Quei pazzi anni duemila (#1)

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Le serie tv


Ognuno di noi, che sia un ventenne o un novantenne (o ottantenne arrabbiato con il mondo nell'animo, proprio come me), ricordiamo e ricorderemo con una certa nostalgia gli anni che hanno caratterizzato la nostra adolescenza.

Per alcuni sono i favolosi Settanta, per altri i turbolenti Ottanta o i mitici anni Novanta; tuttavia, molti di noi - pur non volendolo ammettere neppure sotto tortura - siamo cresciuti in un periodo strano e tenebroso, fatto da musica discutibile, moda imbarazzante, tecnologia ancora poco smart ma sempre più presente e da tanto, tanto disagio: i trashosi anni duemila.

Sembra essere passato davvero poco tempo da quando, noi giovanotti di quasi trent'anni, dividevamo le nostre giornate tra compiti, MSN (ovvero Windows Live Messenger), MySpace e Wikipedia (grazie alla quale riuscivamo a svolgere i succitati compiti), ma sono passati ben vent'anni da quando il nuovo millennio è iniziato, fortunatamente senza quel temutissimo Millennium Bug. E se non avete capito alcuni di questi riferimenti, significa che non avete vissuto il periodo più divertente, innovativo e imbarazzante di sempre.

Ma come spiegare il primo decennio del 2000 a chi invece, fortunello, è nato proprio in quegli anni e quindi troppo piccolo per capire o ricordare? Beh, ci sta qui Madame vostra a spiegarvi tutto e a mostrarvi il meglio e il peggio di quegli anni.

Ma prima... sigla di Superquark, che parte in automatico nella mia testa quando devo spiegare qualcosa.

Gli anni 2000, detti anche anni duemila ("Eh, ma va!") o anni zero, sono il decennio che comprende il periodo che va dal 2000 al 2009

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Gli anni 2000, detti anche anni duemila ("Eh, ma va!") o anni zero, sono il decennio che comprende il periodo che va dal 2000 al 2009. Questo è stato definito il decennio breve, a causa delle sempre più veloci innovazioni in vari campi. Grazie, Wikipedia!

Proprio in questi anni nascono social come Youtube, Facebook e - guarda un po' - Wattpad (sebbene fossero ancora poco usati, a favore di MySpace e Netlog), si diffondono dispositivi elettronici come IPod, lettori MP3, fotocamere digitali (lo so, roba superatissima al momento, ma allora era davvero qualcosa di unico e innovativo), viene presentato il primissimo IPhone, e diciamo "Addio" a due mani a pezzi unici che hanno costruito la nostra infanzia, i floppy disk e le VHS, che ora giacciono sotto strati di polvere su mensole o nascoste in scatoloni ma che, comunque, non lasceremo mai.

Noi della "generazione Z", ovvero quelli che hanno vissuto parte se non tutta l'adolescenza durante gli anni duemila, siamo stati probabilmente quelli più criticati, non solo perché precursori di una cultura sempre più smart e tecnologica, ma anche perché i nostri sono stati davvero gli anni più trash.

La nostra musica era strana, a tratti grottesca se non nauseabonda: nascevano stelle come Beyoncé o Rihanna, ma allo stesso tempo anche i Tokio Hotel, che tutti odiavano ma di cui tutti sapevano Monsoon stranamente; nel nostro Mp4 (o per i più fighi IPod) erano presenti La danza delle streghe di Gabry Ponte accanto a Complicated di Avril Lavigne e Favola dei Modà (canzone che io detesto ancora con ogni fibra del mio essere).

Il Giornalino del Club - Marzo/Aprile 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora