217

545 29 33
                                    

Scena 10
_____________

Ore 15.34, prigione del paese
___________________________________

Sicheng stava tranquillamente leggendo un romanzo sul divano di Yuta, quando bussarono alla porta. Sbuffò infastidito e posò il libro, proprio quando stava arrivando alla parte migliore. Sbloccò la porta e la aprì, resistendo allo stimolo di sbatterla in faccia all'ospite.

"Rin sta dormendo" disse, senza mezzi termini, già stufo dell'anziana signora.

"Non sono qui per Rin, sono qui per te" rispose Irene, facendosi strada all'interno della casa.

"Spero tu sia qui per scusarti" sorrise beffardo Sicheng, sedendosi il più lontano possibile da Irene sul divano.

"Credo di non avere nulla di cui scusarmi" Irene si sedette, incrociando le gambe nel modo più elegante che Sicheng avesse mai visto.

"Va bene stronza" borbottò sottovoce "Quindi, cosa vuoi?"

"Sono qui per informarti di una cosa"

Sicheng inarcò un sopracciglio "Vai avanti"

Irene si schiarì la gola "Se non te ne vai entro domani, chiamerò i CPS (tesori, se non sapete cosa sia, è l'abbreviazione di Centro Psico-Sociale) per aver messo in pericolo il bambino"

Sicheng la guardò, valutando se fosse seria o meno.

"Ti rendi conto che tua figlia era peggio di me, vero?"

"Sì, tuttavia lei è morta, quindi questo non la toccherà. D'altra parte, tu sarai obbligato ad andartene e a tornare da tuo fratello." Irene sorrise compiaciuta, vedendo l'espressione terrorizzata di Sicheng. Il ragazzo era alle strette, ora la donna doveva solo attuare l'ultima parte del suo piano.

"Puoi andartene, per favore?" chiese Sicheng, tremate, la voce vacillava per le lacrime che stavano per cadere.

"Penso che sia tu quello a doversene andare. Torna al tuo posto, Sicheng. Sai di non essere abbastanza per stare qui." Irene appoggiò una mano 'confortante' sulla spalla di Sicheng.

Sicheng se la scrollò di dosso.

"Brutta stronza" ringhiò, perdendo la pazienza che aveva avuto in precedenza.

"È una sfortuna che Yuta sia bloccato con te. Devi essere un tale fardello... Quel povero ragazzo deve a malapena riuscire a stare al passo con suo figlio, e ora deve anche sopportare qualcuno che non riesce nemmeno a risolvere i propri problemi. Che sfortunato..."

Sicheng si coprì le orecchie con le mani, bloccando le parole tormentose della donna.

"Rin deve odiare averti attorno, a ricordargli costantemente della sua vera madre"

"No, no, basta" Sicheng mormorò debolmente, ignaro delle persone in piedi accanto alla porta del soggiorno.

"Sei solo un rimpiazzo per Yuta, si stancherà presto di te"

"Ho detto basta!" strillò Sicheng, dando uno schiaffo alla donna. Il suono echeggiò per la casa, colpendo infine Sicheng. Non era mai caduto così in basso. Non avrebbe mai colpito qualcuno senza motivo, ma Irene lo aveva semplicemente fatto arrabbiare, tanto. Si accasciò a terra, singhiozzando nelle sue mani, mentre Irene dava sfogo alle urla più finte che avesse mai sentito.

Daddy's babysitter - Yuwin [!TRADUZIONE!]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora