Noah.
Noah, non si può descrivere, perché quando lo guardi perdi le parole.
Gioca a basket, ci siamo conosciuti ad un torneo due settimane fa, il giorno dopo il mio compleanno, quindi consideriamolo una specie di "regalo" da parte della mia amica Ana. Ana é una ragazza di origine Russa ha 20 anni, i capelli biondi, gli occhi color ghiaccio ed é alta piú di un metro e 75, io le voglio molto bene e per me é sempre stata come una sorella maggiore da quando ci siamo conosciute nel 2016, mi é sempre stata accanto, mi ha sempre difesa e ha sempre cercato di indirizzare le mie scelte sbagliate nella direzione giusta, per non farmi soffrire troppo perché mi conosce benissimo e sa che amo infilarmi in situazioni che alla fine mi faranno del male. Era stata lei a convincermi ad andare a quello stupido torneo. Dopotutto ero ancora triste per la storia di Matt...alla fine erano passati quasi due giorni dal mio compleanno e ancora non mi aveva ricontattata, ma ammetto che al momento mi sentissi un pò frustrata e non avessi molta voglia di parlarne neanche con lei, così per distrarmi avevo accolto la sua proposta. Quel giorno pioveva e non avevo nulla da fare, cosí dopo aver trascorso un compleanno mediocre, lei, mi aveva proposto di andare a vedere le partite insieme e io, non ricordandomi quanto fosse testarda, ero stata costretta ad accettare. Lo Skyline Camp è un campo da basket in cemento fornito di spalti, ripostiglio e tavoli costruito sulla spiaggia dal tirchio investitore proprietario dello Skyline Hotel che si trova proprio dall'altra parte della strada, un ottimo modo per guadagnare sui tornei amatoriali sfruttando l'affitto del campo. Nonostante la speculazione, però bisogna ammettere che il campo è davvero carino: curato e le linee sono ben segnate, ha due bei canestri e permette anche ai bambini piú piccoli di poter giocare, sul bordo ha cinque file di spalti che danno le spalle al sole per poter osservare le partite in tranquillità e in fine ha una fantastica vista fronte mare che ti permette di ammirarla mentre si gioca. Arrivata lí, Ana mi aveva subito presentato alcuni ragazzi dello staff: Gregor, Victoria, Jeane e dopo 10 minuti era arrivato anche Jorge, il coordinatore con la Giorgy, detta Giorgs. Jorge è un ragazzo ispanico, alto almeno 1,88m molto magro, con un accenno di barba, i capelli castani e gli occhi azzurri.
Quel pomeriggio pioveva a dirotto e per più di mezz'ora eravamo stati costretti a ripararci sotto il portico del Lido O.Z
"Tesoro hai freddo?"
mi aveva chiesto Ana vedendo la pelle d'oca sulle mie gambe, dopotutto indossavo solo un paio di pantaloncini da basket della kipsta è una canottiera
"Tieni, tanto adesso a me danno la divisa dello staff"
porgendomi la sua canotta lunga giallo fluo con la sagoma di Jordan.
Appena aveva smesso di piovere le ragazze di erano fiondate ai tavoli per distribuire le maglia del torneo agli atleti, per cercare di recuperare l'ora che avevamo perso. La canotte erano abbastanza carine di un color grigio caldo con la scritta Skyline in nero, anche se io preferivo quelle dell'anno precedente blu con la scritta bianca.
Nel frattempo io, intenta ad aiutare Ana nel cercare i fogli dei referti delle partite U18, vidi Jorge avvicinarsi verso di me
"Rori tu sai come si scrive un referto?"
"No"
"Conosci le regole del basket?"
"Abbastanza...cioè poco"
"Ti piace questo sport?"
"Molto"
"Allora sei perfetta, grazie mille per l'aiuto"
e senza esitare mi aveva messo in mano un piccolo plico di fogli destinandomi a stilare i referti al tavolo che seguiva le partite degli U16, i cui atleti hanno piú o meno la mia età. Io avevo accolto la proposta con la speranza di trovare "qualcuno di attraente con cui passare le ultime settimane di vacanza" o almeno queste erano state le parole di Ana per aprirmi gli occhi riguardo il fatto che Matt non mi avrebbe cercata ancora. C'erano tantissimi ragazzi, alti, altletici e anche molto carini, ma nessuno in particolare aveva attirato la mia attenzione, nonostante intere squadre di 3 o 4 persone facessero avanti e indietro dal campo per venire a prendere le casacche al mio tavolo, considerando che sarei stata io a decidere chi avesse dovuto indossarle. Onestamente, non ho ben chiaro come siano iniziate le cose, ma ad un certo punto Gregor, detto Greg il responsabile più adulto aveva esordito l'inizio dei preparativi con un grande elogio che aveva fatto sorridere tutti...tranne me che non riuscivo a capire

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Roman pour AdolescentsRori é intrappolata in una vita che ha sempre odiato, ma che al momento sembra esserle diventata perfetta: ha una migliore amica che l'adora, Martina, a scuola tutti le vogliono bene, pratica uno sport che ama ed é sempre piú vicina ad Ilya, il rag...