Silenziosa

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Scena 6
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Ore 21.57, Casa di Yuta
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A Yuta non piaceva fare ritorno ad una casa silenziosa. Gli dava troppo tempo tempo per pensare. Era abituato alle urla di Rin, al rumore delle pentole in cucina, alla TV in salotto.

Ma tutto era tranquillo. Rin dormiva, chef e camerieri se ne erano andati alle otto, e al momento erano quasi le dieci, secondo l'orologio di Yuta.

La situazione di Sicheng lo preoccupava senza sosta, ma negli anni Yuta aveva imparato a non essere troppo curioso. Non ne aveva alcun diritto, comunque. Non aveva nessuna importanza nella vita di Sicheng, non ancora almeno. Per ora Yuta aveva intenzione di restare suo amico e datore di lavoro, e crearsi lentamente una strada per entrare nella vita di Sicheng, e possibilmente nei suoi pantaloni.

Sospirò esausto, lasciandosi cadere sul divano del salotto, affondando il viso tra i soffici cuscini. Ad essere onesti, il salotto era ciò che odiava di più. La stanza era piena di ricordi della sua ex moglie. Lei aveva scelto il divano, la TV, la coperta blu lanciata sulla poltrona, ma Yuta non era intenzionato a cambiarli. Almeno, non lo era stato fino ad allora.

Ogni volta che Sicheng sedeva sul divano, sentiva il bisogno di cambiarlo, trovarne uno nuovo e meno simile a lei. Ogni volta che lui accendeva la TV, si sentiva male sapendo che qualcuno che gli piaceva stesse toccando qualcosa che una volta le era piaciuto.

A Yuta non mancava, se doveva pensarci seriamente. Sua moglie era un disastro di ragazza, nel peggior modo possibile. Non era come Sicheng dopo che Yuta gli aveva dato un bacio insensato, era come se fosse stata colpita da un treno e fosse caduta in un coma di depressione. Qualcosa in lei era cambiato, e Yuta non aveva mai capito perché. Aveva pensato che lo stesse tradendo o cose del genere, ma si sbagliava completamente. La donna era diventata distante e violenta, sempre fuori fino a tardi. Il giorno in cui aveva alzato le mani su Rin, fu il giorno in cui Yuta puntò i piedi. Aveva cacciato la donna, nessuna obiezione, nessuna chance per spiegare. Nessuno poteva toccare suo figlio e aspettarsi di essere autorizzato a vederlo di nuovo. Yuta non aveva saputo che si fosse uccise finché Irene glielo disse, e non ebbe alcun rimpianto al suo funerale.

Rin era stato confuso, ovviamente, ma aveva lentamente iniziato a capire che sua madre non sarebbe tornata a casa. Era troppo piccolo per portare rancore verso la madre per avergli fatto del male, probabilmente non lo ricordava nemmeno. Ma Yuta sì, e ciò gli fece desiderare di proteggere suo figlio anche di più. Non si fidava velocemente delle persone, ma qualcosa in Sicheng gridava fiducia. Perciò non si era fatto problemi a lasciargli suo figlio e il suo cuore. Era diventato il suo passatempo preferito tornare a casa e vedere le sue due persone preferite accoccolate sul suo letto.

Sicheng era diventato parte della famiglia, anche se non lo aveva ancora realizzato. Irene poteva dire quel che voleva su di lui, Yuta non l'avrebbe ascoltata, né avrebbe abbandonato Sicheng. Poteva aver avuto dei problemi, ma non li aveva mai lasciati interferire con Rin ed era sempre molto attento a nascondere la sua vita privata. Il modo in cui Sicheng si prendeva cura di Rin aveva mostrato a Yuta che lo avrebbe messo davanti a sé stesso, non importa cosa fosse successo.

Sicheng lo avrebbe fatto con chiunque, aveva appreso Yuta. Poteva capire che lo avesse fatto con suo fratello. Yuta non sapeva fin quanto si sarebbe spinto Sicheng per tenere al sicuro quelli che amava, e sperò di non scoprirlo mai.

Un forte urlo risvegliò Yuta dal suo dormiveglia, e sfrecciò nella stanza di Rin. Il bimbo stava urlando il nome di Sicheng, singhiozzando vistosamente e tremando nel suo letto. Il procione era stretto tra le sue braccia, sembrando più Sicheng stesso che un peluche.

"Che c'è che non va?" sussurrò Yuta, accarezzando la testa di Rin con fare rassicurante. Il bimbo scosse semplicemente il capo, le lacrime che ancora scendevano.

"Cos'è successo a Sicheng?" chiese Yuta, e Rin rilasciò un singhiozzo.

"Gli ha fatto male" balbettò "un uomo. C'era del sangue e-" Rin inspirò, cercando di controllare il pianto "Ha smesso di muoversi, papino"

"Tranquillo piccolo, era solo un sogno" lo rassicurò Yuta, mettendo Rin a letto per la seconda volta. Allentò la presa del bambino sul pupazzo, e gli rimboccò la coperta coi dinosauri.

"Puoi controllare? Per favore?" supplicò il bimbo, stringendo il povero procione. Yuta annuì e estrasse il telefono, aprendo la notifica di un messaggio. Rilesse il testo almeno tre volte, completamente in shock. Diede a Rin un bacio in fronte, cercando di apparire il più calmo possibile, prima di uscire dalla porta.

Camminò per le strade vuote, diretto verso il ponte dove aveva incontrato Sicheng la prima volta quella sera. Le stelle erano l'unica cosa che illuminava il suo cammino, guidandolo dal suo angelo caduto. Il ragazzo non era più seduto sullo steccato, anzi, era raggomitolato sotto di esso. Yuta si maledì silenziosamente, sentendosi in colpa per aver lasciato Sicheng a casa, anche dopo aver sentito la confusione all'interno. Si avvicinò a Sicheng con attenzione, cercando di far restare calmo e non spaventarlo.

"Ehi, Sicheng?" disse dolcemente Yuta, abbassandosi sull'erba, di fronte al ragazzo cinese. "Cos'è successo, amore?"
Sicheng tirò su col naso rumorosamente, e Yuta si chiese quante volte avrebbe dovuto aver a che fare con persone che piangevano, quel giorno.

"Non l'aveva mai fatto prima..." Sicheng si spense, perdendosi tra i suoi pensieri. Il suo viso era nascosto da un cappuccio color rosa pastello, solo una parte dei suoi capelli neri spuntava.

"Tuo fratello?" suggerì Yuta, notando che Sicheng non fosse intenzionato a completare la frase. Lui annuì lentamente, ancora nascondendo il viso dallo sguardo curioso di Yuta.

"Cosa ha fatto?"

Sicheng non disse nulla per un po', guardò davanti a sé. Yuta poté capire che era combattuto sul dirgli o meno cosa fosse successo, ma alla fine, vinse il buon senso. Sicheng abbassò il cappuccio, mostrando a Yuta tutto ciò che gli bastava sapere.

SPAZIO ME :D

Sì non pubblico da un sacco

Non è che non riesca a tradurre...
Anzi, ho quasi finito~

È che mi dimentico proprio :')
Mi dispiace :'))

Daddy's babysitter - Yuwin [!TRADUZIONE!]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora