Viaggio al centro dello Young Adult

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"Uno spettro si aggira per le librerie di tutto il mondo: lo spettro degli young adult."

Nella speranza che Marx non si stia rivoltando troppo nella tomba a causa di questa mia apertura fin troppo drammatica, è arrivato ormai il momento di parlare di un argomento che mi sta molto a cuore e su cui rifletto ormai da mesi: la letteratura young adult.

Col termine young adult si intende una categoria di romanzi indirizzati a una fascia di lettori compresi tra i dodici e i diciotto anni

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Col termine young adult si intende una categoria di romanzi indirizzati a una fascia di lettori compresi tra i dodici e i diciotto anni. Generi e tematiche possono poi essere tra i più svariati, correlati soprattutto a quella che è l'età e l'esperienza del protagonista della narrazione; temi classici, comunque, riguardano l'amicizia, l'amore, l'esplorazione della propria sessualità, o ancora la ricerca della propria identità.

Già alla fine dell'Ottocento si potrebbero individuare dei romanzi appartenenti a questa categoria (si può pensare, per esempio, alle opere di Lewis Carroll, o ancora a quelle di Mark Twain), ma si può iniziare a parlare di veri e propri romanzi young adult solo dal 1960 in poi, con un particolare picco negli anni '80, dove la produzione era legata soprattutto a storie romantiche o a particolari avvenimenti socio-politici dell'epoca – e questo spiega molto bene tutti quei libri della Malipiero editore che mia madre aveva letto da ragazzina e mi ha passato quand'ero adolescente (Un "fiore" difficile, Come chicchi d'uva maturi, Il pergolato d'uva fragola... tutti molto bellini, tra l'altro).

La parabola ascendente di questa categoria è continuata negli anni 2000 e perdura fino ad adesso, soprattutto grazie al fatto che non è rimasta legata solo alla narrativa rosa o generale, ma è andata a ibridarsi con generi anche molto diversi tra loro; basti pensare che rientrano a pieno titolo tra gli young adult libri come la saga di Percy Jackson di Rick Riordan, gli Illuminae Files di Jay Kristoff e Amie Kaufman, o ancora Succede di Sofia Viscardi e The Perks of Being a Wallflower di Stephen Chbosky. La grande diversità che li caratterizza, quindi, ha fatto la loro fortuna.

Eppure, come si può notare frugando su Instagram o su applicazioni e social dedicati più che altro alla lettura, questo termine ha iniziato a portare con sé un'accezione soprattutto negativa, quasi fosse un genere che non merita attenzioni di alcu...

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Eppure, come si può notare frugando su Instagram o su applicazioni e social dedicati più che altro alla lettura, questo termine ha iniziato a portare con sé un'accezione soprattutto negativa, quasi fosse un genere che non merita attenzioni di alcuna sorta. Di solito, è considerato infantile, pieno di difetti di vario genere che non lo rendono particolarmente appealing a una grossa fetta di lettori, adolescenti o meno.

Il Giornalino del Club - Marzo/Aprile 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora