Non permetto la stampa delle mie storie sotto forma di libro su siti che lucrano sul mio lavoro né per uso personale né per rivenderle, altrimenti procederò per vie legali visto che hanno il copyright.
Inoltre, vi prego di non lasciare commenti che fanno cenno alla sessualità dei protagonisti in modo maleducato; commenti con bestemmie, troppe parolacce e insulti; commenti che fanno riferimento a cospirazioni o ad altre fan-fiction perché non è rispettoso nei confronti dell'autore, dei lettori, della storia e dei suoi personaggi.
Altrimenti, sarò costretta a bloccarvi o a togliere la storia da questa piattaforma. Mi dispiace scrivere questo avviso all'inizio di ogni capitolo, ma sono arrivata al limite.
Grazie e buona lettura 🌻"C'era bellezza nell'idea di libertà, ma era un'illusione.
Tutti i cuori umani erano incatenati dall'amore."
C.C.Harry soleva trovare tesori inestimabili nel vecchio baule di nonna Mary.
Non sapeva spiegarselo, ma riusciva sempre ad offrirgli ciò di cui aveva bisogno: i disegni che aveva realizzato da bambino e che aveva dato a madre prima di partire per l'università; la sua prima copertina di lana assemblata a quella dei suoi migliori amici nella quale stringersi quando sentiva la loro mancanza; il foulard blu e bianco di Mary con il quale aveva tenuto a bada la sua chioma leonina per la maggior parte dell'adolescenza. Insomma, ai suoi occhi verdi era una vera e propria risorsa e, nonostante avesse compiuto venticinque anni da qualche mese, era certo di non aver ancora scoperto tutti i segreti e le potenzialità di quel baule.
Quel pomeriggio di metà maggio, si arrampicò su una sedia di legno traballante per tirarlo giù dall'armadio sul quale era stato conservato, non sapendo con certezza cosa cercare.
Un vecchio foulard? No, i suoi capelli non ne avevano bisogno dal momento che li aveva tagliati qualche anno prima e ora dei corti e morbidi ricci gli incorniciavano il viso. Dei vecchi disegni? No, perché non aveva nulla di cui farsi perdonare da sua madre. E neanche delle copertine o delle bavette che avevano visto tempi migliori. Con la lingua stretta tra i denti e un'espressione concentrata sul viso, si disse di aver soltanto bisogno di conforto, un sollievo che mettesse a tacere tutti i sentimenti contrastanti che gli appesantivano il petto da settimane. Con un piccolo sforzo riuscì a trascinare il baule verso di sé e accennò un sorriso vincente quando si accorse di averlo tirato fuori a metà. Poi, quell'espressione si tramutò in una di vero e proprio terrore non appena percepì la sedia traballare e perdere stabilità sotto i suoi stivaletti dorati. In un attimo, che gli sembrò eterno, rivisse la sua intera esistenza a rallentatore e d'istinto chiuse gli occhi con la speranza che l'atterraggio di schiena sul pavimento sarebbe stato meno doloroso in quel modo.
Non posso spezzarmi la schiena, non proprio ora! pensò tra sé e sé disperato.
L'atterraggio, però, fu più morbido di quanto avesse mai potuto sperare. Già si era visto in un letto d'ospedale con un ortopedico a praticargli astruse manovre e con l'intera famiglia Styles al suo capezzale. Invece, chiunque gli avesse impedito di compromettere irrimediabilmente la sua salute profumava anche! Cannella, profumava di cannella e di tutte le cose buone e familiari che Holmes Chapel aveva da offrirgli. Sorrise dolcemente e sprofondò tra quelle braccia che ora lo stringevano forte perché quel profumo poteva appartenere a una persona soltanto.
STAI LEGGENDO
A Million Dreams // L.S.
FanfictionTutte le storie iniziano con un solenne "c'era una volta", ma non è questo il caso: questa storia inizia con l'ingombrante baule di legno di nonna Mary che contiene passato, presente e futuro di ben tre generazioni. Harry Styles, stilista esordiente...