"Ganja Burn"

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Ammetto che ci avevo pensato tutta la notte:

non lo avrei più rivisto.

Anche se la zona Venice Beach che frequentano le nostre comitive non è eccessivamente ampia, se non ci eravamo mai incontrati in 16 anni di vita quante possibilità c'erano che lo incontrassi proprio in queste ultime due settimane?

Poi era quasi Ferragosto e i miei genitori non mi avrebbero mai permesso di passare la nottata in spiaggia come avrebbe fatto lui. Vogliamo metterci il carico? Il 16 saremmo partiti due giorni perchè papà aveva avuto la brillante idea di regalare alla mamma, per i suoi 50 anni, un soggiorno a Santa Barbara e dei biglietti per uno stupido concerto di musica country. In tutto ciò il mio compito era quello di fingermi entusiasta della cosa.

Ad ogni modo, quel 13 agosto faceva davvero troppo caldo e dopo aver fatto colazione avevo iniziato a guardare la diretta di RTL 102.5 new hits, in streaming sul telefono, per sentire un pò di musica nuova con l'intento di distrarmi. Mentre cercavo idee per fare delle belle foto in spiaggia, non avevo resistito ed ero andata a spulciare i profili dei ragazzi del torneo: avevo iniziato a seguire Nicolhas, poi Leo e anche quello spilungone di Dave, ma non Travis perchè mi sembrava soltanto un tizio montato a cui piace ricevere attenzioni dalle ragazze e io...non volevo dargliene!

Alla fine non avevo resistito, avevo cercato anche Noah che, ovviamente, teneva il profilo privato per controllare tutte le groupie che iniziavano a seguirlo per fare un'accurata selezione. Io altrettanto ovviamente, per non smentirmi mai, avevo inviato la richiesta di seguirlo.

Inutile dire che 3 minuti dopo mi ero già pentita, ma tanto ormai avevo veramente poco da perdere:

"Adesso Rori penserà che tu sia una stalker, quel pallone gonfiato capirà che hai una cotta per lui e inizierà a prenderti in giro con i suoi amici. Figurati se poi potrebbe mai iniziare a seguire...te"

diceva la mia vocina interiore.

Quella mattina ero in una condizione ottimale:

stesa sul divano con la testa comodamente appoggiata su un soffice cuscino, ventilatore puntato e I Like It a palla nelle orecchie.

Tin...

e mentre cercavo di trovare una valida motivazione al fatto che fosse ora di alzarmi, avevo ricevuto una notifica da instagram

@noaharper_ HA ACCETTATO LA TUA RICHIESTA DI SEGUIRLO

"Non è vero..."

Tin...

@noaharper_ HA INIZIATO A SEGUIRTI

Annuncio anticipatamente che in quel momento ho perso 3 anni di vita futura.

Ad ogni modo, dopo quelle notifiche avevo trovato la forza di alzarmi:

ero corsa in camera, avevo infilato il mio costume preferito di Calzedonia con tutte le paillettes color magenta e rosa, mi ero infilata un paio di pantaloncini da basket rossi della Kipsta e una canottiera con la stampa Stars and Stripes blu e bianca, dopodichè avevo infalto le infradito, preso la borsa da mare e dopo averci messo dentro un olio abbronzante, un telo e aver preso anche gli occhiali da sole ero uscita a prendere la bici.

Quella mattina in radio avevano annunciato l'uscita in anteprima di "Ganjia Burn" il primo singolo dell'album "Queen" di Nicki Minaj, che io stavo aspettando da troppe settimane, così avevo deciso di mettermi le cuffiette ed avviare la riproduzione mentre iniziavo a pedalare verso la discesa per andare in spiaggia:

Ayo, as the world turns, the blunt burns

(Who you gettin' at, Nicki?)

Watch them cunts learn Fashion icon, Audrey Hepburn

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