Quando la sveglia suona i miei occhi scattano e mi alzo subito.
«Mh...Lou... è domenica, che ti prende?»
Mi chiede Jess, dall'altra parte del letto.«Oggi dimettono Harry, te ne sei dimenticata? Tra poco esce.»
Dico euforica, mentre preparo la valigia che porterò da Harry.Ho pensato molto al suo messaggio e penso che non ci farebbe di certo male stare un po' in più insieme.
«La valigia?»
Domanda, ancora stordita, mentre cerca di alzarsi.
I capelli gonfi e gli occhi semichiusi, non capendo il perché dell'oggetto.«Harry mi ha chiesto di stare da lui per un po'.»
La vedo sorridere.«Okay, vado a fare il caffè.»
Esordisce, scendendo di sotto, mentre io vado in bagno per lavarmi.Non mi trucco.
Sono rare le volte in cui lo faccio, principalmente quando esco per una cena o a volte a lavoro, ma trovo non sia molto utile.Mi guardo allo specchio.
Ho le guance rosse, così tanto che quasi coprono le lentiggini sulla pelle.Avere le lentiggini non mi è mai piaciuto, specialmente perché non si limitano a presentarsi solo sul viso, ma su tutto il corpo.
Ma è una cosa con la quale ho imparato a convivere, come in tutte le altre.
Nascere con i capelli rossi ha anche i suoi difetti, oltre al fatto che i bambini da piccola ti chiamano strega.Mi metto un paio di jeans a vita alta e una camicia molto leggera infilata dentro, infilo gli anfibi e scendo di sotto.
«Sei già pronta? Oh Dio...»
Si mette le mani tra i capelli e sospira, mentre beve il caffè.Prendo la tazza che ha preparato per me e lo bevo, mentre lei sale di sopra per prepararsi.
«Hai piani per dopo?»
Chiedo, quando scende, vedendola truccata e con i capelli lunghi e lisci che le cadono sulle spalle.«Mi vedo con Brian, vado da lui a pranzo.»
Dice, mentre prende le chiavi della macchina e si infila il giubbino di pelle.«Andiamo?»
Domanda ed io annuisco, mettendo la tazza nel lavello e raggiungendola fuori casa, dopo aver chiuso la porta a chiave.Quando arriviamo davanti all'ospedale prendo il cellulare e lo chiamo.
«Siamo giù, mi trovi all'entrata.»
Dico, mentre scendo dall'auto, avvisandomi verso l'ingresso principale.«Scendo subito.»
La sua voce è così bella anche attraverso uno stupido telefono, anche di prima mattina.Quando scende lo vedo dopo tanto con i suoi vestiti addosso, indossa dei jeans e una camicia bianca, di seta, sbottonata fino al petto.
Non appena mi vede le sue fossette si fanno spazio sulle sue guance, e anche le mie.
Getto le braccia intorno al suo collo, i suoi lunghi capelli mi solleticano il naso, il suo profumo invade ogni mio senso e non smetto nemmeno per un attimo di sorridere.
«Ciao Gemma.»
Sorrido, salutando la sorella, lasciandole un veloce abbraccio.Entriamo in macchina di Jess, che saluta tutti.
«Allora, accompagno prima voi due a casa poi Lou a prendere la sua macchina, che è rimasta sotto l'ufficio.»
Annuncia, mentre parte.«E poi vengo da te.»
Sorrido, rivolgendomi ad Harry, guardandolo dallo specchietto retrovisore.
Mi fa un occhiolino.Arriviamo dopo poco davanti casa di Harry.
«Grazie mille Jess, a dopo Lou.»
Dice Gemma.Harry mi accarezza la guancia da dietro, prima di scendere dall'auto.
![](https://img.wattpad.com/cover/216140327-288-k891962.jpg)
STAI LEGGENDO
Businesswoman- H.S.
Teen Fictionda un semplice colloquio può nascere un girone all'inferno che va ben oltre l'indecenza e l'impurità dei lussuriosi...