13.

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I minuti continuavano a passare e il silenzio all'interno della sala rendeva l'atmosfera sempre più tesa.
Non era possibile che quei due avessero davvero deciso di chiuderli lì dentro.

Non sapendo cos'altro fare, Felix, iniziò a pensare a come si sarebbe vendicato con quei due disgraziati una volta uscito da quelle quatto mura.

Si passò una mano tra i capelli scocciato dalla situazione e guardò, nel frattempo, Changbin intento a farsi un pisolino sul divanetto. Era assurdo.
Aveva seriamente deciso di dormire in una situazione del genere.

Felix pensò che magari avrebbe potuto chiedergli di aiutarlo con le registrazioni, infondo si trattava di lavoro e forse Chan aveva ragione a volerli far risolvere la situazione.
Tutta quella situazione non avrebbe portato a nulla di positivo nel gruppo e stava iniziando a sentirsi in colpa.
Anche se effettivamente non ero nemmeno stato lui ad iniziare. Al pensiero roteò gli occhi. Di quel passo e con quella loro attitudine non avrebbe risolto un bel nulla,

Il biondo, dopo essere uscito dai suoi soliti pensieri, si morse un labbro e prese ad avvicinarsi pian piano e senza far rumore verso Changbin che aveva ancora gli occhi chiusi.
Si sedette silenziosamente vicino a lui e lo fissò.

Ai suoi occhi lui era perfetto.
La frangia che gli copriva a metà lo sguardo lo rendevano sempre così misterioso.
Le guance, con il passare del tempo, stavano iniziavano a riempirsi, assolutamente diverse da quando lo incontrò per la prima volta.
Il suo viso allungato, invece, si fece più maturo con l'andare del tempo.

Ad osservarlo il cuore di Felix perdeva dei battiti. Era davvero questo ciò che si provava ad essere innamorati?

Allungò una mano verso il suo viso, ma senza nemmeno avere il tempo di reagire si sentì afferrare il polso.
Gli occhi di Changbin erano ormai aperti e puntavano verso quelli di Felix che lo fissava inerme.
Il maggiore, senza distogliere lo sguardo, decise di tirare il biondo verso di lui e questa azione non fece altro che diminuire la distanza tra i loro visi.

Il cuore di Felix batteva all'impazzata e il respiro si stava di conseguenza facendo sempre più corto.

"Cosa pensavi di fare Yongbok?" Disse Changbin a bassa voce, ma Felix sentiva perfettamente il suo fiato sul viso.

Era perfettamente convinto che stesse dormendo, ne era sicuro.
'Sapeva che lo stavo osservando?'
Non sapendo cosa dire decise di non rispondere.
Era in totale e profondo imbarazzo e, al momento, mantenere il suo sguardo gli sembrava la cosa più difficile di questo mondo.

"Stai arrossendo" e, finalmente, dopo giorni Felix vide spuntare un sorriso molto leggero, ma sincero sulle labbra di Changbin.

"C-cosa dici?"

"Le tue lentiggini sono più evidenti quando arrossisci, te l'ho mai detto?"

Felix scosse la testa sentendo le guance ormai andare a fuoco.

"So che mi stavi fissando, Yongbok. Dimmi, sono bello?" ridacchiò il più grande.

il più piccolo lasciò immediatamente la sua presa allontanandosi velocemente e si alzò dal divanetto.

"I-io non ti stavo fissando o qualsiasi altra cosa tu stia pensando. Stavo venendo a svegliarti. Pensavo dormissi!"

"Stavo solo riflettendo e soprattutto mi stavo annoiando" Changbin continuava a seguirlo con lo sgaurdo "e per essere una persona che vuole svegliare qualcuno ce ne metti di tempo."
Sulle labbra del maggiore comparse nuovamente il suo solito sorrisetto che Felix tanto odiava.

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