Le sensazioni sfuggenti, che si cancellano dalla mente umana, svanendo lentamente e scivolando nell'oblio, come granelli di sabbia in un pugno aperto.
Le persone sono tutte ipocrite.
Cominciano a trascurare gli altri quando non sono più una fonte di guadagno stabile.
Che sia un guadagno affettivo, psicologico, lucroso, morboso; non cambia niente.Pensieri sconnessi. Non riesce a collegarlo.
Così confusi e difficili.Indossava dei larghi pantaloni neri a zampa d'elefante, un po' anni Settanta, che ricoprivano poco e niente le calze nere e gialle a pois. Le scarpe erano di un turchese sbiadito, tanto erano consunte.
La camicia verde era infilata nei pantaloni, i suoi polsini erano sbottonati mentre le maniche erano arrotolate fino al gomito.
Le braccia ricadevano senza forza propria lungo i fianchi e oscillavano per il vento che entrava dalla finestra, lasciata maldestramente aperta.
La luce illuminava i suoi capelli arruffati e castano rossicci che ricadevano sulla fronte ampia e leggermente sporgente.
Le sopracciglia quasi rade sovrastavano gli occhi trasparenti, un dettaglio utile ai medici nell'esame post-mortem per capire da quanto tempo era avvenuto il decesso.
I bulbi oculari avevano alcune chiazze giallognole e nere. Tra gli occhi faceva capolino una piccola gobba, dovuta alla rottura del setto nasale pochi anni prima.
La lingua,bluastra, si sporgeva stretta tra i suoi denti, mentre la cintura continuava a cingere il suo collo rigonfio.
Avrebbe voluto stringere a sé quell'uomo, che, però, aveva sempre scelto di fingere.
Avrebbero trovato anche questo giovane.Perché ?
Quelle calde braccia, che numerose volte l'avevano accolta, quei teneri sorrisi che facevano incurvare le sue morbide labbra screpolate...
Non pianse, non ci riuscì.
D'un tratto quel macigno di consapevolezza si fece più pesante e lei non poté più sopportarlo.
Si accasciò a terra, le rotule che si toccavano, i piedi in direzioni differenti, e le mani in grembo, congiunte in un silenzioso
grido grigio.Non riusciva a realizzare il fatto che fosse morto, non riusciva ad accettarlo.
Si rimise in piedi, come se una forza repentina l'avesse colpita, e corse fuori dall'edificio.
Non aveva lasciato tracce nell'appartamento avendo usato i guanti di stoffa, spesso sostituiti da quelli in lattice, che sono più rintracciabili.
Si ricompose e, pensando alla barba rossiccia e incolta del giovane, sorrise lievemente.
Il Sole irradiava ogni cosa e lei storse il naso, assumendo un'espressione corrucciata.
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I Colori della Morte
Misterio / SuspensoPenso che la trama venga da sé, un po' come ogni cosa nella vita. C'è chi vive, chi muore, chi dimentica, e chi cerca. C'è anche chi sente i colori, i sinesteti. È difficile essere realistici, difficile uscire dalla monotonia, difficile accettare gl...