Mark

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Stavo tranquillamente seduta sul prato del parco vicino a casa mia. Amavo sedermi all'ombra di un albero e iniziare a leggere. Mi piaceva la sensazione di quel leggero vento primaverile che incontrava il mio viso e, quando si faceva più intenso, mi scompigliava i capelli. A volte mi perdevo a guardare i ragazzi giocare a calcio felicemente. Preferivo uscire di pomeriggio.
In quel momento della giornata arrivava una squadra di calcio. Li guardavo giocare per ore... Cioè... Guardavo sempre quel ragazzo. Sorrideva costantemente. I suoi occhi erano illuminati dalla passione.
Ogni sera, quando tornavo a casa, correvo in camera mia e guardandomi allo specchio iniziavo a preparare un piccolo discorso sensato e poco imbarazzante per provare a fare amicizia. Fortuna volle che fu lui a venire per primo a parlarmi... Beh... Diciamo che la nostra prima conversazione non fu una delle megliori...
Stavo tranquillamente seduta sotto un albero. Avevo preso con me il mio libro preferito e avevo iniziato a leggerlo. Ogni tanto giravo la testa verso sinistra per guardare i ragazzi giocare a calcio. Avevo appena dato una leggera sbirciata. Girai la testa e... Boom! Un dolore lancinante alla guancia sinistra. Appoggiai delicatamente due dita su di essa. Era bollente. Stavo cercando di realizzare cosa mi fosse accaduto quando sentii una voce preoccupata venirmi incontro. Mi voltai nella direzione da cui veniva. Era lui. Si fermò a qualche passo da me e si chinò. Poi preoccupato mi chiese: "Ti sei fatta male?!"
I suoi bellissimi occhi mi fissavano. Il suo sguardo puntato su di me... Mi creava una sensazione strana... Ma piacevole. Provai a rispondere, ma non ebbi il tempo che mi sollevò da terra tirandomi per un braccio e poi iniziò a correre verso il campo. In quel momento stavo morendo di imbarazzo. Tutti mi fissavano. Improvvisamente si fermò. Poi prese un sacchetto contenente del ghiaccio e me lo appoggiò sulla guancia.
"Grazie."
Fu l'unica cosa che riuscii a dire.
Mi rivolse un bellissimo sorriso a trentadue tenti e poi mi porse una mano
"Piacere! Sono Mark!"
Accennai un leggero sorriso e poi strinsi la mano
"Piacere mio, sono (T/n)."
Quella sera Mark si offrì di accompagnarmi a casa. Non volevo farlo scomodare troppo, però è voluto venire a tutti i costi.
Per ricambiare il gesto gentile, l'ho "costretto" a rimanere a cena da noi.
Mi sono divertita molto a vedere mio padre fare il terzo grado al ragazzo.

Erano passati un paglio di settimane. Il e Mark avevamo stretto una grande amicizia. Molte volte mi invitava a giocare a calcio con lui e la sua squadra. Beh... Non che fossi una cima a calcio.
Più i giorni passavano, più mi accorgevo di essere follemente innamorata di Mark. Amavo qualsiasi cosa di quel bellissimo ragazzo.
Un giorno decisi di rivelare i miei sentimenti al ragazzo.
Avevo in mente una piccola cosa... Però era molto banale... Nonostante ciò presi coraggio e finiti gli allenamenti mi afficinai al ragazzo.
"Toc Toc."
Mark mi guardò stranito, poi rispose
"Chi è?" 
"Devi dirlo in inglese, se no non funziona il gioco."
"Ok ok. Who is it?"
"Will"
"Will who?"
"Will you want to be my boyfriend?"
Prima di rispondere rimase a fissare il vuoto. Poi sorrise e mi diede un casto e dolce bacio. Quel piccolo gesto d'amore rispecchiava il carattere del ragazzo. Quando si staccò mi guardò negli occhi, sorrise, poi annuì.
Quasi mi viene da ridere... Tutto questo è iniziato da una dolorosa pallonata in faccia.

Spazio per me!

Ciao! Come va? Spero tutto bene.
Sinceramente non mi piace molto sta storia. Bah.
Comunque avevo in mente di fare una x reader su un personaggio di Aot. Scrivete se l'idea vi piace e consigliatemi un personaggio che vi piace. Detto questo vi auguro una buonanotte.

inazuma eleven x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora