📜𝐁𝐢𝐛𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐲||𝒯𝒶ℯ𝓀ℴℴ𝓀☁️

🌼第2🌼

"Bene perfetto! allora è deciso"

La donna esultò entusiasta alla precedente riposta positiva da parte di Taehyung.

La piccola famigliola ed il fresco incontro, erano diretti verso l'ospitevole dimora dei Jeon.

Probabilmente i due coniugi, credevano che il loro figlio dopo quell'amicizia "apparecchiata", sarebbe diventato più aperto a nuove conoscenze... purtroppo erano incoscienti dell'aver di gran lunga sbagliato l'affidatario a questo compito.

Entrati in casa, Taehyung passò i seguenti minuti a scrutare ogni minima cosa presente su: ripiani, mensole e quadri appesi nell'intento di ricoprire e rivivacizzare, i muri gialli canarino, del salotto.

Il rumore delle abitudinali azioni, che la famiglia svolgeva appena entrata in casa riempivano quel silenzio assordante di un osservatore in cerca di particolari minuziosi, che si sarebbero intrecciati tra loro come un in puzzle, così da poter conoscere la persona, con cui da lì a poco avrebbe condiviso un amistà del tutto equivoca.

La donna indossò un signorile grambiule in pizzo, dall' aspetto antiquato.

"Accomdati pure Taehyung, Jungkook sii ospitale fai gli onori di casa, mentre io penso a prepare la cena, dirgi un piccolo tour"

Dissi scherzosamente la madre.

Il corvino sbuffò sonoramente, voltando i suoi piccoli occhi a mandorla color pece, verso l'alto; il fastidio di avere un molesto moscerino che gli ronzava attorno dall'intero pomeriggio era la rappresentazione del cordiale ragazzo che lo seguiva in ogni dove della casa, incuriosito e meditante.

Una stanza dopo l'altra veniva elencata dal moro, che sembrava recitare a memoria la disposizione dei reparti di un negozio ikea.

Un'ospitevole casa a due piani, troppo grande per sole 3 persone, rimuginò Taehyung intento a salire le scale che portavano al piano superiore.

"Qui a destra si trova camera mia"

Il moro indicò, facendo un cennó con la testa, la porta di legno massiccio nero.

"Un po' cupa" penso Taehyung tra sé e sé.

Il cenere non si fece tanti scrupoli, e preso dalla curiosità, senza avere permessi dal "proprietario" aprì la porticciola e subito si infilò a gran passo all'interno della camera.

Jungkook lo seguì a ruota, sempre più disturbato dal comportamento del coetaneo.

"Non ti ho dato il permesso di entrare"

Disse il moro con fare alquanto ovvio.

"Ed io non te l'ho chiesto"

Rispose prontamente con tono beffardo il cenere.

Jungkook serrò i pugni emettendo un sibilo simile ad un grugnito.

Cercava di calmarsi, non era una persona paziente e comprensiva, si infastidiva con poco.

Era passata poco più di mezz'ora è già voleva sbattere quell'individuo fuori da casa sua.

Non l'avrebbe fatto... Anche se non lo dimostrava, per sua difficoltà, l'amore e la riconoscenza che provava per i propri genitori era enorme ed infinita; sapeva anzi era sicuro che entrambi erano preoccupati per la sua vita sociale, glielo doveva, almeno una soddisfazione, un sollievo.

Purtroppo per lui, aveva scelto la persona sbagliata.

"Dimmi Taehyung... quanti anni hai?"

Si sforzò di essere gentile.

Il cenere non ascoltò nemmeno le parole del moro, stava scrutando ogni piccolo dettaglio della camera; Taehyung era un osservatore, lo era sempre stato.

Una semplice camera da letto di un ragazzo adolescente, senza particolari hobby e passioni.

La scrivania faceva eccezione; su di essa erano presenti vari pennelli e tempere, alcune poggiate su fogli di colori intensi miscelati tra loro.

Jungkook amava il disegno, l'unica cosa a cui non avrebbe mai rinunciato: disegno e musica, la musica lo traeva nell' oblio dell'ispirazione.

Il suo mondo era attorniato da arte pura.

Taehyung ormai aveva inquadrato il ragazzo, aveva compreso che tipo di persona fosse Jungkook, per il moro sarebbe stata la fine.

"Hey mi ha sentit-"

Jungkook picchiettó la spalla del cenere voltato di fronte al letto.

Si sentì un rumore forte e pesante, un capitombolo.

Il tempo di sbattere le sue spesse ciglia nere, che Jungkook si ritrovò sdraiato sul letto con al di sopra di lui, Taehyung posto a cavalcioni, intento a toglierli la maglietta.