*tre mesi dopo*
Andiamo a lavoro e una volta scesa dalla sua auto mi prende per mano e io lo guardo confusa.
«Sta tranquilla.»
Mi intima, senza guardarmi, mentre entriamo in quell'edificio imponente.Da quando "stiamo insieme" e mi fa strano anche dirlo, non ricevo sempre sguardo gentili e simpatici, il che mi reca un leggero disagio, ma nulla che non possa reggere, credo.
«Buongiorno, Lara.»
Saluta la segretarie che sorride e poi guarda me storto.«Iniziamo col primo sguardo inceneritore del giorno, signor Styles.»
Dico io.Mi stringe con più forza la mano e mi fa l'occhiolino.
«Non ti curar di loro, no?»
Dice ed io alzo gli occhi al cielo.Entriamo in ascensore e lo guardo dal basso sorridendo, mordendomi il labbro.
«Che c'è, signorina Stewart?»
Mi guarda sorridendo.Mi alzo sulle punte e gli bacio la guancia.
«Mai avrei pensato che la mia professionalità lavorativa andasse a puttane per un uomo, nonché mio capo.»
Dico e lui ghigna.«Non è andata a puttane, sei sempre la donna d'affari che ho conosciuto, con una cosa in più.»
Mi fa l'occhiolino e io alzo gli occhi al cielo.Arriviamo al piano e ci lasciamo la mano, lui mi fa l'occhiolino e io sorrido.
Sta per andare nel suo ufficio ma poi torna indietro e mi lascia un bacio sulla guancia.
«Ci vediamo dopo.»
Mi sussurra e sorrido, annuendo.Mi mordo il labbro, guardandolo andar via ed entro nel mio ufficio.
Poco dopo che inizio a lavorare mi arriva un messaggio.
Harry.
-sta sera cena a casa mia, signorina Stewart?-
Sorrido e gli rispondo.
-devo controllare la mia agenda, che guarda caso occupi tu.-
Sorrido e poso il telefono.-allora suppongo sia un sì.-
Vedo illuminarsi lo schermo con questo messaggio e sorrido.Sono ormai le 5.30 e tra mezz'ora finirò il mio lavoro.
Il telefono dell'ufficio inizia a squillare.
«Styles's business entertainment, come posso aiutarla?»
«Salve Louisa, è bello risentire la sua voce.»
«Thompson.»
Affermo, con voce sprezzante.«Ha intenzione di umiliarmi anche per telefono?»
Dice lui ed io alzo gli occhi al cielo.Come può una persona essere così bastarda?
«Come posso aiutarla?»
Cerco di tagliare corto per parare con quell'uomo il meno possibile.«Dobbiamo stabilire un'imminente riunione, è urgente.»
«Immagino. Urgente come la precedente, signore?»
«Oh Louisa, la avviso solo che se fossi in voi vorrei farla al più presto.»
«Di che si tratta?»
Chiedo, sospirando.«Diciamo solo che potreste fallire, per cui vanno discusse delle cose non di certo per telefono.»
Dice queste parole con una finta empatia che mi fa quasi venire il vomito.
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Businesswoman- H.S.
Teen Fictionda un semplice colloquio può nascere un girone all'inferno che va ben oltre l'indecenza e l'impurità dei lussuriosi...