Dopo la telefonata con Jess sono rimasta un'altra ora nel mio ufficio fissando il vuoto.
Si, sicuramente non è uno dei piani più saggi e furbi che mi siano mai venuti, ma è come se attualmente fossi bloccata completamente.
Non so come comportarmi.Fino ad ora non ho fatto altro che pensare a come si sentisse lui, ma io? Come mi sento io?
Cerco di convincere me stessa che sia stata solo una scopata, ma se dopo due anni che non sono riuscita ad andare con nessun uomo arriva lui e dopo poco che ci conosciamo riesce a farmi sciogliere così un motivo ci sarà di certo.Sospiro e decido di andare a parlargli.
Entro nel suo ufficio dopo due colpi leggeri alla porta.
Lo vedo affacciato alla vetrata, sta parlando a telefono.
Non appena mi sente entrare si volta e mi fissa.«Si, Brian...no...non ti ho chiesto di dargli buca dannazione ma ci riesci a capire per una volta?»
Continua a guardarmi.Mi mordo il labbro, ed improvvisamente mi rendo conto che forse quella della notte scorsa non è stata solo una scopata col capo.
Mentre lo guardo penso che se questa storia dovesse saltare fuori probabilmente tutta la mia carriera andrebbe a rotoli, perderei tutta la mia credibilità e professionalità e agli occhi degli altri sarò solo la sgualdrina che va a letto con il capo solo per ricavarne benefici.
Sospiro e chiudo la porta, uscendo fuori.
Poggio per qualche secondo la testa alla porta e poi mi sistemo, ritornando nel mio ufficio.
Per il resto della giornata non faccio altro che pensare...pensare e pensare.
Che mi sta succedendo?
Insomma, ero venuta qui con unicamente intenti lavorativi... Con lo scopo di migliorare la mia prestazione di donna d'affari, per imparare.
Una relazione sentimentale con il capo non era affatto prevista.Forse sto solo ingigantendo la cosa.
Dovrei solo smetterla di pensarci e fare sì che non accada più.
Sono una donna seria e professionale.Compilo gli ultimi moduli ed esco dal mio ufficio.
Chiamo l'ascensore e sento una presenza dietro di me.
Non appena le porte si aprono entro, cercando di ingnorarlo, nonostante la sua costante presenza dietro di me sia molto vicina.
«Ti prego...»
Sussurro, nel momento in cui sento il suo respiro sul mio collo.Prendo il suo braccio da dietro e lo porto sul mio seno.
Mi bacia delicatamente il collo e sento il suo corpo pressare al mio.
Getto la mia borsa per terra e mi volto, spingendolo contro il muro dell'ascensore.
Premo in fretta il pulsante per farlo rimanere in sospensione e lo bacio.
Stringo forte i suoi capelli e gli sbottono la camicia.
Prima che possa fare altro, quella con le spalle al muro adesso sono io.
Mi sfila gli slip e mi prende in braccio, allacciando le mie gambe intorno i suoi fianchi.
Lo aiuto a slacciarsi i pantaloni e in meno di due secondi lo sento dentro di me.
Gemo forte e al sentire il suo respiro pesante nel mio orecchio mi viene voglia di darmi completamente a quest'uomo.
Mi guarda negli occhi.
«Lou...»
Sussurra.Lo bacio e mordo il suo labbro.
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Businesswoman- H.S.
Teen Fictionda un semplice colloquio può nascere un girone all'inferno che va ben oltre l'indecenza e l'impurità dei lussuriosi...