Joe

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Come ogni sabato, io e il mio solito gruppo di amici eravamo in giro. In più quel sabato era ancora più speciale. Era il compleanno del ragazzo per qui avevo una cotta, Joe King.
"Ragazzi che ne dite di andare al cinema?" chiese David.
Io, Jude e Joe annuimmo e così ci incamminammo verso la struttura.
Appena arrivati davanti al cinema, chiesi "Che film ci guardiamo?" Jude e David si scambiarono uno sguardo e poi il castano disse "Che ne dite di un Horror?"
Sapevo che avevano in mente qualcosa, li conoscevo troppo bene.
Entrammo. Comprammo Pop Corn e bibite, per poi dirigerci verso la sala di proiezione del film. Presi posto tra Joe e David. Dopo i soliti trenta minuti di pubblicità, il film partì. Poco prima dell'inizio, avevo parlato con David e lui mi riferì che voleva che io e Joe ci mettessimo insieme. L'unica cosa che non sapeva della sua migliore amica era che i film horror non mi facevano paura. Infatti per tutta la durata del film, mentre i miei amici urlavano o sobbalzavano dalla paura, io ridevo.
Usciti dalla sala, Jude propose di andare al luna park. Accettammo e ci dirigemmo verso l'uscita del cinema. Camminammo fino alla fermata del bus.
Iniziammo a girovagare per tutto il parco divertimenti, e ogni tanto ci mettavamo a fare la fila per qualche giostra interessante. Quasi a fine giornata, Joe mi propose di andare con lui su una giostra. Accettai. Mi prese la mano e mi trascinò per il parco fino ad arrivare davanti alla casa del terrore. Pagammo il biglietto e entrammo. Era tutto così buio che facevo fatica ad orientarmi. Mi aggrapai al braccio di Joe. Sentii una risatina da parte del ragazzo, che in cambio ricevette una gomitata leggera. Per colpa di uno stupido clown urlai dallo spavento. Insultati mentalmente quel tipo. Usciti da lì il parco era quasi vuoto.
Il ragazzo si voltò verso di me e mi sorrise. Mi prese le mani e si avvicinò al mio volto. Io in tutto ciò mi ero pietrificata. Sentivo le guance bruciare. Sentivo il suo respiro caldo sul mio viso. Infine dopo alcuni secondi annullò i centimetri che separavano le nostre labbra. Rimasi rigida per cinque secondi, poi ricambia quel gesto. Quando ci staccammo riuscì a vedere dietro un cespuglio una chioma azzurra molto famigliare e una voce sclerare. Sorrisi. Poi Joe pronunciò tre parole tanto attese. Con tutta la calma del mondo disse "Ti amo (T/n)."
Senza pensarci un secondo di più lo ribaciai. Infine risposi "Anche io Joe."

Spazio per me

Allora, scusate se non aggiorno da un botto, ho avuto molti problemi e quindi c'ho messo una vita. Questa storia mi è stata richiesta da @Leila3863. Spero sia piaciuta a te e anche a tutti gli altri. Ciao
(ormai lo sapete tutti che wattpad non vuole taggare)

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