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"Passami i pomodori!" "Oh prendi il pane!" "Attento la brocca"

Nella sala comune c'era una confusione esorbitante. Pensare che mancavano addirittura due persone, sia Julia che Gianluca. Non oserei pensare quanta confusione ci sarebbe con anche loro due.

"Allora ragazzi!" inizia Paolo "Siamo finalmente arrivati al FFI grazie al nostro sudore, alla devozione, duri allenamenti e determinazione. Ora voglio che diate il meglio di voi, è questo l'importante. Non è detto che vinceremo, ma sono sicuro che abbiamo tutte le carte in regola per farlo. Impegnamoci con costanza e mettiamoci passione, vedrete che allora otterremo ottimi e soddisfacenti risultati"

Tutti esultato d'accordo con lui.

"Belle parole Paolo, sei un grande leader" lo elogia Michele.

Si risiede e tutti continuamo a mangiare come prima.

"Paolo, io sono sicura che riuscirete a vincere, ce la farete" dicendo questo gli stringo la mano.

"Grazie di tutto. Grazie per essere venuta qua non solo come manager, ma anche come amica e sostenitrice. Non riuscirò mai a dimostrarti la mia gratitudine"

Non posso fare altro che abbracciarlo e stringerlo forte a me. Sento il suo profumo, un misto fra muschio e vaniglia.

"OK piccioncini, per favore staccatevi" scherza Angelo minando il vomito.

"Nahhhh non stiamo insieme" ribadisco io sinceramente.

"Seh seh per ora" dice il piccoletto sotto ai baffi.

"Beh, penso sia ora di andare. Io sono stanco morto; vi saluto ragazzi!" Angelo ci dà la buonanotte e seguito a ruota dal resto della squadra esce.

"Grazie mille non scomodatevi ad aiutarmi a mettere a posto!" urlo dietro loro.

"Stai tranquilla dai, ti aiuto io" risponde Nakata alzandosi e prendendo qualche piatto.

Dopo circa una mezz'ora abbiamo già finito e lui mi invita a fare una passeggiata. Io ovviamente non rifiuto, ormai ci avevo preso gusto a girare a zonzo per i vari quartieri.

Passiamo la sera a parlare del più e del meno, della sua vita in Giappone e della mia in Italia.
Arriviamo fino alla spiaggia dove con mia grande sorpresa vedo due ragazzi seduti sulla spiaggia a baciarsi.
Non ci metto molto a capire che quei dire erano proprio mio fratello e la mia amica. Quando sentono i nostri passi Gian si gira e mi squadra malissimo, mentre Julia sorride e ci invita a sederci con loro.

"Abbiamo interrotto qualcosa?" chiede il giapponese facendo il finto tonto.

"Nahhh" replica il blu facendo una specie di smorfia. "Ci stavamo solo divertendo un po'" ammette lui sghignazzando mentre io per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva.

La bionda alza le spalle incurante e come se fossero da soli si riattacca a mio fratello e continua da dove si erano fermati prima.

Io e Nakata ci scambiamo un'occhiata incredula e, mentre mi alzo, li avviso che me ne sarei tornata a casa. Il calciatore mi segue e così andiamo a dormire.

Decido di non aspettare Julia, tanto sicuramente non sarebbe stata sola, così mi butto nel letto e finalmente dormo, ripensando ancora una volta al bacio fra me e Paolo.


OUR DREAM - Paolo BianchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora