|| 𝕮𝖔𝖑𝖔𝖗 || [Woosan]

I

---------------------

{ Fαƙҽ Sαɳ PσV } 

In tutto quel breve arco di tempo lentamente passato che considero la mia vita, non ho mai visto i così chiamati colori, e quelle poche persone che considero amici me li hanno sempre descritti come un qualcosa di spettacolare ed unico. Mi hanno sempre raccontato che il rosso è il colore della rabbia, del fuoco; un qualcosa che brucia se toccato ed una fonte di calore. Per me quello è il rosso, il sangue che scorre nelle mie vene per me è come rabbia e fuoco fatti liquidi ed infusi in questi piccoli intricati canali che compongono il mio essere. Anche la nostra bandiera ha un accento di rosso, per avvertire chiunque ci veda del pericolo che incombe.
I miei compagni hanno immerso la mia mano nelle fredde acque salate dell'oceano; mi hanno detto che quella sensazione è il blu. Il freddo ed il bagnato ma anche la calma, per me quello è blu, il mare infinito, il cielo, i capelli di Mingi le pietre preziose. Il giallo è il tepore del sole, la felicità; un colore vibrante e pieno di vita.
Per il verde mi hanno messo in mano delle foglie appena prese dall'albero e mi hanno fatto accarezzare la tenera erba appena nata; la vita per me è verde.
Per il viola mi hanno messo in mano dell'uva ed un tessuto pregiato; per me viola è ricchezza ed era, i capelli di Wooyoung.
Dal giorno che l'ho scoperto, il viola è sempre stato il mio colore preferito.
L'oro mi è stato descritto come lo splendore di una città, una ricchezza che, se abusata, può essere mortale.
Il bianco ed il nero li conosco; sono gli unici due toni che riesco a percepire. I miei amici insistono a dirmi che per poter vedere questi colori mi devo innamorare come hanno fatto loro; Seonghwa con Yeosang e Mingi con Yunho per esempio. Sono anni che vedono le Tonalità della natura. Non so come faccia Hongjoong a vedere questi colori, ma girano voci che la sua amata o il suo amato sia decesso di una morte orripilante e che il capitano lo o la amasse ancora. Jongho i colori li vede dalla sua creazione; un miglioramento nelle sue emozioni ha fatto sì che possa vedere tranquillamente qualsiasi tono.
Solo io rimango in bianco e nero, in questo mondo a tratti anche grigio, immaginando solamente come sia veramente e se mai un giorno potrò vedere la sua bellezza.

{ Fαƙҽ Hσɳɠʝσσɳɠ PσV }

Guardavo il blu del mare infinito mentre pensavo ad un nuovo piano su come ottenere la vittoria sui nostri nemici giurati, così da ottenere un desiderio e, di conseguenza, una possibilità di portare indietro chi mi ha mostrato i colori per la prima volta.
Mi manca.
Sospirai guardando un'ulteriore volta l'oceano e mi voltai, chiamando a rapporto la mia fedele spia Choi San. Arrivò con il suo solito passo felpato come un gatto che si avvicina alla sua preda e la sua solita espressione bianca, i capelli pettinati alla perfezione, come sempre d'altronde, e adornato di preziosi gioielli in qualsiasi modo possibile ed esistente.

<< Capitano, a cosa devo questa così frettolosa chiamata?  >>

<< Quante volte te lo devo ancora dire San-ah? Puoi chiamarmi Hongjoong quando non siamo in battaglia. >>