Nel salotto di Saussure

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Qualche tempo fa, ho chiesto a diversi utenti e amici che si dilettano nella scrittura se avessero delle domande sulla grammatica, sintassi, lessico o semantica, insomma sulla sfera linguistica in generale, che avevano sempre voluto chiedere, ma che non avevano mai osato porre. L'idea di questa rubrica, infatti, è quella di rispondere proprio alle vostre domande, cercando di chiarire i vostri dubbi attraverso le parole di un esperto. Che sarei io. So che non sembra, ma ho una laurea specialistica in Linguistica (capirò se qualcuno manifesterà la richiesta di vedere il certificato di laurea). Perciò, vi dò il benvenuto al terzo episodio di questa rubrica affascinante e, onde evitare di sprecare altro tempo prezioso con futili parole, procediamo immediatamente all'analisi della prima domanda!

 Perciò, vi dò il benvenuto al terzo episodio di questa rubrica affascinante e, onde evitare di sprecare altro tempo prezioso con futili parole, procediamo immediatamente all'analisi della prima domanda!

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- Come ci si destreggia con l'andare a capo? La risposta a questa domanda potrebbe, per molti, essere scontata, ma non lo è. Infatti, la regola generale vuole che si vada a capo alla fine di ogni periodo, delimitato tramite il punto fermo; tuttavia, spesso ha più senso iniziare il periodo successivo all'interno dello stesso paragrafo, in quanto da un punto di vista logico e di senso c'è continuità con quello precedente. Sta, pertanto, all'autore determinare quando andare a capo, cercando di adattarsi al contenuto di quanto scrive e della sua stessa divisione dei concetti espressi. Un consiglio che mi sento di dare è quello di evitare il blocco di testo, quindi andare a capo nel momento in cui ci si rende conto di avere sotto agli occhi un paragrafo troppo lungo che potrebbe appesantire la lettura.

- Quando si deve lasciare lo spazio a sinistra? La risposta al quesito è strettamente connessa a quella appena fornita: ogni qualvolta si vada a capo e si inizi un nuovo paragrafo. In alcune piattaforme di scrittura, come Wattpad, questo non è consentito dalla formattazione, ma è una regola generale che andrebbe sempre rispettata se si scrive al computer o a macchina, per i più nostalgici.

- Bisogna lasciare una riga, una riga doppia o non è necessario? Quando si va a capo e si inizia un nuovo paragrafo si deve sempre lasciare una riga e, di solito, questa funzione è già integrata e automatica nella maggior parte dei software di scrittura. Personalmente, preferisco adottare sempre questa opzione, per la questione già citata dell'evitare un blocco di testo unico e confusionario. La doppia riga è concessa nel momento in cui, concettualmente, si cambia scenario, tempo di narrazione o punto di vista, ma in cui, per qualche motivo, non si vuole passare al capitolo successivo, come può accadere nelle storie brevi a capitolo unico. In questo caso, una buona regola può essere quella normalmente usata in editoria, ovvero usare un separatore di paragrafo come i tre asterischi.

- Quando e come si usa la virgola? Ho già parlato dell'uso errato o meno della virgola in un vecchio articolo (vedi "Perché La Mia Storia Non Funziona", numero 6 del giornalino di maggio 2018), perciò qui risponderò al fine di chiarire il suo uso stilistico. Non c'è una vera e propria regola al riguardo, poiché l'uso della punteggiatura è strettamente dipendente dallo stile dell'autore e dal ritmo che egli decide di dare alla narrazione. Il consiglio generale e più sensato è quello di non abusarne, di variare con il punto e virgola e di evitare frasi eccessivamente lunghe, spezzandole, all'occasione, con il punto.

Il Giornalino del Club - Marzo/Aprile 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora