Dorian
Ero passato più di una volta in ospedale ma di lei nessuna traccia, mi fermai allo sportello dell'accettazione per chiedere informazioni e l'unica cosa che mi fu data era un lunghissimo elenco di persone che lavoravano in fabbrica. Tanti morti, alcuni feriti e solo qualche persona dimessa perché in ottime condizioni. Era come trovare un'ago in un pagliaio, impossibile. Pobabilmente il suo nome poteva essere nell'elenco delle persone morte, pensai, un brivido scosse ogni muscolo del mio corpo. Strappando, istintivamente, quel foglio in mille pezzi decisi che non l'avrei più cercata.
Tornai a casa, demoralizzato, aprì la porta del frigorifero in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti, ma era completamente vuoto. I giorni passati in fabbrica come volontario mi avevano distolto completamente dalle faccende domestiche. Richiusi la porta dell'enorme elettrodomestico e sospirando afferrai le chiavi della mia auto dirigendomi verso la porta di casa.Nel supermercato sentivo ancora gente parlare dell'incendio, l'accaduto aveva sconvolto l'intera città. Gironzolavo fra le corsie buttando nel carrello prodotti alla rinfusa, quando un grido di aiuto attirò la mia attenzione. Mi voltai e vidi una montagna di mele precipitare, istintivamente scoppiai in una grossa risata. Una ragazza era stata sepolta sotto quella montagna di frutta, probabilmente era la stessa che ne aveva causato la caduta.
Mi avvicinai per aiutarla e fu proprio in quel momento che riconobbi alcuni tratti a me familiari.
Continuavo a sorridere, complice anche un po' l'emozione.
Aveva il volto avvampato, rosso più delle mele che stavamo raccogliendo ed io non potevo far a meno di guardarla, era esattamente come l'avevo sempre sognata di notte.
Improvvisamente le nostre mani si sfiorarono e i nostri sguardi si incrociarono, aveva gli occhi color caffè e i capelli di un biondo dorato legati da una lunghissima treccia.
《Tutto bene?》le chiesi, cercando di apparire più sereno possibile.
Con la voce tremante rispose 《Si!》.
Tenendola per meno la feci rialzare, con disinvoltura afferrai il mio carrello e mi avviai per la cassa, così senza salutare.
Non mi voltai mai nella sua direzione, a differenza di ciò che potevo sembrare ero molto timido e non serei riuscito a fare il primo passo.
~.~Rimasi appoggiato alla mia Wolsfaghen con la Lucky Strike fra le labbra a fissare le porte scorrevoli del supermercato in attesa di vederla uscire. Chiusi gli occhi per immaginare ancora una volta le nostre mani che si erano sfiorate, quando lì riaprì me la ritrovai davanti con un dolcissimo sorriso stampato sul volto. Trasalì nel vederla così vicino a me.
《 Sono giorni che ti cerco》esordì lei, rimasi scioccato dalla sua rivelazione e la guardai basito.
《 Anche io ti cercavo》risposi 《 sono passato tutti i giorni in ospedale nella speranza di rivederti》non mi ero mai esposto così tanto in tutta la mia vita e, sorpreso di me stesso, non ne ero affatto pentito.
Passammo l'intera ora a parlare del famoso incendio e delle conseguenze che esso ha riportato alla città e alla sua vita.
Era maledettamente bella, più bella di come ogni notte l'avevo sognata e così, di punto in bianco, le chiesi: 《Hai impegni per stasera?》trasalì io stesso a quella domanda. A differenza di ciò che si credeva ero fragile e pieno di emozioni. Senza pensarci troppo mi rispose 《 Si, questo è il mio numero. A stasera》. Mi porse il suo bigliettino da visita e andò via. La guardai mentre si allontanava tenendo stretto fra le mani quel cartoncino bianco dalla scritta elegante.Milly Even
Professional Designer
![](https://img.wattpad.com/cover/106468431-288-k116409.jpg)
STAI LEGGENDO
My Soldier My Hero
RomanceMilly è una giovane visagista che ha iniziato da poco a lavorare in una famosa azienda di porcellane presente nella sua città. È ossessionata dagli incubi notturni e da un paio di occhi color ghiaccio che ogni notte la tormentano. A pochi chilometri...