO CHE ERO VENUTO A PARLARTI RAZZA DI IDIOTA» Apollo fece per alzarsi, ma Ade lo atterrò sul letto saltandogli praticamente addosso «Vuoi fare sesso ora?» Ade si rese conto della posizione in cui si trovava «NO NO VESTITI VESTITI VESTITI E POI PARLIAMO» Apollo si tratteneva dal ridere «Allora Emh dovresti levarti da sopra di me» dice guardandolo «Io..si Emh scusa» Ade si levò immediatamente dandogli le spalle. «V..vestiti grazie» Ad Apollo scappò un risolino «come vuoi Dio tenebroso» «Chiudi quella cazzo di bocca e vestiti»
«Puoi girarti» Ade divenne ancora più rosso «vestirsi non vuol dire mettersi solo un cazzo di paio di mutande.» «Ma ho cal-» «METTITI UNA MAGLIETTA TI PREGO» Apollo squadrò Ade «Il tuo amico la pensa in maniera diversa ma come vuoi» Dice mentre si gira mettendosi la maglietta «Va bene ora? Oppure de-» «Zitto zitto va bene però stammi distante» Il biondo va a prendersi dei biscotti per poi risedersi sul letto a gambe incrociate a guardare Ade «Allora che c'è? Hai disturbato il mio sonno» «Io e Te non possiamo avere nessun tipo di relazione» Apollo continuava a mangiare i biscotti «Perché noi abbiamo una relazione?» «Noi em-» «Vuoi un biscotto?» Apollo gli porse un biscotto «Non ho fame, ma soprattutto non cambiare discorso» Apollo continuava a fissarlo mentre mangiava i biscotti «Allora vai avanti» «Io sono sposato» «Okay?» «Tu non puoi baciarmi» Apollo quasi si strozzò con i biscotti «Io? Sei tu caro Dio dell'incoerenza che mentre IO suonavo il pianoforte sei arrivato è quasi facevamo sesso se non fosse stato per Ermes» Ade rimase spiazzato dalla risposta non sapeva che dirgli aveva ragione Apollo «Tu hai ricambiato» «Tu non eri tanto contrario al fatto che io ricambiassi» «Ero ubriaco» «Non eri ubriaco» «Io..non» Apollo rise «Non ti preoccupare se non ti vengono scuse va bene così» «Suona il pianoforte» «Cosa?» «Suona il pianoforte» «Perché dovrei? Hai detto che non vuoi avere nessun tipo di "relazione" con me, quindi quella è la porta» Disse indicandogli la porta da dove era entrato «Non è vero..io tu, tu tu mi piaci ecco» Apollo sorrise trionfante «Cosa vuoi sentire al pianoforte?» dice alzandosi «Non lo so decidi tu»

«Sometimes it lasts in love, but sometimes it hurts instead» Apollo finì di suonare il pianoforte per poi alzare lo sguardo verso Ade «Beh allora accontentato?» Ade annuì «Apollo» «Cosa c'è?» Ade si avvicinò lentamente a lui «tu mi piaci..tanto» «Sei sposato lo hai detto tu stesso circa mezz'ora fa» «Io..io lo so» «Non ti dovrei piacere» «Si ma io..» «Ma tu cosa? Mi vuoi dire che sia giusto questo? Trovarti un passatempo mentre tua moglie se la spassa sulla terra? Ti manca il sesso vero Ade?» «Ma non è così tu mi piaci davvero» Apollo scoppiò a ridere «se me lo dimostrerai potrò darti una possibilità» «Smettila di fare la prima donna» «Sei tu nel torno Ade caro» Dice chiudendo il pianoforte e alzandosi. Ade gli prese la mano «Ti prego ascoltami» Apollo fu percosse da un brivido «Hai la mano fredda» «Tu hai la mano calda» Ade nel frattempo continuava a trattenerlo per la mano «Mi vuoi lasciare andare si o no?» «Non vuoi tornare a dormire?» «Era quello che volevo fare se tu mi lasciassi andare» Ade lasciò la mano del Dio del sole «Apollo» «Dimmi» Il Dio dei morti lo prese per un braccio e lo tirò verso di se per incominciare a baciarlo.

Animae duae, animus unus.

Spazio autrice

PUTTANE PENSAVATE DI ESSERVI LIBERATE DI ME E INVECE STO CAZZO
AO
AO
AO
NON SO CHE DIRE
HO PROBLEMI CON WI-FI NON HO AVUTO TEMPO DI RILEGGERE
BECCATEVI STA BOTTA DI DIABETE

SE TROVATE EVENTUALI ERRORI SEGNALATEMI E CORREGGERÒ

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Sof

"Ho il sole in faccia se ridi" AdolloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora